Domenica allo Stadio Pedroli torna una classica del calcio locale. Verbania contro Borgosesia, una partita che da troppi anni mancava tra gli appuntamenti principe dei campionati dilettantistici. Il pallone racconta varie sfide di livello tra i nostri colori e la compagine sesiana. Ricordiamone alcune. La prima sfida che sovviene alla memoria è quella della stagione 1996/97. Si gioca dopo una situazione particolare. Il neopromosso Verbania allora allenato da Giampiero Erbetta si trova di fronte un giocatore che nei due anni precedenti aveva fatto le fortune di Via Farinelli: Manuel Masoero, che dopo qualche periodo passato in svizzera aveva scelto proprio Borgosesia. Inutile immaginare che l’accoglienza dei tanti tifosi lacuali non fu certamente positiva. I cori contro Masoero allo stadio quel giorno fioccavano. Casi del destino, dopo pochi minuti di partita il Borgosesia va in vantaggio con gol di … Masoero. L’anno dopo 1997-98 la formazione granata a sorpresa trova la promozione in C2. Uno squadrone con Alliotta in porta, Formentini, Fagnoni, Milani, Guidetti, Ranoia (poi tutti futuri biancocerchiati), Caruso, Siazzu, Fabio Scienza. In panchina Lele Domenicali. I pronostici volevano un terzetto favorito per salire: il Verbania di Erbetta, il Legnano e il Cantalupo Monza del povero Angelo Seveso (anche lui poi sarà dei nostri per due campionati) allenatore giocatore. All’andata il colpo d’occhio dell’allora Stadio dei Pini in una domenica tardo autunnale fu incredibile. Quasi 2000 spettatori per una sfida che valeva il vertice. Verbania in vantaggio con il difensore Andrea Dotti, poi la coppia d’oro Caruso e Siazzu ribalta inesorabilmentela situazione. 2-1 per i sesiani che si confermarono grande squadra. Non finì li perché Erbetta come al solito inserì Matteo Mascheroni e portò Marco Pedotti, terzino che a fine stagione contò reti e venne poi ceduto alla Lucchese in B, in avanti. Proprio un suo gol siglò il definitivo 2-2 che servì però più ai granata che ai nostri colori. Al ritorno il Borgosesia, ormai decisamente in testa e lanciato verso la C2, giocò un match decisamente all’attacco ma tutto fu reso vano dalla grande giornata del portierone domese Massimo Trischetti che parò tutto (e che da allora prese il posto da titolare a Rocco Bacchini). Vinse il Verbania 1-0 con rigore di Saverino che da Verbania si lanciò verso il professionismo. Uno squadrone quel Verbania 97-98 che pagò la mancanza di una punta di ruolo a causa dell’ infortunio di Beppe Vitalone. Infine non si può dimenticare la stagione 2001/2002 quando Verbania – Borgosesia fu una drammatica sfida salvezza all’ultima giornata. Né il Verbania né tantomeno il Borgosesia erano ancora matematicamente salvi; anzi il Verbania se avesse perso la giornata precedente al Borzoli contro la Sestrese di Mango, attuale tecnico del Gozzano, ci avrebbe lasciato le penne. Il Vado Ligure, compagine impegnato a Borgomanero ed ancora in lotta per la salvezza poteva regalare brutti scherzi. Un match drammatico. Il Verbania va sotto contro i granata di Viganò. Quando il Vado si vede assegnare un rigore a Borgomanero sembra finita. Il penalty viene sprecato, il Verbania dapprima pareggia poi si porta in vantaggio con la punta Tiziano Spartera. A pochi minuti dalla fine però i granata pareggiano ed il Verbania sarebbe condannato allo spareggio con il Vado. Quel che succede è incredibile. Pochi attimi alla fine. Palla per Dennis D’Antuono a destra, cross basso in mezzo per il cuneese Marco Didù che batte Teti e sigla il 3-2. Segna poi il Borgomanero con il Vado. Si salva il Verbania ed anche il Borgosesia, festa per tutti. Domenica si riscriverà una nuova pagina di questa storia.
Autore: Maria Lopez
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