Il tanto atteso faccia a faccia tra Benedetto Mancini e la città di Lucca non avrà luogo nemmeno questa volta. La conferenza stampa programmata per questa mattina alle 11:00 è stata annullata in serata, segnando il secondo rinvio consecutivo dopo quello della scorsa settimana. Una decisione che arriva a quindici giorni esatti dall'acquisizione della Lucchese da parte dell'imprenditore, periodo durante il quale Mancini non ha ancora trovato il tempo di presentarsi ufficialmente alla comunità calcistica lucchese.
La notizia dell'annullamento è giunta in un clima di crescente incertezza. Solo ieri sera il direttore generale Veli aveva dichiarato "di non saperne nulla", evidenziando una possibile mancanza di comunicazione all'interno della società stessa. La conferma definitiva è arrivata successivamente dall'amministratore unico Nicola D'Andrea, che ha spiegato le ragioni dietro questa decisione.
Alla base della cancellazione dell'incontro ci sarebbero problemi legati ai pagamenti promessi. "Siccome sono una persona onesta, dico che i bonifici, per la precisione 78, sono stati caricati ieri alle 20, ma non sono stati inviati per via delle complicanze che abbiamo avuto", ha affermato D'Andrea. "Per questo motivo abbiamo deciso di annullare la conferenza stampa. Stiamo cercando di risolvere il problema".
Una spiegazione che lascia trasparire difficoltà operative nella gestione finanziaria del club, proprio mentre tifosi e addetti ai lavori attendono segnali concreti sul progetto sportivo che Mancini intende sviluppare. Le "reiterate promesse dei giorni scorsi" riguardanti i trasferimenti di denaro non hanno ancora trovato riscontro nei fatti, alimentando preoccupazioni sulla solidità dell'operazione di acquisto.
Nel frattempo, il comportamento del neo-proprietario non sembra aiutare a dissipare i dubbi. Dopo essere stato avvistato in discoteca domenica scorsa, Mancini ha pubblicato un messaggio dal tono enigmatico sul suo profilo Facebook: "Impara a donare il tuo silenzio a chi non desidera le tue parole e la tua assenza a chi non apprezza la tua presenza".
Un'esternazione in "modalità zen" che, nel contesto attuale, potrebbe essere interpretata come un segnale preoccupante. In molti si chiedono se queste parole possano rappresentare un preludio a un disimpegno dall'avventura lucchese, appena iniziata ma già caratterizzata da rinvii e promesse non mantenute.
La situazione appare particolarmente delicata considerando che sono trascorsi quindici giorni dall'acquisizione del club da parte di Mancini, un periodo durante il quale il nuovo proprietario non ha ancora avuto un confronto diretto con la città. Questo silenzio prolungato, unito all'assenza di azioni concrete sul fronte finanziario, rischia di compromettere il rapporto di fiducia con l'ambiente rossonero prima ancora che possa consolidarsi.
Per i tifosi della Lucchese, che attendono chiarezza sul futuro della loro squadra, questi segnali contraddittori non possono che generare apprensione. La storia recente del calcio italiano è ricca di casi di acquisizioni societarie finite male, e la comunità sportiva lucchese spera di non dover aggiungere un altro capitolo a questa lista.
Resta da vedere se nei prossimi giorni Mancini troverà finalmente il modo di presentarsi alla città e chiarire la sua visione per il futuro della Lucchese, o se continuerà a rimandare questo fondamentale passaggio di trasparenza nei confronti della piazza.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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