Adise, Rocco Galasso: "Presidenti basta affidarsi ad avventurieri..."

24.06.2019 07:00 di  Marco Pompeo  Twitter:    vedi letture
Adise, Rocco Galasso: "Presidenti basta affidarsi ad avventurieri..."

Lancia l'appello l'A.Di.Se, associazione italiana direttori sportivi, e lo fa attraverso una lettera aperta scritta dal vice presidente Rocco Galasso, noto dirigente sportivo. Missiva indirizzata a tutti i presidenti delle società di calcio italiane. Un'accorata preghiera affinché gli stessi si affidino alla professionalità di dirigenti abilitati e non a personaggi in cerca di autore come troppo spesso accade soprattutto nel mondo dei dilettanti.

Cari Presidenti, cominciate ad allestire le vostre squadre affidandovi ai direttori sportivi qualificati ed abilitati e non lasciatevi sedurre da sedicenti consulenti e/o da avventurieri. Si prospettano subito come sane e rassicuranti quelle realtà che, prima ancora di annunciare tecnici e calciatori, presentano il loro Direttore Sportivo. È con il direttore sportivo infatti che il Presidente dovrebbe allestire la rosa, staff compreso. È l’ordine naturale delle cose, nient’altro.

Il direttore sportivo è la figura che prima di tutti sposa la politica societaria e si pone come strumento di garanzia e di fiducia nei confronti della proprietà del club, la persona che ha le competenze e le facoltà per operare nel mercato. Molti disastri nelle società calcistiche, ricordiamolo, scaturiscono, come noto, da impostazioni sbagliate, dall'aver fatto entrare nel giro troppe teste, troppi … “operatori”.

Figura insostituibile, obbligatoria nei campionati professionistici, ma utilizzabile anche nei campionati LND fino alla serie D, dove la qualifica federale prevista è quella del CGS (Collaboratore della Gestione Sportiva), figura quest'ultima, come quella del DS le uniche abilitate dal Settore Tecnico,a seguito di una frequenza di corsi formativi e previo superamento di regolari esami.

Altra figura determinante è poi quella del Segretario Sportivo, ruolo anche questo delicatissimo e che prevede competenza e preparazione nei predetti corsi abilitanti del S.T. per il ramo “amministrativo” (l’altro è quello “tecnico”). Individuando queste due figure una società sportiva assicura un’ impostazione di efficienza e di garanzia per un proficuo lavoro.

Nei campionati professionistici ribadiamolo: c’è l’obbligatorietà, non la facoltà di avvalersi o meno. La figura del diesse è «la persona fisica, che, anche in conformità con il Manuale UEFA per l'ottenimento delle licenze, svolge per conto delle Società Sportive professionistiche, attività concernenti l'assetto organizzativo e/o amministrativo della Società, ivi compresa espressamente la gestione dei rapporti anche contrattuali fra società e calciatori o tecnici e la conduzione di trattative con altre Società Sportive, aventi ad oggetto il trasferimento di calciatori, la stipulazione delle cessioni dei contratti e il tesseramento dei tecnici, secondo le norme dettate dall'ordinamento della F.I.G.C.».

Ma anche nei campionati Dilettanti, soprattutto nel campionato nazionale di serie D , la figura che assolve a quelle che sono funzioni proprie di DS o di SS è quella del Collaboratore della Gestione Sportiva. Ce ne sono ormai tanti in ogni regione, qualificati ed abilitati proprio dopo la frequenza di specifici corsi organizzati presso i Comitati Regionali LND. Nella nostra piccola Basilicata, negli ultimi anni, si sono tenuti ben due corsi (ed è in animo al Presidente CR Basilicata la voglia di richiederne uno ancora nel prossimo autunno). Da questi corsi sono venuti fuori ottimi elementi, preparati e davvero competenti. Non è forse un peccato non utilizzarli per elevare il livello organizzativo dei nostri club, soprattutto delle realtà più ambiziose? Sappiamo bene che il cosiddetto dilettantismo nel calcio ormai non è più sinonimo di improvvisazione e di faciloneria. Un po’ ovunque si vedono ben strutturate realtà societarie con responsabili di marketing e comunicazione, match analyst e motivatori, … Perché non avere un DS (CGS in questo caso) abilitato? Dovrebbe esserci una corsa tra i club a chi riesca ad accaparrarsi una figura così importante, un vero e proprio vanto per un club.

Chiedete al Comitato Regionale l’elenco dei CGS abilitati.

Angelo Mastroberti, pur essendo un dirigente di provata esperienza, si è abilitato al primo corso CGS in Basilicata. Anche quest'anno ha vinto il campionato di Eccellenza con il Grumentum. Dovrebbe bastare per capire che oggi, nel calcio, non ci si muove come nel torneo rionale o nell'oratorio parrocchiale. C’è bisogno di organizzazione e di competenza.

Rocco Galasso

Vice Presidente e Coord. Naz. CGS – A.Di.Se

Associazione Direttori Sportivi