L'Adriese ha scritto una pagina storica del calcio polesano dopo aver sconfitto il Treviso per 3-1 nella finale playoff del girone C di Serie D. Una prestazione convincente quella della formazione allenata da mister Vecchiato, che ha saputo gestire con maturità e qualità un appuntamento dall'importanza straordinaria, realizzando quello che può essere definito come un vero e proprio sogno sportivo.
Per il Treviso, invece, si chiude amaramente una stagione che aveva fatto sperare in ben altri epiloghi. La squadra di mister Parlato "dice addio ad ogni minima speranza" di essere ripescata in Serie C, vedendo sfumare definitivamente un obiettivo che aveva alimentato le ambizioni di tutta la piazza biancoceleste. Il risultato finale, maturato grazie alla doppietta di Ejesi e al gol di Patdji Tsila, certifica una superiorità netta degli ospiti, capaci di imporre il proprio gioco per larghi tratti dell'incontro.
Una stagione che si chiude tra delusioni e proteste
Il contesto in cui si è sviluppata questa finale ha evidenziato tutte le difficoltà attraversate dal Treviso nel corso di un'annata travagliata. La formazione biancoceleste si è presentata all'appuntamento decisivo con evidenti segni di stanchezza fisica e mentale, pagando il prezzo di una stagione condizionata da numerosi infortuni e da scelte tecniche che non hanno prodotto i risultati sperati.
La reazione del pubblico del Tenni ha rappresentato uno specchio fedele del momento difficile attraversato dalla società. La curva sud, seppur a ranghi ridotti, ha fatto sentire la propria voce con cori di protesta rivolti ai calciatori, invitandoli sarcasticamente ad "andare a lavorare". Particolarmente significativo è stato il saluto ironico rivolto al direttore generale Gementi e l'omaggio all'ex allenatore Cacciatore, esonerato a febbraio e considerato "molto meglio" rispetto all'attuale tecnico, senza nominarlo direttamente ma utilizzando riferimenti alla sua origine campana.
Il momento più emblematico della contestazione si è verificato alla mezz'ora di gioco, quando gli ultras hanno abbandonato per protesta il settore del tifo caldo dopo il vantaggio dell'Adriese. A quel punto, l'atmosfera del Tenni è stata animata principalmente dai circa venti supporter blu-granata sistemati in curva nord, che hanno potuto celebrare con maggiore serenità l'impresa della propria squadra.
Le scelte tattiche e l'approccio alla gara
Mister Parlato ha confermato il proprio sistema di gioco nonostante le numerose defezioni che hanno condizionato le sue scelte. L'assenza di Brigati, Nunes, Valenti e Posocco ha costretto il tecnico a mantenere dieci giocatori rispetto alla formazione della domenica precedente, lanciando dal primo minuto Artioli in posizione di trequartista al fianco di Beltrame, alle spalle dell'attaccante Aliu.
L'avvio di gara ha subito evidenziato le difficoltà dei padroni di casa, con un errore di Vadjunec che dopo appena cinquanta secondi ha rischiato di costare caro. Il rinvio sbagliato dell'estremo difensore ha favorito Aliu, la cui conclusione è terminata di poco a lato della porta avversaria.
La prima vera occasione da gol si è materializzata soltanto al venticinquesimo minuto, quando Moretti ha servito con un lancio lungo Gnago, posizionato nei pressi del corner sinistro. Il cross del giocatore adriese ha trovato Maniero, che di prima intenzione ha mancato di poco il primo palo con una conclusione che avrebbe potuto sbloccare immediatamente l'incontro.
Il vantaggio dell'Adriese e la reazione del Treviso
Il gol del vantaggio è arrivato al trentesimo minuto attraverso una giocata di grande qualità tecnica. Un'incursione di Mangiaracina nell'area di rigore biancoceleste ha creato lo spazio per l'assist di Gnago a favore di Ejesi, che ha dimostrato grande lucidità e abilità nel finalizzare l'azione. L'attaccante blu-granata ha prima fintato la conclusione con il destro, ingannando la difesa avversaria e creandosi lo spazio necessario, per poi cambiare piede e siglare con il sinistro la rete che ha portato l'Adriese in vantaggio.
Il Treviso ha faticato a trovare idee e soluzioni offensive, mostrando evidenti limiti nella costruzione del gioco. Al quarantatreesimo minuto, un lancio lungo di Buratto ha favorito lo scatto di Aliu, che ha depositato il pallone in rete, ma l'arbitro ha annullato la marcatura per posizione di fuorigioco.
La gestione della partita da parte di Parlato ha subito una battuta d'arresto già nel finale del primo tempo, quando è stato costretto a sostituire anzitempo Viero con l'ingresso di Busato. Questa modifica ha anticipato una serie di cambi forzati che hanno ulteriormente complicato i piani tattici della formazione di casa.
La ripresa e gli infortuni che condizionano il Treviso
L'inizio del secondo tempo ha visto Parlato adottare il modulo 4-4-2, aumentando il peso offensivo con l'entrata di Gioè nel tentativo di ribaltare il risultato. Tuttavia, la sfortuna ha continuato a perseguitare i biancocelesti: al settimo minuto Artioli è stato costretto ad uscire dal campo per infortunio, sostituito da Borghesan.
La giornata particolarmente sfortunata per il Treviso si è ulteriormente complicata quando Borghesan, rimasto in campo per meno di cinque minuti, è stato costretto a lasciare nuovamente il terreno di gioco per problemi al ginocchio. Questi episodi hanno evidenziato le difficoltà fisiche che hanno caratterizzato l'intera stagione dei biancocelesti, condizionati da una lunga serie di infortuni che hanno limitato le rotazioni e la continuità delle prestazioni.
La doppietta di Ejesi e il momentaneo risveglio del Treviso
Il colpo del knockout è arrivato al sessantaduesimo minuto, quando Ejesi ha completato la propria prestazione con una rete di pregevole fattura tecnica. Il lancio di Petsji Tsila ha trovato l'attaccante in posizione apparentemente irregolare, non ravvisata dal direttore di gara, permettendogli di decentrarsi sulla destra e concludere a giro con il sinistro per siglare la doppietta personale.
La reazione del Treviso non si è fatta attendere e al sessantanovesimo minuto Beltrame ha innescato in area Aliu, che con grande abilità è riuscito a governare un pallone difficile e a deviarlo in gol, accorciando le distanze e riaccendendo momentaneamente le speranze dei padroni di casa.
Il tentativo di rimonta dei biancocelesti si è concretizzato attraverso alcune conclusioni dalla distanza, con Gioè che al settantottesimo minuto ha sfiorato il pareggio con un tiro che è terminato di poco oltre la traversa.
Il sigillo finale e l'epilogo amaro
L'Adriese ha dimostrato maggiore pericolosità nelle ripartenze, sfiorando il terzo gol all'settantanovesimo minuto quando Patdji Tsila ha colpito il palo con una conclusione che avrebbe potuto chiudere definitivamente i conti.
Due minuti dopo, lo stesso Patdji Tsila ha completato l'opera colpendo nuovamente il palo, ma questa volta la traiettoria del pallone si è rivelata vincente, siglando all'ottantesimo minuto il gol del definitivo 3-1 che ha certificato la vittoria dell'Adriese e la conquista della Serie C.
L'epilogo di una stagione intera si è rivelato amarissimo per il Treviso, che ha lasciato il campo a testa bassa vedendo sfumare un obiettivo che sembrava alla portata. La Serie C è stata rinviata di almeno un anno, mentre l'Adriese può celebrare una "favola sportiva d'altri tempi" che rimarrà nella storia del calcio polesano. "Durante le settimane le voci sono state tante", ma "la squadra allenata da mister Vecchiato ha fatto quadrato" e "i granata hanno centrato un obiettivo enorme per il calcio polesano".
Treviso - Adriese 1-3
Treviso FBC: Mangiaracina, Sbampato, Videkon (83′ Benacchio), Farabegoli, Cucciniello (Gioè 45′), Beltrame, Viero (Busato 35′), Buratto, Maset, Artioli (Borghesan 51′, Baldassar 70′), Aliu. All. Parlato
Adriese: Vadjunec, Berton, Serena (76′ Ballardini), Montin, Patdji Tsila, Maniero (Gasparini 76′), Moretti, Ejesi, Rossi, Pinton (Barzon 76′), Gnago. All. Vecchiato
Reti: 30' pt Ejesi, 16' st Ejesi, 23' st Aliu, 35' st Patdji Tsila
Note: Espulso Beltrame. Ammoniti: Ejesi, Gasparini.
Autore: Redazione NotiziarioCalcio.com / Twitter: @NotiziarioC
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