Portomansuè, la rivincita di mister Lombardi: "Nessun rimpianto per quanto vissuto alla Sacilese"

Promozione Veneto
19.04.2018 22:30 di  Ermanno Marino   vedi letture
Fonte: il gazzettino
Portomansuè, la rivincita di mister Lombardi: "Nessun rimpianto per quanto vissuto alla Sacilese"

Una luce migliore dopo una parentesi piuttosto buia. Stefano Lombardi ha vinto il campionato di Promozione (girone D veneto) allenando il Portomansuè. Il tecnico era tornato in attività la scorsa estate, dopo il periodo difficile alla Sacilese cominciato con Francesco Baù e terminato con un esonero prima della sparizione del club biancorosso per mano del gruppo dei romani.

Questa volta ha messo in fila soprattutto il Treviso, in teoria un’altra corazzata allestita per sbancare la competizione veneta, che poteva contare su vari nomi noti. Tra loro l’ex centrocampista neroverde Nichele e bomber Cesca. Fino a qualche settimana fa teneva testa a tutti il Fontanelle di Maurizio De Pieri. Il quale, da buon ex dello stesso Portomansuè, il dentino avvelenato ce l’aveva ancora per quell’esonero frettoloso patito durante la scorsa stagione. «Ha prevalso prima di tutto il gruppo – motiva così il successo Lombardi, già terzino di Lazio, Milan e Inter in serie A –, potendo allenare dei ragazzi che hanno avuto il piacere di condividere la fatica e di acquisire una mia mentalità. Dopo la retrocessione patita dalla società nella stagione scorsa c’era il peso di dover fare bene immediatamente. Tornare subito su non era una cosa da poco. Essere promossi non è mai facile, anche per le pressioni che gravavano sull’ambiente».

Il lotto delle pretendenti era decisamente folto. Come è andata?
«Diciamo che oltre a noi alla vigilia c’erano diverse candidate, come l’Opitergina, il Portogruaro e ovviamente il Treviso. Strada facendo è uscita la grande sorpresa Fontanelle, alla quale noi siamo rimasti in scia, riuscendo poi ad allungare nel momento giusto. Anche a livello mentale ritengo sia stata fatta uncosa importante».

E il Treviso?
«Meritava di più, ma doveva partire diversamente all’andata. Di fatto, strada facendo sono emersi tutti i valori nostri».

Avete prevalso allo sprint con una marcia in più rispetto alle rivali?
«Le altre hanno abbassato il ritmo, almeno nei risultati, mentre noi abbiamo continuato a martellare, resistendo sino alla fine. Merito di una buona preparazione, curata con tutto lo staff. La bravura è stata anche quella d’impiegare spesso ragazzi del 2000, mantenendo un solo classe ‘97. L’interazione dei più giovani con i giocatori di maggiore esperienza ha creato l’amalgama che ha dato i suoi frutti».

Sono molti i nomi noti nel vostro organico anche in provincia di Pordenone. Gente fin troppo importante per la categoria?
«Giacomini, ex difensore del Tamai, si è calato nella parte subito, con il suo tasso di personalità e fisicità importante. Cardin aveva offerte dalla Lega Pro, ma per decisione personale ha accettato una categoria che non merita di certo. Pederiva ha trascinato il gruppo, rinunciando alla serie D. Loro come gli altri sono stati una mia precisa scommessa, ripartendo da zero e mantenendo soltanto tre giocatori della rosa precedente».

Per lei personalmente è una rivincita buona per il futuro?
«Non ho alcun rimpianto per quanto vissuto alla Sacilese. Rifarei quella scelta, aiutando molti ragazzi e chi credeva in quello che stavamo facendo. Non avevo e non ho sassolini da togliermi, adesso c’è un’altra storia. Sono felice dell’obiettivo importante raggiunto. Per avermi dato questa opportunità, dico grazie alla società del Portomansuè, con i cui dirigenti magari non sono mancati confronti accesi, ma che ci hanno fatto solo bene».

Adesso?
«Resto ancora concentrato sulle ultime due partite - conclude mister Lombardi -. Poi eventualmente parleremo di futuro, se lo vorranno».