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Tolentino, il presidente Romagnoli: "Chi mi chiede l'aumento è fuori..."

di Redazione NotiziarioCalcio.com
Fonte: metropolitanmagazine.it

Il Tolentino ha chiuso una stagione piuttosto positiva, nel suo ritorno nel campionato di Serie D. In attesa di capire in che modo questa edizione della quarta serie nazionale andrà in archivio, MM ha raggiunto telefonicamente il Presidente della formazione marchigiana, Marco Romagnoli, che tra una battuta ed una riflessione più approfondita, ha detto che…

Un campionato positivo ed un segreto
Nelle 26 giornate di campionato disputate nel competitivo girone F della Serie D, il Tolentino è riuscito a fare propri 36 punti (9 vittorie, 9 pareggi, 8 sconfitte), e dunque a conquistare la nona posizione in graduatoria.

Che la stagione del ritorno nel massimo campionato dilettantistico italiano sia di quelle da ritenere più che positive, è lo stesso presidente del club cremisi, Marco Romagnoli, a garantirlo: “Abbiamo disputato una stagione positiva, noni nella graduatoria del girone, classificati per la semifinale di Coppa Italia, tra le migliori formazioni neopromosse in Serie D, e tra le prime posizioni anche per la classifica ‘Giovani D valore’, legata al minutaggio dei ragazzi Under. Dispiace che la stagione non sia finita sul campo per festeggiare con i tifosi, ma dal punto di vista dei risultati agonistici e tecnici, è da incorniciare. Per tutto questo – aggiunge Romagnoli – ringrazio il mister, i ragazzi, il Direttore Sportivo, tutti”.

Nessun risultato sportivo derivante dal campo, è frutto del caso. Semmai, ad essere esaltati, sono i meriti o gli eventuali demeriti. A riguardo di ciò che ha influenzato positivamente il campionato della formazione marchigiana, il numero uno del Tolentino ci spiega che: “Lo scorso anno abbiamo vinto sia il campionato che la Coppa, per questo credo che il segreto di questo Tolentino, sia lo spirito di gruppo che si è formato tra Società, staff tecnico e calciatori. Una grande famiglia, senza soggetti che abbiano ruoli particolarmente rilevanti. La nostra Società è fatta di tifosi appassionati, che insieme l’hanno salvata dopo il fallimento del 2013. Il segreto di questi risultati, credo sia proprio nell’unità di intenti. Dai magazzinieri, al direttore sportivo, all’allenatore che è un grande motivatore, fino ai ragazzi, che sono straordinari anche dal punto di vista umano. Abbiamo avuto qualche giocatore di talento, ma in campo si è visto che tutti si aiutavano reciprocamente”.

Piedi per terra e la questione rinnovi
L’edizione attuale della Serie D, in un modo o in un altro, terminerà, ma forse già da subito è il momento di progettare la prossima stagione, benché i motivi d’incertezza non manchino. Il Tolentino potrà fare un ulteriore salto di qualità? Romagnoli afferma: “Preferisco stare con i piedi piantati ben per terra e portare avanti quella che è la nostra ‘missione’, che è poi quella di mantenere sana dal punto di vista finanziario ed economico la Società, Covid permettendo e con l’aiuto dei nostri sponsor. Il nostro obiettivo è quello di crescere con i nostri ragazzi, inserendo sempre più giovani di Tolentino e del territorio, in prima squadra. E’ chiaro che se questo riuscisse, nel giro di un paio di anni, avremo un Tolentino molto giovane, ma anche pieno di talento, perché di calciatori bravi, ce ne sono. Poi, quello che succederà, lo si vedrà sul campo. Ora non abbiamo le forze economiche per poter sognare altro, anche se nel calcio è tutto possibile”.

Il Tolentino ha già reso nota la conferma del tecnico, Andrea Mosconi, oltre che quella del capitano Federico Ruggieri. In chiave calciomercato, il Pres. Romagnoli ci rivela: “Potenzialmente tutti i ragazzi, che hanno dimostrato di essere straordinari, dovremmo tenerli. E’ chiaro che viviamo in un contesto, e mi riferisco al Covid ed alla crisi, nel quale le incertezze sono superiori alle certezze. Quindi credo che il criterio principale di scelta, sarà quello di ripartire dallo spirito che dicevo prima, rendendoci conto che dal punto di vista economico, la situazione rischia di essere molto difficile rispetto a quella dello scorso anno. In altre parole – afferma Romagnoli, non nascondendo almeno un po’ di ironia – chi mi chiede l’aumento, è fuori!”.

I rinforzi e la riforma
Il Tolentino continuerà a puntare sui giovani, ma se si parla di rinforzi “esterni”, il numero uno del club cremisi dichiara: “Devo dire che visti gli obiettivi ed i giocatori che abbiamo avuto a disposizione, la nostra è una rosa completissima. Lo dico in modo convinto. Siamo coperti in ogni ruolo, ed inoltre abbiamo un’iniezione di gioventù proveniente dalla formazione Juniores. Ecco, vorremmo inserire in prima squadra, almeno 4/5 elementi di questa squadra. Confermerei in blocco tutto l’attuale gruppo, anche se sono consapevole che alcuni giocatori difficilmente resteranno, anche per le proposte che riceveranno. Tra questi c’è il nostro campioncino Matteo Bucosse (portiere, classe 2002, ndr), perché potrebbe volare verso Società professionistiche”.

Sul tema caldo del momento, ovvero la più che possibile riforma dei campionati, il presidente Marco Romagnoli dichiara: “La sensazione che ho è che, tra protocolli Covid, ricorsi, e riforma dei format dei campionati, oggettivamente tutto questo ritarderà, forse verso ottobre, l’inizio della nuova stagione. Stiamo lavorando anche su questa eventualità. Per quanto riguarda la possibile riforma dei campionati, la trovo condivisibile, laddove questa dovesse portare ad una armonizzazione dei costi del calcio, rispetto a quello che è l’andamento dell’economia reale. Se tutto questo porterà ad una maggior attenzione verso i vivai, verso una maggiore sostenibilità economica, anche con misure fiscali, è certamente un fatto positivo. Io ad esempio mi aspetto l’innalzamento della soglia di defiscalizzazione per le società sportive, così come un taglio per le iscrizioni, per le fidejussioni, per dare un po’ di liquidità alle società”.

Su questa materia, in particolare, Romagnoli ci spiega: “Io ho avanzato queste proposte a mezzo stampa, oltre a parlarne informalmente con diverse persone. Tutto è oggetto di studio. Chi sta sul campo, del resto, rileva con più chiarezza quelli che sono i problemi concreti. Ho visto molto di quello che mi aspettavo. Gli interventi dal punto di vista fiscale, in particolare, sarebbero un’ulteriore boccata di ossigeno. Almeno sulla carta, al livello teorico, ho riscontrato molta attenzione da parte di diversi soggetti istituzionali”.


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