Lecco, D'Agostino: "So che il presidente vuole allestire una squadra importante"

Lecco, D'Agostino: "So che il presidente vuole allestire una squadra importante"

Ampia e ricca di spunti, l'intervista rilasciata dal tecnico del Lecco, Gaetano D'Agostino, ai microfoni di TuttoC.com. Diversi i temi toccati dal tecnico siciliano: dall'argomento più caldo del momento, la ripresa dei campionati, al suo futuro sulla panchina lombarda.

La ripresa
"Rimango della mia opinione – ha detto D'Agostino-, non ci sono i presupposti per andare avanti. Sentivo parlare un mese fa che non si poteva andare avanti perchè i presidenti non potevano sostenere certe spesse, mentre un mese dopo è cambiato tutto. Se la maggior parte votano una determinata cosa e poi vengono cambiate le carte in tavola, è normale che uno si sente declassato. Io parlo da allenatore, non vedo i miei giocatori da due mesi e mezzo, si sono allenati a casa e ci vuole almeno un mese in caso di ripartenza. Quando finiscono i campionati? Hanno dato il termine il 20 agosto, è matematicamente impossibile". E su quale sia il metodo migliore per ripartire D'Agostino non ha dubbi,"Io sono a favore dei playoff, qualcuno vuole andare in B e chi vince va. Fai tre partite e si decide. Nove squadre si incrociano, chi perde va a casa come per i playout. Fanno così ste benedette partite e chi vince va in Serie B. Sto pregando tutti i giorni che questo Coronavirus finisca e che porti a delle riforme, diventa logorante".

La prossima stagione
"Ho detto un mese fa che ho paura per la prossima stagione -afferma il tecnico- ho paura perchè ci stiamo soffermando ancora su questa, sono d’accordo nel disputare playoff e playout perchè è più controllabile la situazione. Io sono per la meritocrazia ma è normale che in ogni decisione presa ci sarà sempre qualche scontento. Se i presidente votano quasi all’unanimità perchè non devono essere presi in considerazione come gli stessi dottori che non sono attuabili certi protocolli in Serie C. Si è parlato che se uno è positivo la squadra va in quarantena, adesso invece viene isolato solo il positivo: ci hanno bombardato dicendo dell’incubazione, alcuni sono positivi per 60 giorni, se uno risulta positivo allora il virus ha camminato nel suo corpo per 5 giorni ed ha avuto quindi contatti con un compagno. Matematicamente hai contagiato qualcun’altro. Come puoi dire lo isoliamo e basta? Allora è una catena di Sant’Antonio e si può creare un focolaio all’interno dello spogliatoio. Io non vedo l’ora di scendere in campo però bisogna farlo con un criterio. Che qualcuno si prendi la responsabilità di decidere e tutti i dottori della società non se la vogliono prendere. Che fossero coerenti una volta, serve un pò di coerenza".

Gli allenamenti
Le difficoltà saranno anche legate al metodo di allenamento da usare dopo la lunga pausa: "Devi allenare i calciatori come se vengano da un infortunio di tre mesi, ma devi riprenderli mentalmente perchè non si è fermato il calcio per maltempo ma per una pandemia".

Il futuro di D'Agostino
"Il mio contratto scade a giugno. Sto avendo degli attestati di stima per quello che ho fatto a Lecco, il mio primo dialogo mi piacerebbe farlo con il presidente perchè so che vuole allestire una squadra importante. Sono quattro anni che valorizzo i giovani, mi piace lavorare con i giovani ma io sono ambizioso e voglio vincere. Il presidente è un vincente e bisogna trovare il compromesso giusto, c’è l’intenzione di voler proseguire insieme a Lecco ma ho il contratto in scadenza a giugno".