Mantova, Morgia fa mea culpa: "Sono io l'imbecille"

15.11.2018 13:00 di  Ermanno Marino   vedi letture
Mantova, Morgia fa mea culpa: "Sono io l'imbecille"

Fa mea culpa Massimo Morgia che, ieri espulso, analizza così la prima sconfitta del suo Mantova in casa della Pro Sesto: "L'unico imbecille sono io, che mi sono fatto cacciare dall'arbitro. I miei giocatori invece non si sono fatti buttare fuori dal campo. Hanno dimostrato ciò che chiedo sempre, cioè impegno, coraggio e possibilmente capacità di esprimere un bel gioco. Certo, abbiamo commesso degli errori collettivi e non individuali, come del resto li ha commessi la Pro Sesto. Ma sono più soddisfatto di come abbiamo reagito sullo 0-2 sul campo di una delle dirette rivali e di come abbiamo preso in mano il pallino del gioco per quasi tutti i 90 minuti, piuttosto di qualche altra partita vinta in precedenza. Ho scelto l'undici che pensavo potesse fare bene. Quando ci siamo trovati sotto di due reti ho ritenuto di cambiare qualcosa, niente di più. Non solo abbiamo giocato solo noi nella ripresa ma anche nel primo tempo la manovra è stata condotta quasi esclusivamente dal Mantova. Non a caso il nostro gol è arrivato su azione mentre ne abbiamo incassati due su situazioni estemporanee. A volte nella crescita di una squadra servono più i momenti negativi e le sconfitte che non il piacere di un risultato positivo. Malgrado la sconfitta i ragazzi hanno dimostrato di possedere la personalità necessaria per venire a giocare a Sesto per i tre punti e per poter lottare per il primato finale nel girone. Non siamo usciti dai binari, nemmeno sull'1-3 quando il rischio era quello di crollare. C'è stata invece lotta sino alla fine, con un paio di occasioni per un clamoroso 4-4. Se l'ultimo pallone fosse entrato in porta le facce dei cronisti in primis, dei tifosi che pure ci hanno applaudito, o persino della stessa società sarebbero quelle di chi plaude ad un gruppo che ha le palle e non molla mai. Beh, per me cambia poco. Eravamo venuti per vincere e usciamo sconfitti, è normale che sia deluso. Ma sono contento comunque dei miei giocatori, perché so che ci hanno messo l'anima».