Si conclude l'avventura di Titti D'Alesio alla Polimnia Calcio. Il notaio, che ha ricoperto il ruolo di presidente onorario per due stagioni, ha comunicato la sua decisione di lasciare il club rossoverde attraverso una lettera di commiato dai toni intensi e carichi di emozione, in cui ripercorre i momenti salienti di un'esperienza che ha segnato profondamente la storia recente del calcio polignanese.
La società ha espresso gratitudine verso D'Alesio per il contributo fornito in un biennio che ha visto la Polimnia raggiungere traguardi inediti. Il club ha sottolineato come "in questi due anni il nostro club è cresciuto ottenendo risultati mai raggiunti prima", riconoscendo il valore dell'apporto del dirigente nella trasformazione della società.
L'avventura pugliese di D'Alesio era iniziata nell'estate del 2023 con quello che lui stesso definisce "un pugno allo stomaco". "E chi se la scorda quella cena nell'estate del 2023? Poche parole, tanti sguardi d'intesa, la sensazione di essere in completa sintonia", ricorda il notaio, evidenziando come l'incontro decisivo con Vito Lo Franco sia stato "un piccolo terremoto emotivo" che lo ha portato a sposare immediatamente il progetto Polimnia.
Il periodo trascorso nel club pugliese è caratterizzato da risultati sportivi di rilievo. Dopo una prima stagione conclusa con una tranquilla salvezza, la Polimnia ha vissuto un secondo anno memorabile culminato con l'accesso ai playoff di Eccellenza e la qualificazione alla finale, traguardo storico per il calcio locale. "Gli obiettivi, tutti centrati. Prima una salvezza senza affanni, poi la grande cavalcata fino ai playoff che nemmeno la grande delusione nella finale contro il Canosa potrà mai cancellare dal mio cuore", sottolinea D'Alesio.
L'integrazione nel tessuto societario è avvenuta in modo naturale, come testimoniato dalle parole di ringraziamento verso i dirigenti storici: "A Tommaso, Mario e Peppino, storici dirigenti polignanesi, oggi non posso che urlare 'grazie'". Il processo di crescita organizzativa ha trasformato quella che D'Alesio definisce una "famiglia" in "una società forte e strutturata, come quelle del mondo professionistico".
Tuttavia, dietro i successi sportivi si celano problematiche che hanno influenzato la decisione di lasciare. La questione dello stadio rappresenta il nodo principale: "Lo stadio, in primis. Una corsa a ostacoli, tra difficoltà economiche e anche logistiche", spiega il dirigente, evidenziando come la mancanza di una struttura adeguata abbia complicato notevolmente la gestione.
La situazione dell'impianto sportivo "Madonna d'Altomare" rimane critica, con tempi di completamento incerti. "Il 'Madonna d'Altomare', dicono, sarà pronto non prima del 30 settembre. E, onestamente, cominciare un altro anno senza stadio... è una sfida troppo complicata. Anche per un sognatore come me", ammette D'Alesio, indicando questa come una delle ragioni principali dell'addio.
Un altro aspetto che ha pesato sulla decisione riguarda il supporto del pubblico. Nonostante la finale playoff abbia registrato un'affluenza straordinaria ("Contro il Canosa, una serata che non dimenticherò mai, ce n'erano duemila sugli spalti"), la partecipazione durante la stagione regolare è stata deludente. "Ma durante l'anno chi c'era a spingere la Polimnia? Pochissimi, in casa. Nessuno, in trasferta", osserva amaramente il presidente onorario.
La delusione più profonda deriva però da questioni personali e di fiducia. D'Alesio accenna a impegni non mantenuti da parte di alcuni sostenitori locali: "quando, in coda a una stagione coinvolgente, scopri che qualche amico di Polignano…s'è rimangiato la parola, mettendo la societa in grande difficoltà. Un grande dispiacere".
Nonostante le difficoltà che hanno portato alla separazione, il bilancio dell'esperienza rimane positivo. "Per ringraziare tutti ci vorrebbe un'intera pagina di giornale. Ma una cosa posso dirla... vivere Polignano è stato un privilegio", confessa D'Alesio, che dedica un pensiero particolare a Vito Lo Franco, definito "il mio grande compagno d'avventura".
La lettera di commiato si chiude con un messaggio di incoraggiamento verso la società e i suoi sostenitori: "Buona fortuna, amici miei. Vado via. A testa alta e con il cuore a pezzi. Forza Polimnia. Sempre!", parole che testimoniano un legame destinato a rimanere indissolubile nonostante la fine del rapporto professionale.
L'addio di D'Alesio segna la conclusione di un capitolo significativo nella storia recente della Polimnia, lasciando in eredità risultati sportivi di prestigio e un modello organizzativo che ha elevato gli standard del club rossoverde.
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