Torna l'ombra del calcioscommesse in Italia. Come scrive il "Fatto Quotidiano", l'evento che avrebbe dato il là all'indagine della Procura Federale sarebbe accaduto durante la partita della gara di ritorno Ternana - Bari che ha visto i Galletti vittoriosi e salvi e gli umbri retrocessi in Serie C.
Ad attirare l'attenzione l'espulsione dalla panchina di Nicola Bellomo, centrocampista del Bari, arrivata negli ultimi minuti del match con il risultato già acquisito (0-3 per gli ospiti pugliesi). Espulsione accompagnata per giunta da una sceneggiata che a tutti è parsa esagerata e ingiustificata. Successivamente, sono emerse voci su scommesse sospette.
Il 23 maggio, allo stadio Liberati di Terni, si è disputata Ternana-Bari: uno spareggio per evitare la retrocessione in Serie C, una partita cruciale per entrambe le squadre. L'andata al San Nicola si era conclusa sull'1-1, costringendo i biancorossi a vincere in trasferta. Nel ritorno, il Bari ha dominato, assicurandosi una salvezza insperata. Al 78’, con il punteggio fermo sul 3-0, l'arbitro La Penna ha espulso Bellomo, che, pur non essendo in campo, ha provocato una lite con un raccattapalle e la terna arbitrale, venendo così mandato negli spogliatoi. Questo episodio ha alimentato strani rumors in città.
All'inizio, sembrava solo una voce di corridoio, diffusa tramite chat e social media: un post velenoso su Facebook, messaggi WhatsApp su presunti guadagni, commenti nei forum. Perfino le foto delle schedine vincenti, falsificate o reali, difficili da distinguere a prima vista. Ma questa volta, non si trattava di semplici pettegolezzi: Il Fatto Quotidiano ha verificato che le scommesse circolate sui social erano autentiche.
Diversi biglietti sono stati giocati contemporaneamente in una ricevitoria del centro di Bari poco prima dell'inizio della partita, puntando sull'espulsione di Bellomo, quotata a 24 volte la posta, con lo stesso importo e una vincita potenziale di migliaia di euro.
Questo evento è sfuggito al controllo per due motivi principali. Primo, il movimento di denaro è stato relativamente circoscritto e non ha superato la soglia di allarme delle istituzioni. Secondo, le scommesse non sono risultate vincenti poiché il bookmaker – uno dei principali riconosciuti dai Monopoli di Stato – considera validi solo i cartellini assegnati ai giocatori in campo, escludendo quelli in panchina. La vincita, quindi, non è stata riscossa (l'importo giocato è stato solo rimborsato) e per il bookmaker la questione non è stata sollevata. Tuttavia, non si può escludere che somme maggiori siano state puntate e incassate su circuiti non ufficiali con regole diverse (sono circolati anche screenshot di scommesse online su siti non identificabili).
La scoperta solleva molte domande. L'espulsione era pianificata in qualche modo? Qualcuno ne era a conoscenza e ne ha approfittato? Le voci hanno raggiunto anche lo spogliatoio?
Bellomo, originario di "Bari vecchia", come Antonio Cassano a cui era stato paragonato agli inizi della carriera, era già stato espulso nel finale di un'altra partita, il 4-1 a Cosenza a fine aprile. Nel 2013 era stato coinvolto nel caso "Bari bis" del calcioscommesse, venendo poi scagionato. Tornato a casa nel 2022, dopo una carriera sotto le aspettative, quest'anno è stato uno dei protagonisti negativi di una stagione disastrosa per la seconda squadra della famiglia De Laurentiis, che ha cambiato quattro allenatori. Non sono mancate accuse di scarso impegno da parte dei tifosi. Il Fatto Quotidiano ha contattato il club e il legale di Bellomo per un commento, ma il giocatore ha preferito non rilasciare dichiarazioni.
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