Un nuovo capitolo si apre nel panorama calcistico messinese. Il Città di Sant’Agata cambia volto e diventa ufficialmente “1947 Messina Asd”. Un passaggio siglato attraverso una scrittura privata in uno studio commercialistico locale, alla presenza del presidente Maximiliano Sosa e del suo socio argentino, nonché ex vicepresidente del Sant’Agata, Ariel Oyeda, affiancati da Giuseppe Munaò, già dirigente dell'Acr Messina. Lo rivela un articolo di MessinaSportiva.it, che ha seguito da vicino gli sviluppi di questa operazione.
La nuova denominazione, “1947 Messina Asd”, non è casuale: essa vuole omaggiare l'anno di fondazione dell'Acr Messina, un chiaro segnale delle ambizioni del neonato club di radicarsi profondamente nella storia e nel tessuto sportivo della città. Questa scelta è stata preferita ad altre opzioni come "Fc Messina 1900" o "Ac Messina". Il percorso burocratico prevede ora il rilascio di un nuovo codice fiscale da parte dell'Agenzia delle Entrate e, entro fine settimana, il completamento degli adempimenti fiscali necessari per l'affiliazione alla FIGC.
La tabella di marcia è serrata per il nuovo sodalizio. Entro il 30 giugno, la società dovrà provvedere al saldo degli ultimi stipendi per ben 47 tra ex tesserati e staff tecnico. Saranno inoltre da versare la tassa d’iscrizione e la fideiussione richieste per l'affiliazione. Uno dei passi cruciali sarà il trasferimento del ramo sportivo del vecchio Sant’Agata a Messina, un'operazione consentita dalle NOIF purché le località siano nella medesima provincia.
Le settimane successive vedranno la nomina del direttore generale e del direttore sportivo, figura quest'ultima incaricata di individuare il nuovo allenatore. Il ritiro pre-campionato è già stato pianificato: la preparazione estiva si svolgerà a Zafferana Etnea tra il 16 e il 31 luglio.
Dopo aver affrontato una prima stagione in Serie D con oneri significativi e una gestione "a distanza", Maximiliano Sosa è determinato a costruire un organico di alto livello. Il suo obiettivo è chiaro: dissipare le perplessità della piazza e del tifo organizzato, puntando a un campionato di vertice. Il 47enne imprenditore argentino, con interessi nel settore delle telecomunicazioni e nello scouting di calciatori tramite la sua agenzia "Mg Sport", ha un passato da calciatore, con un'esperienza anche in Italia, a Trapani, nella stagione 1999-2000. Già lo scorso anno, Sosa aveva tentato di portare a Sant’Agata il connazionale Dario Carlos Aurellio (ex Spal, Brescia e Cosenza) e diversi giovani della sua "cantera", anche se all'epoca non fu possibile tesserarli.
L'incertezza sul futuro dell'Acr Messina e l'avvicinarsi della scadenza dei termini (il “nuovo” Messina ha tempo fino al 7 luglio per tentare la riammissione in Serie D) hanno spinto la dirigenza del “1947 Messina Asd” ad accelerare i tempi. Appena rientrato in Italia, Sosa ha subito richiesto un nuovo incontro all'assessore allo sport Massimo Finocchiaro. L'ex presidente del Sant’Agata ha espresso la volontà di mantenere un dialogo aperto con le Istituzioni e la Società Cooperativa Calcio Messina, che auspicano la presenza di un'unica squadra cittadina.
In agenda figura anche un colloquio con la dirigenza dell'Usd Messana 1966 per valutare possibili collaborazioni, pur riconoscendo la complessità di tali intese in poche settimane. Il primo atto costitutivo è stato ritenuto indispensabile per garantire un futuro al club, a prescindere dal destino dell'Acr Messina, le cui sorti in Serie D saranno probabilmente chiare solo a ridosso del 10 luglio, tempistica che sarebbe stata troppo avanzata per le esigenze del "vecchio" Sant’Agata.
Il neonato club punterà a riconquistare la quarta serie dopo la retrocessione nel playout contro l'Acireale, ma l'operazione si prospetta tutt'altro che semplice. Il trasferimento a Messina offre indubbiamente maggiori opportunità, grazie alla potenziale disponibilità dello stadio “Franco Scoglio”, la cui concessione dipenderà dal Comune, e al vasto bacino d’utenza offerto dalla tredicesima città d'Italia. Tuttavia, il punteggio relativo al settore giovanile, che dovrà essere completamente rifondato, risulterà insufficiente. Gli scenari futuri saranno più definiti nelle prossime settimane.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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