Il presidente Joel Esciua non nasconde la sua frustrazione in conferenza stampa dopo lo stop imposto ai tifosi amaranto. "Un sistema perdente che penalizza sempre le stesse società"
Una conferenza stampa carica di delusione e rabbia quella convocata dal presidente del Livorno, Joel Esciua, dopo il divieto per i sostenitori amaranto di assistere alla partita in trasferta contro il Seravezza, in programma sabato 29 marzo alle 20:30. Alla presenza del club manager Luca Mazzoni, del presidente onorario Enrico Fernandez e del direttore generale Vittorio Mosseri, il massimo dirigente labronico ha espresso tutto il suo disappunto per una decisione ritenuta incomprensibile e tardiva.
"È una grande disfatta oggi per il sistema calcio a Livorno, in Toscana e in Italia", ha esordito Esciua con toni accesi. "Quello che abbiamo vissuto nelle ultime 24 ore è qualcosa che offende e non pensavo fosse possibile nel 2025. Trovo incredibile che i nostri tifosi, per una serie di eventi concatenati, non potranno assistere ad una festa sportiva tra la prima e la terza forza di questo campionato. Due società con ottimi rapporti e che hanno tentato in tutti i modi in queste ultime ore per giocare questa gara con i tifosi".
Una decisione definita "farsa"
Il presidente non ha usato mezzi termini per definire la situazione creatasi, utilizzando ripetutamente il termine "farsa" per descrivere quanto accaduto. Nel suo intervento ha ricordato i precedenti: "Si tratta di una farsa perché a Seravezza abbiamo giocato due volte nell'ultimo anno, entrambe le volte dopo i fatti che sono stati tirati in ballo, ovvero gli scontri tra tifosi del Livorno e tifosi della Massese del 25 febbraio 2024. Noi siamo tornati a Seravezza ad agosto, per una amichevole, e poi in campionato contro la Fezzanese che gioca lì le sue gare interne".
Esciua ha poi sottolineato un aspetto che ritiene paradossale: "Abbiamo portato 800 tifosi amaranto in Versilia e si sono comportati in maniera perfetta assistendo ad una grande festa di calcio. La cosa ancora più assurda è che proprio quel giorno a pochi km si giocava anche Massese – Pro Livorno. Viene da chiedersi allora se in quella situazione sia stata garantita l'incolumità dei tifosi come è stato scritto molte volte in questi giorni. In quella occasione i rischi erano molto maggiori rispetto a questo fine settimana".
Tempistiche contestate
Un altro elemento fortemente criticato dal presidente riguarda le tempistiche della comunicazione: "Il calendario è noto da mesi, come si spiega che tali decisioni vengano prese tre giorni prima della gara? In questo modo è diventato impossibile anche prendere delle decisioni alternative. Anche il Seravezza era d'accordo nel giocare in campo neutro fuori dalla provincia di Lucca, avremmo risolto il problema. Bastava avvisarci prima".
Il numero uno amaranto ha poi affondato il colpo: "Qui c'è incapacità o parzialità e come ha detto il nostro sindaco questo è un sistema totalmente perdente e non è giusto che due società debbano essere vittime di queste scelte. Devo anche dire che cose del genere in altri paesi non succedono o non succedono più".
La soluzione proposta
Sulla decisione di anticipare la gara al sabato, Esciua ha spiegato: "Noi siamo stati informati di questa decisione assurda ieri pomeriggio, cioè tre giorni prima. Grazie ai buoni rapporti che abbiamo col Seravezza, che ha un danno economico importante da questa decisione, abbiamo chiesto di anticipare la gara al sabato per alleggerire il lavoro delle Forze dell'Ordine e poter così assistere ad una gara con la giusta cornice di pubblico".
Il presidente ha concluso con un appello ai propri sostenitori: "Sono certo che i nostri tifosi capiranno la situazione e non mancheranno di appoggiare la squadra in questo momento delicato del campionato. Lo stesso so che succederà in campo da parte dei calciatori e tutti ci auguriamo di uscire da Seravezza con una soddisfazione. Abbiamo dei tifosi estremamente intelligenti a cui chiedo di non cadere in errori o tranelli domani sera facendosi trovare a meno di 30 km da Lucca. Sono certo che non succederà nulla, ma è importante ribadirlo perché dobbiamo essere tutti più grandi della situazione che si è creata. Per il prossimo anno mi auguro di essere in Serie C e di essere più tutelato".
La posizione dello staff tecnico
Al termine della conferenza, anche il club manager Luca Mazzoni ha espresso il proprio disappunto, portando il messaggio dell'allenatore e della squadra: "I ragazzi fino a questo momento hanno fatto un grande campionato e in queste due gare vogliono riprendere il cammino e riportare l'entusiasmo che in queste ultime due partite si è un po' perso".
Sull'operato del Questore di Lucca, l'ex portiere ha commentato con amarezza: "Mi sembra una decisione totalmente ingiusta e che penalizza come al solito i tifosi del Livorno. Mi viene anche da pensare che i tifosi amaranto stiano antipatici a molti, forse perché dicono ciò che pensano. Lo dico perché altre tifoserie, anche rivali, passeranno di lì e a loro non è stata vietata la trasferta. Probabilmente diamo noia a qualcuno e se c'è da fare un torto lo fanno ai livornesi. Quello che chiediamo è rispetto verso questa tifoseria che non vale meno di altre. Penso fosse giusto sottolinearla questa cosa perché a volte ci siamo passati sopra, ma adesso basta".
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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