Al termine dell'emozionante sfida che ha visto il Crotone imporsi per 3-2 sul Giugliano, il tecnico Emilio Longo ha offerto un'analisi lucida e approfondita della prestazione dei suoi ragazzi, evidenziando luci e ombre di una partita caratterizzata da un ottimo avvio e da un finale in rimonta.
"La squadra ha approcciato benissimo. Il primo gol non è casuale, anche se dopo 20 secondi, è una superiorità ricercata, un ottimo gol e una bellissima azione," ha esordito l'allenatore, sottolineando come l'inizio sprint non sia stato frutto del caso ma di un lavoro ben preciso. "La squadra per 25 minuti nel primo tempo non ha fatto bene ha fatto benissimo, contro una squadra che ha personalità e ha messo in grosse difficoltà le altre squadre."
Un momento chiave della partita è stato rappresentato dall'espulsione di un giocatore avversario, che paradossalmente ha creato qualche problema al Crotone: "L'espulsione ha cambiato l'inerzia della partita. Avrei preferito fare il terzo gol che non prendere il vantaggio della superiorità numerica, che abbiamo sfruttato male. Non credo che la squadra sia stata presuntuosa nella ripresa. Sapevamo che dovevamo legittimare la superiorità numerica ma l'abbiamo sfruttata male."
Longo ha poi analizzato le difficoltà tattiche incontrate nella gestione della superiorità numerica: "Ci siamo incastrati spesso con gli esterni dentro al campo, dove loro facevano una buona densità. Sono state poche e male le palle trasferite al centro dell'area. Troppi cross senza qualità."
Nonostante i problemi, il tecnico ha voluto evidenziare la capacità di reazione della squadra dopo il pareggio subito: "Dopo il pareggio non era facile andarla a rivincere. La squadra è stata brava a non disunirsi e a trovare l'occasione per fare gol. Abbiamo vinto una partita sporca. Anche questa volta i numeri sono dalla nostra."
Riguardo alle fragilità difensive, Longo ha riconosciuto un problema ricorrente: "Prendiamo gol sull'unica azione di movimento fatta dagli avversari. Non ci sono parate di Sassi su azione, se si esclude il tiro dalla distanza al decimo minuto."
"Vero. Abbiamo portieri che devono parare poco. Non ricordo nel campionato parate particolari dei nostri portieri. Questo è un limite che ci portiamo avanti," ha ammesso il tecnico, prima di passare all'analisi della fase offensiva. "Oggi abbiamo realizzato il giusto. Su sette occasioni abbiamo fatto tre gol. Gli altri fanno di meno e fanno gol. Su questo dobbiamo sicuramente migliorare. Ma paradossalmente per la qualità che abbiamo sulla trequarti ed in fase offensiva, dobbiamo chiudere le partite prima. Dobbiamo realizzare due occasioni su tre perché ne abbiamo la qualità."
Guardando ai playoff, Longo ha delineato una strategia chiara: "Io non so se ai playoff riusciremo ad evitare di prendere gol alla prima occasione degli avversari. Dobbiamo spingere di più sulla fase d'attacco. Sarà un'eresia, ma probabilmente dobbiamo fare così. Vinciamo due a zero dobbiamo stare in campo per fare il terzo e poi il quarto. Difenderci per noi deve significare alzarsi. Non credo si possa fare un playoff dove difendere l'uno a zero. Non ne abbiamo le caratteristiche. Dobbiamo osare: pressare alti, fare gli uno contro uno in modo più massiccio, dare poche linee di passaggio. Aspettiamoci un Crotone che dovrà crescere nella fase realizzativa. Il giorno in cui faremo questo avremo risolto anche il problema difensivo."
Infine, con la vetta della classifica ormai distante, l'allenatore ha confermato che la squadra sta già preparando la fase playoff, pur consapevole che c'è ancora margine di miglioramento: "Dobbiamo crescere ancora. So che i ragazzi stanno dando il massimo ma sappiamo che ancora non è la migliore prestazione possibile di ogni singolo individuo di questa squadra."
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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