Il Racale conquista tre punti fondamentali nella trasferta di Molfetta, un risultato che assume un doppio significato: non solo per essere maturato fuori casa contro una squadra in crescita nonostante una retrocessione ormai certa, ma anche perché rappresenta una vittoria contro una formazione di bassa classifica, impresa che non era riuscita né con il Ginosa né con l'Arboris Belli, squadre già retrocesse con cui erano arrivati solo pareggi.
Con questo successo, il Racale ritrova la vittoria, si libera delle scorie precedenti e rilancia con forza la propria candidatura per una possibile permanenza diretta nella categoria, evitando la pericolosa "roulette" dei play out.
«È il nostro principale obiettivo», sottolinea Francesco Cimino, presidente del Racale. «Speriamo di ottenerla quanto prima con il conforto della matematica. Non abbiamo altre suggestioni, la performance di Molfetta con un gol del nostro capitano Flordelmundo, ci restituisce tranquillità, infonde ottimismo. E soprattutto, ci permette di non far passare il concetto, che con le compagini dell'estremità della classifica ci rilassiamo lasciando per strada punti e rimpianti. Cosa che facciamo oggi se pensiamo alle gare con Ginosa e Arboris Belli».
Sulla quota salvezza, il presidente ha le idee chiare: «Penso che si possa raggiungere con 54 punti e noi al momento ne abbiamo 48. Ci mancano quindi almeno 6 punti per poterla centrare». Un obiettivo da raggiungere nelle ultime partite della stagione - quattro per le altre squadre, cinque per il Racale che deve ancora recuperare la gara con l'Acquaviva.
«È vero, ora abbiamo due gare interne, con il Gallipoli domenica prossima, poi il 20 il recupero con l'Acquaviva, quindi trasferta a Bisceglie con l'Unione, ancora in casa con il Canosa e poi chiudiamo a Manduria. Ci sono tutte le condizioni per concretizzare l'obiettivo minimo, dipende da noi stessi», afferma Cimino.
Nell'ultimo mese e mezzo, tuttavia, il cammino della squadra è stato caratterizzato da alti e bassi. «Troppi contrattempi concentrati in questo periodo, una vera e propria emergenza-infortuni, che ha finito per condizionare i corsi della squadra. Fare a meno contemporaneamente di Bottari, Flordelmundo, Giglio, Moran, Fitto e Sasso, ha fortemente influenzato il nostro rendimento. E in questo periodo con i turni infrasettimanali, sono state più gare giocate senza tanti titolari».
Con 35 reti realizzate, l'attacco del Racale risulta tra i meno prolifici del campionato. «Esprimiamo un bel calcio», conclude il massimo dirigente racalino, «solo che non finalizziamo per quanto costruiamo. Proveremo a far meglio in questo finale di stagione».
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