La stagione calcistica del Caldiero Terme riprende forma con l'amaro in bocca per l'esclusione dalla Serie C, ma con la determinazione di costruire un progetto ambizioso per la categoria inferiore. La società gialloverde ha dovuto fare i conti con la delusione del mancato ripescaggio, complice una situazione che ha visto il Ravenna beneficiare della domanda d'iscrizione presentata dal Brescia, poi risultata inefficace.
In questo scenario di ripartenza, come informa il quotidiano "L'Arena", il presidente Filippo Berti ha tracciato la linea da seguire con dichiarazioni che non lasciano spazio a interpretazioni. «Non voglio più sentir parlare di quello che è stato, anche se è evidente l'ingiustizia ai danni del Caldiero. Ma adesso si guarda solo avanti, per costruire una squadra che possa far bene in Serie D con l'organizzazione di una professionista», ha affermato il numero uno del club termale, mostrando rabbia per quanto accaduto ma anche lucidità progettuale.
La priorità della dirigenza gialloverde si concentra sull'organizzazione strutturale prima ancora che sui singoli elementi della rosa. Il club può contare su un impianto sportivo di eccellenza, sistemato in tempi record, e su un settore giovanile di alto profilo, elementi che costituiscono le fondamenta per una ripartenza ambiziosa.
Soave conferma la fiducia nel progetto
La prima tessera del puzzle è rappresentata dalla conferma di Cristian Soave sulla panchina gialloverde. L'allenatore ha manifestato la volontà di rimanere a Caldiero indipendentemente dalla categoria di appartenenza, un gesto che testimonia l'attaccamento al progetto e la fiducia reciproca tra tecnico e società. Questa decisione rappresenta un elemento di continuità fondamentale per costruire il nuovo corso del club termale.
La permanenza di Soave assume un significato particolare considerando le delusioni vissute: prima la retrocessione sul campo, poi la mancata riammissione tra i professionisti. Il tecnico ha scelto di rimanere per scrivere un nuovo capitolo della storia del Caldiero, dimostrando un legame che va oltre i risultati contingenti.
Il mercato: conferme e partenze
La campagna di rafforzamento del Caldiero inizia dalle conferme di elementi chiave già presenti in rosa. Tra i nomi più significativi spicca quello di Carlo Pelagatti, arrivato a gennaio e immediatamente protagonista con prestazioni di qualità. Nonostante i 37 anni che compirà a gennaio, il giocatore mantiene una condizione fisica eccellente e rappresenta un patrimonio di esperienza per la categoria. La sua disponibilità a rimanere costituisce un punto fermo per la costruzione della nuova squadra.
Diversa la situazione di Francesco Mazzolo, che dopo una stagione in gialloverde successiva all'esperienza con la Virtus, ha deciso di non proseguire l'avventura con il club termale. Una scelta che inizialmente sembrava orientata verso la permanenza, ma che alla fine ha preso una direzione diversa.
Il centrocampo potrà contare sulla conferma di Gabriele Mondini, elemento dalle caratteristiche fisiche importanti che ha scelto di legarsi al progetto Caldiero a prescindere dalla categoria. La sua permanenza garantisce continuità tattica e conoscenza degli schemi di gioco.
Situazioni in bilico e ritorni attesi
La difesa presenta scenari differenziati: mentre appare difficile la permanenza di Riccardo Nessi, protagonista nell'ultima parte di stagione con prestazioni convincenti e realizzazioni importanti, che ambisce a un ritorno tra i professionisti, si prospetta la chiusura del lungo rapporto con Alberto Filiciotto.
Tra le conferme figura Omar Cissè, centrocampista arrivato dal Chievo che non ha trovato spazio significativo in Serie C ma che nella categoria inferiore avrà maggiori opportunità per esprimere le proprie qualità.
Il capitano Lorenzo Zerbato rappresenta un caso particolare: l'attaccante, che nell'ultima stagione ha visto ridotto il proprio minutaggio pur riuscendo a realizzare quattro reti, ha scelto di rimanere fedele ai colori gialloverdi. La permanenza in Serie D gli consentirà di ritrovare centralità nel progetto, resistendo anche alle sirene del Vigasio.
Il recupero di Baldani: un rinforzo dal passato
Un elemento di grande interesse per la prossima stagione sarà rappresentato dal recupero di Nicolò Baldani, difensore polivalente che aveva subito un grave infortunio al tendine d'Achille nel gennaio scorso. La sua assenza si è fatta sentire in termini di leadership e carisma, caratteristiche che in Serie D potrebbero fare la differenza.
Il processo di riabilitazione prosegue secondo i programmi, con un rientro previsto per ottobre. Baldani rappresenta un potenziale punto di forza per la categoria, capace di ricoprire più ruoli nel reparto arretrato e di portare l'esperienza necessaria per affrontare un campionato che il Caldiero intende disputare nelle posizioni di vertice.
Prospettive e ambizioni
La ricostruzione del Caldiero si basa su una filosofia precisa: mantenere un nucleo di giocatori legati al progetto e al territorio, integrandolo con innesti mirati per costruire una rosa competitiva. L'obiettivo dichiarato è quello di disputare un campionato di Serie D nelle zone alte della classifica, sfruttando l'organizzazione societaria e le strutture di qualità a disposizione.
La sfida per la dirigenza gialloverde sarà quella di trasformare la delusione per la mancata promozione in energia positiva per un nuovo progetto ambizioso, puntando su una base solida di giocatori confermati e su innesti strategici che possano elevare il livello tecnico della squadra.
Il Caldiero si prepara così a una stagione che dovrà dimostrare come anche in Serie D sia possibile costruire un calcio di qualità, con l'obiettivo di tornare quanto prima tra i professionisti attraverso il campo e le proprie forze.
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