Volge al termine una settimana in cui hanno tenuto banco più questioni extra-campo che il calcio giocato . La classifica, impietosa, non lascia spazio a interpretazioni: la Fermana è ultima con 22 punti, staccata di sette lunghezze dalla zona play-out, quando mancano soltanto sei giornate alla fine del campionato.
La realtà è sotto gli occhi di tutti e impone lucidità. Parlare di Eccellenza non è un esercizio di pessimismo, né un atto di resa: è semplicemente un atto di realismo. Per raggiungere almeno i play-out, la Fermana dovrebbe iniziare a vincere con continuità – impresa ardua, considerando il rendimento fino ad ora della formazione gialloblu – e, nel contempo, sperare in un rallentamento delle dirette concorrenti. In altre parole, il destino non è più nelle mani della Fermana, ma anche in quelle del calendario e, volendo, del fato.
I numeri parlano chiaro: appena due punti raccolti nelle ultime otto gare. Un cammino che lascia spazio a poche illusioni.
Domenica la Fermana è di scena a Sora, contro la prima squadra attualmente dentro la griglia play-out. Una sfida delicatissima, oltre che difficilissima, uno scontro diretto da dentro o fuori. La società laziale ha indetto la “giornata bianconera”: pagano tutti, ad eccezione degli accrediti stampa, ma con prezzi dei biglietti ribassati per incentivare l’affluenza. Al “Tomei” ci si attende un clima rovente, come da tradizione.
Sarà pronta la Fermana alla battaglia? La risposta arriverà domenica, attorno alle 16.45. A proposito, ricordiamo che con l’entrata in vigore dell’ora legale, l’inizio delle partite slitta alle 15.
Il Sora occupa attualmente la tredicesima posizione in classifica con 39 punti: è la prima squadra all’interno della griglia play-out. I bianconeri arrivano all'appuntamento reduci dalla bruciante sconfitta sul campo del Termoli, un ko che è costato l’aggancio proprio da parte della formazione allenata dall’ex gialloblù Andrea Mosconi.
Domenica ci si aspetta una squadra ferita, motivata a reagire e pronta a dare il massimo davanti al proprio pubblico, dove tradizionalmente offre le prestazioni più convincenti. Va ricordato che appena due settimane fa il Sora era riuscito a uscire momentaneamente dalla zona play-out, grazie a due successi consecutivi: il primo in casa contro il Teramo, il secondo in trasferta sul difficile campo del Chieti.
Il recente passo falso, però, ha interrotto quel trend positivo e restituito i bianconeri alla zona calda. Un segnale che conferma quanto l’equilibrio in coda sia sottile, e come ogni partita possa spostare gli equilibri.
Come accennato in apertura, a tenere banco durante la settimana non è stato il campo, ma le questioni societarie. Alcuni articoli comparsi sulla stampa locale, insieme a un post significativo pubblicato da una nota pagina social vicina alla tifoseria canarina, hanno avuto un effetto concreto: hanno spinto la Fermana a rompere il silenzio con un comunicato ufficiale.
Difficile immaginare che tale presa di posizione sarebbe arrivata in assenza di queste sollecitazioni. È probabile, infatti, che senza la pressione esercitata da giornalisti e tifosi, la dirigenza avrebbe continuato a evitare il tema. E invece, proprio grazie a questo lavoro di stimolo, è stato finalmente reso noto un aggiornamento sulla delicata situazione debitoria.
Nel comunicato, la società ha annunciato l’intenzione di presentare – entro la prossima settimana – il ricorso per l’omologa del piano di ristrutturazione del debito. In caso di sentenza favorevole da parte del Tribunale, il monte debitorio subirebbe una riduzione significativa ed una parte dell’esposizione verrà saldata subito, mentre il debito residuo potrà essere dilazionato in dieci anni. Un passaggio potenzialmente decisivo per la sopravvivenza del club, che rappresenta sicuramente una notizia positiva.
Tuttavia, è doveroso fare alcune considerazioni. La ristrutturazione del debito è un argomento che aleggia da oltre due anni e, per vari motivi, non ha mai trovato un epilogo chiaro. Negli ultimi mesi, su questo fronte era calato un silenzio anomalo, considerando l’importanza strategica della questione. Soltanto grazie all’iniziativa di stampa e tifoseria, si è riaccesa l’attenzione e la società ha ritenuto opportuno intervenire pubblicamente.
La riflessione, a questo punto, sorge spontanea: la trasparenza non può essere un’eccezione, dettata dalle circostanze, ma dovrebbe essere una regola costante. E purtroppo, da questo punto di vista, la dirigenza della Fermana ha mostrato, ancora una volta, limiti evidenti.
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