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Carlo Sanchez a NC: "Serie D, ecco le mie carte al campionato. Giusta la protesta AIC sulle liste"

di Stefano Sica

Campionato di serie D al via oggi tra tanta curiosità e le troppe incognite legate all'emergenza Covid-19, ancora in atto. Con Carlo Sanchez, in passato alla guida di Marcianise e San Teodoro, abbiamo fatto il punto sulle griglie di partenza nei vari gironi, partendo naturalmente dal raggruppamento sardo-laziale, sempre oggetto di particolare attenzione da parte del trainer di Casalnuovo. Intanto una conferma sulle voci che lo avevano visto tra i candidati per occupare la panchina ancora vacante della Puteolana. "C'è stato un contatto, ma ho ritenuto che non ci fossero le condizioni per accettare", le sue parole. 

Quando si parla di girone G, si pensa subito al Savoia: la vetta è già assegnata?

"Il Savoia è sicuramente la favorita assoluta, la sua antagonista può essere il Latina. Latte Dolce e Torres, tuttavia, mi piacciono molto. La Torres ha cambiato guida tecnica e ha preso Gardini che non ha bisogno di presentazioni per quello che ha fatto col Lanusei: si tratta un allenatore preparato che peraltro può contare su una squadra molto forte. Anche Udassi col Latte Dolce potrà far parlare di sè. Ritengo che la vincitrice del girone uscirà tra queste quattro. Attenzione comunque al Monterosi, un club economicamente molto solido che negli ultimi anni ha sempre fatto campionati di vertice".

E le campane che ruolo potranno recitare?

"A mio avviso possono fare tutte bene. Al netto del favorito Savoia, sulla carta gli organici sono attrezzati, e penso soprattutto a Giugliano, Afragolese e Nocerina. Poi c'è il Nola che ha un gruppo molto giovane e tutto da valutare, e lo stesso Gladiator ha una struttura societaria importante. Se poi analizziamo le laziali, la Vis Artena può confermare l'ottimo campionato fatto lo scorso anno. L'Insieme Formia l'ho vista giocare e non mi è dispiaciuta affatto: mi pare una buona squadra con un allenatore navigato come Sasà Amato. Il Cassino è una società storica, che lavora coi giovani ma sa quello che fa. Insomma, ci sono gli ingredienti per un girone molto competitivo e disegnare già griglie mi pare complicato. Sbaglia chi ritiene che questo raggruppamento sia comodo: anche in Campania commettiamo spesso questo errore di valutazione, senza considerare che le trasferte in Sardegna sono notoriamente insidiose. La stessa Arzachena ha una proprietà forte e un allenatore, Raffaele Cerbone, che vive in Sardegna da anni e conosce i valori di questo girone. Il Carbonia ha forse uno dei migliori tecnici di tutta la serie D, Marco Mariotti, senza togliere nulla agli altri. E' un trainer veramente esperto e capace. Il Muravera, con Loi, proseguirà nel segno della continuità, il Lanusei ha un buon gruppo e due giocatori, Varela e Raimo, che avevo con me a San Teodoro. Il girone G, per dircela apertamente, ha una qualità impressionante: sforna molti giovani, alcuni anche in prestito da società professionistiche, ma è un palcoscenico in cui si gioca davvero al calcio".  

E nel girone H potrà tornare una campana a trionfare?

"La vedo dura. Eccetto il Sorrento, che potrà disputare una stagione all'altezza della precedente, credo che siano un po' tutte indietro. Il Portici è una squadra molto giovane, il Real Aversa potrà essere la sorpresa del girone, ma è chiaro che, a partire dalle pugliesi, ci sono una decina di compagini assai importanti che sono all'altezza di vivere un'annata da protagonista, tra cui gli stessi Bitonto e Picerno. Il Casarano è senza dubbio la corazzata assoluta, la squadra da battere. Poi è ovvio che le partite vanno giocate. Ma credo che i margini per le campane siano esigui, a differenza del girone I dove non vedo tutta questa bagarre per la vittoria del campionato. ACR e FC Messina partono coi favori del pronostico, e gli equilibri generali di questo girone potranno consentire a Gelbison e Polisportiva Santa Maria di emergere". 

Ma lei è ottimista su uno svolgimento regolare dei campionati in considerazione dei possibili rinvii dovuti ai tanti casi di Covid che emergono quasi ciclicamente?

"Per come stanno andando le cose, è un timore che ho anche io. La Coppa Italia è stata cancellata, e già ci sono i primi slittamenti in relazione a questa giornata inaugurale. I primi segnali non sono per nulla incoraggianti e questo riguarda anche l'Eccellenza. Bisogna essere realisti. Anche perché i casi di Covid sono in aumento e mi pare coinvolgano pure calciatori di serie A nonostante i tantissimi controlli. A questo si lega anche il fatto che molti club, per una questione di sicurezza e responsabilità personali, stanno rinunciando ad ospitare i 1000 spettatori stabiliti per decreto. Segno che stiamo ancora indietro nel superamento dell'emergenza Coronavirus. Fortunatamente non vedo rischi immediati di una nuova chiusura dei campionati, ma una preoccupazione fondata per come stanno andando le cose, ce l'ho. Per questo prevedo una gestione difficile di tutto il sistema. Peraltro si sa che i controlli tramite tamponi e test sierologici non sono massicci come in serie A. E questo limite costituirà una incognita supplementare".

Lei segue molto attentamente anche l'Eccellenza campana: previsioni?

"Ci sono almeno due squadre per girone che se la giocano: Frattese e Pianura nel primo, Pomigliano, Mariglianese e Palmese nel secondo, coi granata favoriti, Scafatese e Agropoli nel terzo, con Angri, Buccino e Castel San Giorgio appena dietro. Nel girone C farei comunque attenzione alla Virtus Cilento, una buona società che ha preso alcuni elementi che militavano lo scorso anno con la Polisportiva. Si tratta di un'altra realtà molto positiva di Santa Maria di Castellabate". 

In C è tornata d'attualità la disputa tra AIC e Lega su liste e minutaggio giovani. Come se ne uscirà?

"Chi mi conosce sa che avevo previsto un annullamento dello sciopero. Ma lo scollamento tra la Lega di Ghirelli e l'Associazione resta ed era visibile anche prima. Io credo che sarebbero stati necessari un confronto e una mediazione prima di prendere decisioni fondamentali per il funzionamento del sistema. L'AIC è un sindacato e, come tale, andava coinvolto nella riforma. Agendo in questo modo, un compromesso accettabile per tutti sarebbe stato raggiunto. Non dimentichiamo che molti giocatori hanno preso solo la Cassa Integrazione per gli ultimi mesi del recente campionato e il pericolo che, con le liste bloccate, decine di loro cadano nell'anonimato, è reale. Ragion per cui mi sento di appoggiare la linea dei calciatori".  

Il suo futuro? 

"Cerco sempre un progetto importante in D. Vorrei tornare a svolgere il lavoro tipo di una settimana. Chiaramente non avrei problemi ad assicurare un nuovo impegno come coordinatore delle rappresentative campane di calcio a 11, maschile e femminile, e come tecnico della Juniores. Con la Figc Campania, e segnatamente col presidente Carmine Zigarelli, ho un rapporto speciale. Ad ora non c'è nulla di deciso, vedremo".


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