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Il Como rimonta in 9 il Seregno ma non approfitta dello stop del Mantova

di Ermanno Marino
© Foto di Seregno

Il Como ci ha messo il cuore: in nove uomini è riuscito a rimontare due reti dal Seregno pareggiando al Ferruccio per tre a tre. Un punto importante ma restano i rimpianti di aver giocato sapendo del ko del Mantova del pomeriggio. Una vittoria avrebbe portato i lariani a pari punti con la squadra di Morgia caduta in casa della Pro Sesto.

Come da pronostico, sin dai primi minuti di gioco sono gli ospiti che gestiscono bene il pallone, cercando possibili spazi per servire le due punte, ma senza mai riuscirci concretamente. Il Seregno è costretto a difendere e a ripartire in contropiede. Al 12’, proprio su contropiede, il Seregno riparte dopo una punizione mal gestita da parte del Como: Omayer riceve palla sulla propria trequarti e parte in velocità, scambia con Esposito, il quale finta di rientrare, ma serve ancora Omayer che, dopo aver effettuato un’ottima sovrapposizione, dall’esterno mette un bel cross tagliato in area: il portiere non riesce a intercettare, e Grandi, tempestivamente, insacca a porta vuota.

L'entusiasmo dura poco: al 17’, però, dopo un’azione insistita, la squadra ospite si vede assegnato un calcio di rigore per un presunto fallo di Mapelli (che verrà anche ammonito): dal dischetto si presenta Gentile, che, con un tiro potente e centrale, trafigge Lupu. Situazione di parità ristabilita.

La partita è spettacolare e ricca di ribaltamenti di gioco: al 23' Artaria, ben imbeccato da un vivace Esposito, viene steso da Sbardella. Il difensore comasco, già ammonito, riceve il secondo giallo e viene espulso tra le vibranti proteste lariane, che costano un cartellino giallo anche a Raggio Garibaldi.

Minuto 30' : dopo una ribatuta da azione d'angolo, la sfera rimbalza davanti a Raggio Garibaldi, che conclude clamorosamente fuori bersaglio una sorta di rigore in movimento.

Dopo l’espulsione mister Ardito decide di cambiare modulo, optando  un 3-4-3 con Omayer sulla linea d’attacco a destra e Capelli dirottato sulla fascia mancina per continuare a pungere sugli esterni. Sul finire di frazione, la partita si fa molto dura, nessun giocatore delle due squadre è disposto a perdere un solo contrasto, e l’arbitro è chiamato molte volte a intervenire fermando l’azione e dispensando molte ammonizioni.
Il primo tempo - che si conclude dopo soli 2' di recupero -   finisce in parità.

L’avvio della ripresa vede la squadra di casa ostentare un’invidiabile sicurezza e tranquillità,  aggredendo subito il portatore di palla avversario. Le occasioni fioccano di continuo da una parte e dall’altra: al 55’ Esposito sventaglia per Capelli, che con un preciso ed elegante stop aggira l'avversario diretto e, dal limite dell’area di rigore, appoggia per Artaria. 
Il numero 8 azzurro calcia preciso nell’angolino alla destra del portiere, ma si vede respinto il tiro al limite dell’area da un difensore avversario; sulla ribattuta si avventa Grandi, che, di testa, appoggia in rete per il nuovo vantaggio dei padroni di casa che vale la personale doppietta.
La tifoseria seregnese impazzisce di gioia facendosi sentire a gran voce: sono circa 1-400 gli spettatori che affollano il Ferruccio.

Partita fino al 65’ dominata dal Seregno, che, infatti, pochi minuti più tardi trova di nuovo la via del goal, questa volta con calmi, il quale deve solo appoggiare il pallone in rete dalla linea di porta, dopo un’ottima azione in velocità di Romeo sulla fascia destra. Seregno in vantaggio di due lunghezze sugli avversari e partita che, all’apparenza, sembra ormai in discesa.

A conferma di ciò è l’espulsione al 79’ di Borghese per fallo da dietro su Calmi, il quale, dopo aver anticipato il difensore ospite, e avergli, dunque, rubato la sfera, sul tentativo di retropassaggio al portiere, viene nettamente steso. Sulla punizione seguente, dopo minuti di proteste da parte degli ospiti, Gritti non trova la porta per questione di centimetri.
Un istante dopo il Como trova il goal con Gentile, che riesce a ribadire in rete un pallone “vagante” in area di rigore azzurra, in seguito a un’azione un po’ rocambolesca della squadra ospite.

La tensione è alta: un battibecco in panchina tra l'a.d. del Seregno Fraschini e un componente dello staff della squadra ospite provoca l’allontanamento di entrambi. Verrà in seguito, sul finire di gara, espulso anche l’allenatore del Como Banchini per proteste verso il direttore di gara.

Il Como produce il massimo sforzo per trovare il pari, mentre il Seregno soffre nonostante il vantaggio e la superiorità numerica: gli ospiti collezionano corner, guidati da un indomabile Gentile.

In pieno recupero si materializza la beffa: una palla mal gestita dalla difesa azzurra arriva a Gobbi, che con un destro dal limite trafigge Lupu sul palo più lontano. Alla gioia dei supporters lariani fa da contrappunto lo scoramento dei seregnesi.

E' l'ultima emozione di una gara pirotecinca e spettacolare: tanta la delusione per Gritti e compagni, capaci comunque di mettere alle corde una delle squadre favorite per la vittoria del campionato. L'applauso del Ferruccio al triplice fischio sottolinea l'evidente crescita della squadra di casa,

il tabellino

Seregno-Como 3-3

 

Seregno (3-5-2): Lupu; Ampollini, Gritti, Mapelli; Capelli, Bonaiti (dal 14′ st Calmi), La Camera, Esposito, Omayer; Artaria (dal 26′ st Ravasi), Grandi (dal 15′ st Romeo). A disposizione: Mora, Fasoli, Fumagalli, Cavalcante, Ronchi. All. Ardito.

Como (3-5-2): Bizzi; Anelli, Borghese, Sbardella; Ferrari, Bovolon, Raggio Garibaldi (dal 21′ st Camarlinghi), Gentile, De Nuzzo (dal 25 ‘st Loreto); Gabrielloni (dal 7′ st Cicconi), Dell’Agnello (dal 31’ st Gobbi). A disposizione: Tonti, Di Tommaso, Fusi, Blasi, Valsecchi. All. Banchini.

Arbitro: Scarpa di Collegno

Reti: 12’, 55’ Grandi (S), 70’ 20 Calmi (S); 17’, 82’ Gentile (C), 95’ 18 Gobbi (C)

Ammoniti: Sbardella (C), Gabrielloni (C), Raggio Garibaldi (C); Mapelli (S), Bonaiti (S), La Camera (S)

Espulsi: Sbardella (C), Borghese (C)

Recupero: 2’ pt; 5’ st


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