La Triestina ha appena tirato un sospiro di sollievo, dopo una stagione che l'ha vista lottare fino all'ultimo per la permanenza in categoria. La salvezza, ottenuta con le unghie e con i denti nello spareggio contro il Caldiero Terme, ha chiuso un capitolo sportivo denso di difficoltà. Ma il vero banco di prova per il club alabardato si apre ora, con l'imminente e tutt'altro che scontata partita dell'iscrizione al prossimo campionato.
Quando la notizia della penalizzazione di quattro punti piombò sulla Triestina, condannandola a un finale di stagione in apnea, la reazione immediata del direttore sportivo Daniele Delli Carri e dell'allenatore Attilio Tesser fu quella di stringere i ranghi, proteggendo la squadra dall'ennesima turbolenza. Tuttavia, dietro le quinte, entrambi erano pronti a lasciare. La stanchezza di operare in condizioni che definire precarie sarebbe un eufemismo aveva logorato gli animi, portando i due professionisti a considerare seriamente un addio.
Nonostante le avversità, la squadra ha saputo reagire. Lo spareggio decisivo contro il Caldiero Terme, risolto con due pareggi a reti inviolate e la conseguente salvezza grazie al miglior posizionamento in classifica, ha rappresentato un'autentica liberazione. Un traguardo raggiunto con il minimo scarto, che però ha evidenziato ancora una volta le profonde crepe strutturali e finanziarie che affliggono il club.
Superato lo scoglio del campo, la Triestina si trova ora di fronte a una montagna ben più ardua da scalare: quella economica. Per garantire l'iscrizione al prossimo campionato, sono necessari, e subito, ben 6,5 milioni di euro per saldare tutte le pendenze pregresse. Una cifra esorbitante, che si aggiunge alla necessità di definire un budget per la prossima stagione, il quale, inevitabilmente, sarà drasticamente ridotto rispetto a quello di quest'anno. Una spesa enorme, quella affrontata finora, che ha portato a risultati sportivi a dir poco miseri, culminati nel secondo playout giocato in tre anni.
Le voci di creditori che bussano alla porta del club si fanno sempre più insistenti, con alcune ingiunzioni di pagamento già partite e, in alcuni casi, arrivate persino al pignoramento dei beni. In questo scenario, è lecito nutrire più di qualche dubbio sulla capacità della Triestina di onorare gli impegni. La speranza è che alle promesse seguano fatti concreti, ma la pazienza della piazza è messa a dura prova.
Anche nella migliore delle ipotesi, qualora l'iscrizione dovesse andare a buon fine, la Triestina si troverebbe a partire con una penalizzazione di -6 punti nel prossimo campionato di Serie C. Un handicap significativo che renderebbe ancora più arduo il cammino sportivo.
In questo contesto di incertezza, il futuro di Daniele Delli Carri e Attilio Tesser è tutt'altro che definito. Il direttore sportivo ha espresso chiaramente la sua posizione: rimarrà solo in presenza di garanzie precise e di un piano articolato che gli conceda ampi poteri di movimento. La situazione di Tesser è analoga. Il suo primo istinto, dopo le difficoltà vissute, era quello di lasciare, e non a caso il suo nome è stato accostato al Vicenza in caso di mancata promozione dei biancorossi.
Tuttavia, l'affetto smisurato della piazza triestina, la soluzione logisticamente ottimale che la città offre per lui e la profonda conoscenza dell'ambiente hanno spinto il tecnico a dare la sua disponibilità a rimanere, ma anch'egli con la richiesta di determinate garanzie. La vera incognita, però, riguarda la sua disponibilità ad accettare un compenso fortemente ridimensionato rispetto a quello percepito quest'anno. Anche in questo caso, la risposta è tutt'altro che scontata.
Non resta che armarsi di pazienza e attendere i prossimi giorni. Se davvero i fondi necessari arriveranno e le promesse verranno mantenute, allora si potrà iniziare a scrivere un nuovo capitolo per la Triestina. Un capitolo che si spera sia radicalmente diverso da quello tragicomico della stagione appena conclusa, caratterizzata da un esborso economico esorbitante e una salvezza ottenuta per il rotto della cuffia, dopo aver giocato il secondo playout in tre anni. La piazza attende risposte concrete per poter tornare a sognare.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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