Alla vigilia dell'ultimo atto del campionato cadetto, Mister Davide Dionigi ha incontrato la stampa per presentare la sfida del "Rigamonti" contro il Brescia. Sebbene la salvezza sia già aritmeticamente acquisita, l'obiettivo della Reggiana è duplice: chiudere la stagione nel migliore dei modi, inseguendo un primato societario in Serie B, e onorare il campionato fino all'ultimo secondo, nonostante le diverse incognite legate alla formazione.
Mister, ha analizzato attentamente le recenti prestazioni del Brescia? «Sì, assolutamente. Come faccio sempre quando dobbiamo preparare la partita contro un avversario. Per noi il campionato non è finito: questa gara è importante, sia per loro che per noi. Vincere significherebbe ottenere la quinta vittoria consecutiva e chiudere con un risultato positivo. Loro hanno un obiettivo chiaro, che fino a poco tempo fa era anche il nostro. Ci sarà lo stadio pieno, con tanti tifosi loro ma anche nostri, che verranno numerosi. Ci stiamo preparando al meglio». Dionigi ha sottolineato l'importanza della partita, sia per la Reggiana, che punta a un risultato storico, sia per il Brescia, ancora in lotta per i propri obiettivi.
Nonostante la stanchezza post-Castellammare, la convinzione non manca: «Sì, ma devo dire che dopo la partita di Castellammare i ragazzi erano stremati. Hanno dato tutto in quest’ultimo mese. In questi giorni abbiamo cercato di recuperarli il più possibile, perché siamo contati. Stiamo valutando anche qualche convocazione dalla Primavera. Però oggi ho visto voglia di esserci: vediamo domattina, anche perché si gioca la sera e abbiamo ancora la rifinitura da fare». Il tecnico ha ammesso la fatica dei suoi giocatori, ma ha percepito la loro determinazione a scendere in campo, valutando anche l'inserimento di giovani dalla Primavera a causa delle numerose assenze.
Spazio a chi ha giocato meno? «Cerco sempre di mettere in campo la formazione migliore, ma nei 90 minuti farò in modo di far rifiatare chi ha giocato tanto. Tutti si sono sempre allenati bene, anche quelli meno impiegati. Se ci sarà l’occasione, assolutamente sì». Dionigi ha aperto alla possibilità di dare spazio a chi ha avuto meno opportunità durante la stagione, pur mantenendo l'obiettivo di schierare una formazione competitiva.
Possibile esordio da titolare per Destro? «Lo stiamo valutando. Mattia è cresciuto molto fisicamente e, anche se finora non c’è stata l’occasione giusta, credo che il momento possa essere arrivato. Vedremo se dall’inizio o a gara in corso. Se lo merita, per l’atteggiamento che ha avuto verso il gruppo e nei miei confronti. È stata una sorpresa, un uomo perbene, ha dato una grande mano anche nello spogliatoio, come ha detto Gondo in una delle ultime interviste. I movimenti che fa sono da giocatore di Serie A: da quelli forti si impara». Dionigi ha elogiato la crescita di Mattia Destro, aprendo alla possibilità di un suo impiego dal primo minuto, premiando il suo atteggiamento positivo e le sue qualità.
L'esperienza da attaccante come vantaggio? «Sì, qualcosina in più posso trasmetterla ai miei giocatori. Secondo me hanno ancora ampi margini di miglioramento». Dionigi ritiene che il suo passato da attaccante possa arricchire il suo lavoro di allenatore, aiutando i giocatori a migliorare.
Il punto sugli indisponibili: «Sicuramente fuori Vido e i lungodegenti. Da valutare Reinhart e Ignacchiti che hanno spinto tanto, Meroni che ha qualche acciacco, Vergara con una botta al ginocchio, Kabashi con un problema fisico e Portanova che aveva già stretto i denti a Castellammare. Spero di recuperarne qualcuno, ma lo capiremo solo domattina». Numerose le defezioni in casa Reggiana, con diversi giocatori in dubbio fino all'ultimo momento.
Un messaggio speciale dopo la salvezza: «Quello dei miei due figli. Mi hanno emozionato, non tanto per il risultato ma per le parole che mi hanno scritto. Gli altri messaggi mi hanno fatto piacere, ma non sono uno che si perde dietro a queste cose. La mia gioia è più interiore». Dionigi ha rivelato come il messaggio più toccante dopo la matematica salvezza sia stato quello dei suoi figli.
L'impatto del suo lavoro: «Si parla spesso di scossa emotiva, ma non è solo quello. Le partite si vincono anche con gioco, corsa e organizzazione. Il fattore mentale aiuta a sviluppare tutto il resto. In poco tempo abbiamo fatto tanto lavoro, e penso sia cresciuto tutto in modo costante. Si sono incastrati tanti tasselli nel modo giusto. Le due sconfitte contro Cremonese e Pisa ci hanno fatto meno male che se fossero arrivate contro squadre più alla nostra portata». Dionigi ha spiegato come il suo intervento non si sia limitato a una scossa emotiva, ma abbia riguardato anche aspetti tattici e organizzativi, con una crescita costante della squadra.
Il lavoro con Girma e Gondo: «Loro sono stati i casi più visibili, per i gol e le prestazioni. Ma non sono gli unici. C’è stata crescita in tutto il gruppo: in mezzo al campo, dietro, sulle fasce. Io lavoro molto sul dialogo, diretto, senza giri di parole, sia nel bene che nel male. A volte ci sono anche discussioni accese, ma sempre nel rispetto. Bisogna capire le esigenze di ognuno e non trascurare nessuno, nemmeno quando le cose vanno bene». Dionigi ha sottolineato il suo approccio basato sul dialogo diretto con i giocatori, evidenziando la crescita di tutto il gruppo, non solo dei singoli più in vista.
Il ricordo di Brescia: «È stata una parentesi particolare. Si sente dire molto del presidente Cellino, ma con lui ho avuto un rapporto schietto. Mi rinnovò il contratto biennale, poi fui esonerato. Ci furono dinamiche particolari, che a Brescia conoscono. Conservo bei ricordi, anche se erano i tempi del Covid e non ho potuto viverla pienamente. Ho ancora tanti amici lì. Ma domani è una partita da affrontare con il nostro spirito, fino alla fine, dando tutto ciò che abbiamo». Dionigi ha ricordato la sua esperienza a Brescia con un rapporto franco con il presidente Cellino, nonostante l'esonero, conservando bei ricordi e amicizie.
La squadra di Maran e l'attaccante Borrelli: «Il Brescia ha un organico molto forte per la categoria. Ogni stagione fa storia a sé, ma con Maran hanno trovato il giusto equilibrio. Hanno giocatori importanti e grande fisicità davanti. Borrelli è stato un punto di riferimento tutto l’anno, e anche in mezzo al campo ci sono calciatori che ho allenato io, come Cistana, Papetti, il capitano Bisoli. Hanno qualità e struttura. Poi è un campionato strano: Salernitana e Sampdoria, che ora sono in difficoltà, hanno rose da altissima classifica. Martedì affrontiamo quindi una squadra forte che si gioca qualcosa di importante, ma dobbiamo scendere in campo come abbiamo sempre fatto dalla Cremonese in poi». Dionigi ha elogiato la qualità dell'organico del Brescia e il lavoro di Maran, sottolineando la pericolosità di Borrelli e la presenza di giocatori di talento.
La pressione del risultato sul Brescia: «La pressione sicuramente pesa, ma darà loro anche motivazioni forti. Noi non giochiamo con la mente libera: ogni partita per me è importante. Loro si giocano tanto, ma anche noi abbiamo un piccolo obiettivo da provare a raggiungere». Dionigi ha riconosciuto la pressione sul Brescia, ma ha anche sottolineato la motivazione della sua squadra nel voler chiudere bene la stagione.
Il riferimento al sostegno societario: «No, non era riferito al Brescia. Con Cellino ho avuto un buon rapporto. Parlavo di altre esperienze, in cui mancava fiducia nel lavoro dell’allenatore. Se prendi un tecnico con una certa idea, devi sposarla fino in fondo. Metterla in discussione ogni due giorni non ha senso. O credi in quello che propone, o non lo prendi. Nel nostro mondo la via di mezzo porta solo a rotture. E se pensi di cambiare il suo DNA, allora diventa tutto più difficile». Dionigi ha chiarito che il suo riferimento alla mancanza di sostegno societario non riguardava Brescia, ma altre esperienze passate, sottolineando l'importanza della fiducia nel lavoro dell'allenatore.
La volata salvezza in Serie B: «Gli incroci sono tanti e può succedere di tutto, non voglio fare nomi. Ognuno può vincere o perdere con chiunque. Vedremo come andrà domani».
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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