Dopo un periodo segnato da sfide e notevoli sacrifici, la squadra della Sanremese si appresta a inaugurare una nuova fase di sviluppo e ambizione. Questa rinnovata prospettiva emerge con forza dalle dichiarazioni di Alessandro Masu, presidente del club biancoazzurro, il quale esprime un ritrovato entusiasmo e una ferma volontà di investire nel futuro della società. La svolta è legata indissolubilmente al completamento e alla prossima inaugurazione dell'impianto sportivo di Pian di Poma, un progetto che segna un punto di non ritorno per la squadra e la comunità locale, come riportato anche da svsport.it.
Il presidente Masu ha sottolineato l'importanza cruciale di questa realizzazione, affermando: «Uno dei motivi per cui continuo l’avventura con la Sanremese è proprio questo. L’amministrazione ci ha consegnato l’impianto funzionante in ogni sua parte». Ha poi aggiunto, riferendosi alle difficoltà pregresse: «Quando dicevo che una Sanremese gestita in quel modo poteva fare al massimo la Promozione, non era un’esagerazione». L'intervento del Comune di Sanremo, dunque, ha rappresentato un vero e proprio spartiacque, fornendo finalmente alla squadra una "casa" stabile e funzionale. «L’impianto è ora completo. Finalmente – ha evidenziato Masu – abbiamo una casa vera. E questo cambia tutto», ribadendo l'importanza strutturale e morale di questa infrastruttura. L'inaugurazione, prevista per venerdì, vedrà la partecipazione del sindaco Alessandro Mager e dell'assessore allo Sport Alessandro Sindoni, celebrando l'apertura del nuovo campo da calcio a 9 e, soprattutto, i nuovi spogliatoi, essenziali per la quotidianità della squadra.
Masu non ha nascosto le complessità e le incertezze degli anni passati, un periodo in cui la gestione della squadra in Serie D ha comportato oneri significativi e una progressiva perdita di entusiasmo. «Per quattro anni abbiamo fatto la Serie D, poi ho perso entusiasmo. Mantenere una squadra in quarta serie costa oltre un milione all’anno», ha rivelato. Le difficoltà finanziarie e la mancanza di nuovi investitori avevano portato a interrogarsi sulla sostenibilità del progetto: «Ci siamo trovati, a febbraio-marzo, a chiederci: ‘Chi ce lo fa fare?’ Nessuno si è avvicinato alla Sanremese, l’ho sempre detto: se ci fosse stato qualcuno pronto a investire, si sarebbe fatto avanti. Ma non è successo».
Oggi, tuttavia, il panorama è radicalmente mutato. La recente proroga concessa dall’amministrazione comunale per la presentazione di un piano di ulteriore valorizzazione dell'impianto, che prevede la realizzazione di una tribuna coperta, ha infuso nuova linfa nel progetto. «La Sanremese riparte. E io ci metto la faccia», ha dichiarato Masu con rinnovata determinazione. L'ottimizzazione delle strutture sportive è vista come un fattore chiave per attrarre talenti: «Questo impianto ci permette di far arrivare giocatori importanti: un professionista viene a Sanremo non solo per il mare, ma anche per le strutture. Finora ci siamo allenati ovunque tranne che a Sanremo. Ora questo non succederà più».
Con il ritorno dell'entusiasmo, emerge anche una chiara volontà di allestire una squadra competitiva e ambiziosa. «Da parte nostra non mancherà l’impegno per fare una stagione diversa da quella passata. La passione è tornata. Voglio nuovamente investire e provare a fare un campionato importante», ha promesso il presidente.
Per quanto riguarda la futura guida tecnica e l'organigramma, Masu invita alla cautela, sottolineando la necessità di rispettare le tempistiche e i contratti in essere. «Per la panchina abbiamo le idee chiare, ma le comunicheremo sabato 28 in conferenza. Prima è giusto parlare con chi ha vissuto quest’anno con noi. Fino al 30 giugno, parlare di allenatori e dirigenti è un errore, perché tutti in Serie D sono ancora sotto contratto. Sarà una questione di rispetto», ha chiarito, indicando una gestione oculata e professionale delle transizioni.
Il nuovo corso della Sanremese non si limiterà al campo da gioco, ma prevede anche un potenziamento della struttura dirigenziale. «Abbiamo individuato figure che ci daranno una mano, anche fuori dal campo. Non solo calcisticamente. Perché per ricostruire serve una squadra anche dietro le quinte», ha spiegato Masu, evidenziando l'importanza di un supporto organizzativo a 360 gradi per sostenere le ambizioni del club.
Il presidente ha concluso l'intervista con un messaggio incisivo, rivolto tanto ai tifosi quanto all'intera città: «Sanremo merita altre categorie, ma è come un matrimonio: serve la società che investe, ma anche la piazza e l’amministrazione che sostengono». Ha espresso la sua soddisfazione per la ritrovata armonia: «Dopo quattro anni, vedo finalmente unità d’intenti, e questo conta». La sua permanenza a Sanremo e il legame con la città rafforzano il suo impegno: «Io non sono di passaggio: sono residente a Sanremo, la mia famiglia vive qui e voglio provare a fare qualcosa di importante. Magari quest’anno ci proveremo davvero». Con queste parole, Alessandro Masu sigilla la promessa di un futuro ambizioso per la Sanremese, radicato nella passione e nella collaborazione tra tutte le componenti.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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