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Mestre, il diesse Busolin: «Stiamo trovando l'amalgama. Dolomiti spicca per solidità difensiva»

di Elena Carzaniga

Al Baracca domani pomeriggio ci sarà la sfida del Mestre contro la Dolomiti Bellunesi. Della sfida - al quotidiano il Corriere delle Alpi - ha parlato il direttore sportivo degli arancioneri Enrico Busolin.

«Che gara mi aspetto? Senza dubbio spicca la solidità difensiva della Dolomiti Bellunesi, grazie alla quale hanno incassato solo sei reti peraltro in tre partite su nove. Poi è una squadra con gamba e davanti può contare su un giocatore come Marangon, le cui doti tecniche e qualitative sono sotto gli occhi di tutti. Si vede che ha trovato l'ambiente giusto nel quale esprimersi al meglio del potenziale e dalle immagini lo si vede in gran forma».

«Che Mestre affronterà la Dolomiti? Una realtà parecchio rinnovata in estate e che sta trovando l’amalgama con il nuovo allenatore. Sino a sabato non avevamo avuto mezze misure, vincendo quattro partite e perdendo ne altrettante. Troppe, ovviamente. Ma serve tempo e  siamo un bel gruppo, peraltro composto da diversi giovani».

Campodarsego, Dolomiti e Treviso le favorite? «Se dobbiamo analizzarle, direi che Dolomiti e Treviso rappresentano delle certezze. I biancocelesti hanno dal la loro un potenziale enorme a livello di giocatori ed esperienza, mentre la compagine bellunese ha costruito la ro sa partendo dalla solida base
del secondo posto dello scorso anno. Buona parte del gruppo lavora assieme dall’estate 2023 e la dirigenza ha effettuato innesti mira ti, confermando la guida tecnica. Quanto al Campodarsego, noi ci abbiamo perso allo scadere e forse è più sorprendente vederla lassù rispetto alle altre due. Il nostro mister Mario Tacchinardi invece conosce le bergamasche e aveva preavvisato delle potenzialità in particolare di Caravaggio e Villa Valle. Più in generale, le cinque lombarde rappresentano una variabile, alla luce dei bravi giovani di cui dispongono».
 


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