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Cjarlins Muzane, Zironelli: «Ora la squadra aiuti gli attaccanti a sbloccarsi»

di Andrea Villa

Turno casalingo quello valido per la quattordicesima giornata di campionato, con il Cjarlins Muzane che domani, alle 14.30, ospita sul suo campo la Luparense nella gara diretta da Samuel Dania di Milano, coadiuvato dagli assistenti Luca Pongan di Biella e Paolo Fumagallo di Novara. Presenta la gara, nell’immediata vigilia della stessa, il tecnico Mauro Zironelli.

Mister, arriva la Luparense in una “classica” di questa categoria…

«Vero. È una sfida sempre sentita tra società che investono e non sempre riescono a confermare le aspettative di inizio stagione. Si affrontano due società simili, alla ricerca ogni anno di migliorarsi sotto tutti i punti di vista. La Luparense sta ultimando il suo centro sportivo vicino allo stadio, noi lo stiamo facendo ugualmente, per cui sono società di prim’ordine in questa categoria che stanno crescendo e si stanno strutturando».

Che settimana è stata quella successiva alla sconfitta in casa della Real Calepina?

«Ero arrabbiato per non aver visto la giusta reazione una volta subito il gol, non era mai successo se non contro il Caravaggio in casa. Abbiamo dato l’idea di aver preso l’impegno sotto gamba, cosa non vera perché, soprattutto nel primo tempo, avevamo giocato bene nonostante non fosse arrivato il gol. I ragazzi sono rientrati molto dispiaciuti, ma in settimana ne abbiamo parlato anche con il presidente per cui ci siamo subito rimessi al lavoro. Siamo consapevoli del fatto ci serva una scossa, la giusta scintilla. Ci serve un filotto e stiamo provando a riproporre qualcosa di positivo: ai ragazzi non posso dire nulla, si stanno impegnando tanto ed è giusto arrivi il momento di raccogliere».

Siamo alla vigilia di un altro trittico settimanale, visto l’impegno di coppa mercoledì: forse aiuta poco quando non hai la classifica che vorresti?

«Sicuramente non siamo contenti di quanto fatto finora in campionato, diverso invece per la coppa. Aver superato il turno è però una cosa positiva perché mi permette di far giocare tutti: al netto della difesa, reparto in cui le scelte sono contate con molte defezioni, abbiamo la possibilità di cambiare uomini negli altri reparti. Ci serve per crescere ancora, sperando sia arrivato il momento che la squadra aiuti i nostri terminali offensivi a sbloccarsi».


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