Il presidente del Potenza, Donato Macchia, ha tenuto una conferenza stampa per chiarire la situazione riguardante il rifiuto di Raffaele, richiamato dopo l'esonero di Franco Lerda, ma che ha scelto di risolvere il contratto con la società rossoblù. Intanto, il club ha annunciato ufficialmente l'adozione del silenzio stampa, in vigore fino a ulteriori comunicazioni da parte della società. Pur nel rispetto del diritto di cronaca e del prezioso lavoro svolto dai giornalisti, la decisione è stata presa al fine di garantire la massima serenità nell'affrontare le imminenti sfide. La società ringrazia la stampa per la comprensione.
«Dobbiamo fare un piccolo passo indietro. Raffaele è arrivato da noi l'anno scorso, a campionato in corso, con un contratto già rinnovato per la stagione 2023-2024. Finito il campionato con i playoff, che non era nei nostri programmi, dovevamo iniziare la programmazione per la nuova stagione ma Raffaele ha ritenuto necessario mettere all'attenzione della società alcune esigenze aggiuntive, ovvero di avere un ulteriore anno di rinnovo pur in presenza di un contratto già definito. Ovviamente la società ha chiesto all'allenatore di iniziare il campionato, vedere come sarebbero andate le cose e poi valutare l'ipotesi di un prolungamento. Da quel momento si è interrotto tutto. Capisco che il mondo del calcio funzioni così e che un allenatore abbia voglia di pianificare il suo futuro a lungo termine ma per noi, avere un allenatore che aveva già espresso delle perplessità ci ha fatto optare per un altro tecnico. Se non fosse stato per quello, oggi avremmo Raffaele come allenatore. A Taranto abbiamo fatto una prestazione bruttissima. Ringrazio mister Lerda che ha guidato la squadra, è facile dare addosso all'allenatore. Il nostro direttore sportivo aveva messo sul piatto tre nomi in estate e Lerda è stato scelto da me e da mio figlio e non me ne pento. La situazione in campo mi ha indotto a prendere una decisione. Raffaele era sostenuto dalla piazza e aveva un contratto già in essere con il Potenza per questo è stato richiamato lunedì notte. Il mister è venuto mercoledì, insieme al suo procuratore e abbiamo aperto un ragionamento. Sul piano tecnico, Raffaele ci aveva chiesto il reintegro di Catalano e noi abbiamo accettato. Altre richieste tecniche non ne abbiamo ricevute e per me era tutto fatto per il suo ritorno. Il giorno dopo, apprendo che la sottoscrizione del contratto non era ancora avvenuta e mi viene spiegato che c'era stato un problema. Raffaele mi dice che ha problemi di famiglia seri e importanti, che mi portano a rinunciare al contratto. Ho apprezzato molto le sue parole, mi ha spiegato che non avrebbe avuto la serenità giusta per allenare il Potenza di cui si considera un tifoso. Io mi sono messo a disposizione dell'allenatore per stargli vicino. Tutte le voci che ho letto, su presunte divergenze, sono completamente false. Con Raffaele ci siamo lasciati in amicizia e con l'auspicio di ritrovarci in futuro quando ritroverà la serenità. La classifica è quella, abbiamo 18 punti mentre l'anno scorso ne avevamo 21 a questo punto della stagione. L'anno scorso avevamo detto che puntavamo ad una salvezza tranquilla, quest'anno, alla luce degli investimenti fatti vogliamo migliorare quanto fatto con un progetto tecnico nuovo. Le potenzialità della rosa sono da quarto-quinto posto, se siamo più in basso la colpa è di tutti, anche dei ragazzi che non si sono espressi come avrebbero dovuto. È chiaro che non siamo pronti per lottare per la B e non lo saremo ancora a lungo perché dobbiamo crescere. Noi ci andremo in una categoria superiore, ma dobbiamo farlo per restarci, non per fare una comparsata. Io stesso sono un neofita e devo ancora imparare e sbagliare. Altre società stanno facendo meglio di noi con spese inferiori? I bilanci sono pubblici, dire che altre squadre stanno spendendo poco è una leggenda metropolitana. Ci sono società che stanno perdendo milioni di euro. Noi abbiamo alzato l'asticella per migliorare la classifica dell'anno scorso e abbiamo fatto crescere il nostro conto economico di un milione di euro. Caturano? Non si muove da qui, a meno che non sarà lui a voler andare via. Abbiamo rinunciato a soldi veri per lui, soldi che mette la società. Ringrazio gli inserzionisti perché hanno mostrato un attaccamento straordinario alla società ma devo far presente che oltre l'80% degli sponsor è rappresentata da inserzionisti della provincia di Potenza e Matera, dalla Campania e la Puglia, solo il restante 20% arriva dalla città di Potenza. Futuro? De Giorgio è allenatore per la partita di Foggia. Ieri ho incontrato tutta la squadra in sala mensa e ho chiesto ai ragazzi di parlare e dire quello che pensavano. Caturano si è scusato per la reazione avuta con il Taranto e mi ha detto che il primo a soffrire per l'espulsione era lui. Retrocessione? Non ho paura e posso assicurare che nessuno ne ha».
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