Campodarsego, Maggiolo: "Noi primi non per caso. Non molliamo, i punti si conquistano..."

Fatti non parole. E’ quanto tiene a rimarcare il coordinatore del settore giovanile, nonché socio della società, Mirko Maggiolo. Il Campodarsego domenica è tornato padrone del campionato e in casa biancorossa la soddisfazione non può che essere massima. “Anche domenica, nella splendida cornice del Nereo Rocco di Trieste, i ragazzi di Andreucci e Stevanato hanno dimostrato sul campo il loto valore con una gara di orgoglio e carattere”, osserva Mirko Maggiolo. “Hanno ribadito con i fatti che, partiti come matricola, si trovano ad essere in alto non per caso, ma perchè loro e tutta la società credono nel lavoro, nel sacrificio e nell’organizzazione. I punti si conquistano, non si fanno con le illazioni o le dicerie.  E hanno lanciato un ulteriore messaggio: il Campodarsego non molla mai. Questo è lo spirito del presidente Daniele Pagin, del d.g. Attilio Gementi e di tutte le persone che lavorano e si adoperano per la “macchina Campodarsego”. Avere una società forte, organizzata e seria si sta dimostrando un valore fondamentale nel mondo del calcio; da noi esiste un insieme di persone abili, competenti e piene di passione, ma che soprattutto continua a sognare e a guardare avanti”.

“Guardare avanti significa anche dare un assetto societario ancora più forte e competitivo per il futuro e su questo stiamo già lavorando”, prosegue Maggiolo. Guardare avanti significa anche settore giovanile. “Qui cominciamo a vedere i frutti del lavoro iniziato un anno fa con i nostri allenatori, supportati da Tiziano Gallo e Alberto Cagnin, lavoro che ha lo scopo di far crescere i ragazzi sia come calciatori ma anche e soprattutto come persone. I risultati sono molto buoni, con una crescita costante. Voglio menzionare la squadra dei Giovanissimi Regionali 2001 di Mister Enrico Beghin, che sta lottando per la vittoria ed è ancora imbattuta. E i Giovanissimi Misti, nati per una nostra sfida, che sotto la sapiente guida di mister Michele Forin, ci sorprendono sempre di più. Ma tutti stanno facendo bene, perchè cerchiamo di trasferire loro la mentalità del Campodarsego e perchè i ragazzi hanno un sogno, che è anche il nostro: vedere il Campodarsego sempre più in alto. I sogni ogni tanto si avverano”.