L'Este fa il colpo: espugnata Mestre con le reti di Cardellino e Farinazzo

25.10.2020 23:30 di  Redazione NotiziarioCalcio.com  Twitter:    vedi letture
L'Este fa il colpo: espugnata Mestre con le reti di Cardellino e Farinazzo

Domenica davvero particolare a Mestre. Alle 9 gli artificieri disinnescano un ordigno inesploso della Seconda Guerra Mondiale nella zona della Stazione. Fortunatamente un’operazione finita nel migliore dei modi e battezzata “Bomba Day”. Nel pomeriggio esplode invece la “mina vagante” Este nello storico stadio Baracca. Meravigliosa impresa, infatti, dei giallorossi in casa della capolista sbancata con un meritato 2-0. Tre punti fantastici conquistati con grinta e clamorosa resilienza. 

Incontrare la prima o l’ultima non fa differenza per mister De Mozzi. Il nostro comandante modula il solito 4-3-1-2 con conferma di Brozi in porta ben protetto centralmente da Hoxha e Bordi, abili nel placare la furia di Battistini e Fasolo, e lateralmente dai soliti infaticabili Presello e Ferreira a cantare e portare la croce. Una difesa più ermetica di una opera di Ungaretti. A dare man forte alla difesa ci pensano i ripiegamenti continui di Dudù Nardini e Beniamin mentre Giglio e Greco creano scompiglio fra le linee avversarie. In avanti si balla invece il tango con gli argentini Feuillasseir e Cardellino. E’un Este solido e compatto che si chiude a riccio per poi ripartire in contropiede. Non si può però fare altro con un bellicoso Mestre che si è insediato in vetta dopo aver disintegrato il Cjarlins per 5-1.

L’avvio come prevedibile è totalmente locale. L’Arancia Meccanica, Stanley Kubrick ci perdonerà la citazione, di Zecchin tiene subito il pallino del gioco, costringendoci ad un primo tempo di sofferenza. Dopo 20’ di solo studio il nostro Ferreira si immola su Brigatti per salvare la porta. Mestre in avanti continuamente con uno sterile possesso palla. La difesa alta ben orchestrata da Bordi fa scattare per ben 5 volte la trappola dell’off-side, mentre Brozi se la cava egregiamente con i piedi. Al 32’ Fasolo ci prova da fuori area ma la palla si spegne a lato. Ma la svolta arriva clamorosa al 34’ per un’entrataccia pericolosa di Benedetti sul nostro Bordi: rosso diretto indiscutibile e locali in dieci. In inferiorità numerica il Mestre ha una reazione d’orgoglio e come una “belva ferita” cerca riscatto in più occasioni. Al 37’ Fasolo non arpiona una bella giocata di Granati a tu per tu con Brozi. Al 43’ per un soffio ancora Fasolo non ribatte in rete un pallone in mischia. Un minuto più tardi Brozi sugli scudi con un intervento coraggioso su Granati. 

Il fischio del primo tempo spezza l’assedio locale. E chiude di fatto lo show del Mestre. L’Este infatti c’è e al 48’ si fa vivo per la prima volta con Feullissier che esalta Caio Pirana dalla corta distanza. Il musicista Enrique Santos Discepolo diceva che il tango è un “pensiero triste che balla”. Quello dei nostri argentini ci fa invece gioire. Corre il 4’ e Cardellino ribatte al volo un angolo di Greco alle spalle di Pirana. Per l’ex Ferrocaril è la terza domenica consecutiva in rete. E’ l’1-0 che ci fa decollare. Tre minuti più tardi potremmo subito raddoppiare ma Vido devia una bordata di Greco in corner. Il tecnico Zecchin non ci sta a perdere e proietta la squadra in avanti con Brevi e Fabiano. In superiorità numerica si aprono invitanti spazi per noi. Al 61’ Greco innesca il neo entrato Farinazzo il quale si infila negli spazi difensivi avversari per infilare Pirana da posizione defilata. Un ritorno al gol del nostro bomber che fa impazzire giocatori e tifosi giallorossi presenti al Baracca. La rimanente mezz’ora è un addomesticare la partita ed è pura accademia. Sfioriamo il tris in varie occasioni, la più nitida una punizione di Giglio alta, fino alla seconda espulsione arancione a carico di Brentan al 79’. L’ultima emozione di uno scontro al vertice che ci proietta al quarto posto a sole tre lunghezze dal Trento. 

Per citare il “novello ragioniere” mister De Mozzi ora siamo a – 34 dalla salvezza. Ma questa banda di giovani irriverente e sfrontata, resistente a tutto e pronta a sferrare il giusto colpo letale, può aspirare a qualcosa in più di un’anonima salvezza. Comunque grazie ragazzi per questo indimenticabile Este-Day.