Il bonus conquistato al Picco contro lo Spezia è stato vanificato nell'incredibile finale di Mompiano nel derby con il Mantova. Ma per il Brescia non c'è tempo né per rammaricarsi, né per piangersi addosso. La mente della squadra è già rivolta alla delicatissima trasferta di sabato pomeriggio contro il Cosenza (ore 15, stadio San Vito-Marulla), secondo dei tre scontri diretti consecutivi e prima delle sei tappe conclusive di una stagione che si deciderà nell'arco di soli 27 giorni.

I biancazzurri sono pronti a fare "all-in" nelle prossime due sfide. In questi 180 minuti la squadra di Rolando Maran sa di giocarsi una fetta importante di salvezza. Non tutta, ma buona parte, soprattutto dopo essere scivolata nuovamente in zona play-out, seppur con un solo punto da recuperare per tornare a galla. All'orizzonte si profilano Cosenza e Reggiana, due rivali dalle quali cercare di ottenere il massimo per provare a togliersi dai guai.

Lotta salvezza: situazione ingarbugliata

Se nella parte sinistra della classifica le protagoniste sognano la Serie A diretta o l'aggancio ai play-off, si respira un umore diametralmente opposto nella colonna di destra, dove nessuno può considerarsi al sicuro. La situazione è estremamente serrata, con appena 7 punti che dividono ben 9 squadre, che "sul campo" sarebbero 10 considerando la penalizzazione che ha colpito il fanalino Cosenza (rossoblù a quota 26).

Già al termine del prossimo fine settimana il campionato potrà fornire qualche indicazione in più sulle prospettive future. Niente di decisivo, ma con un turno in meno da giocare e al netto di altri scontri diretti, la situazione si farà via via meno nebulosa, pur restando complessa. Le 7 squadre che attualmente chiudono la graduatoria si sfideranno in tre incroci all'ultimo sangue: non solo Cosenza-Brescia, ma anche Sampdoria-Cittadella e Südtirol-Salernitana, con blucerchiati e campani che proveranno a mettersi alle spalle i rispettivi momenti difficili ripartendo da nuove guide tecniche.

Per entrambe si tratta del quarto allenatore stagionale: a Genova arriva Chicco Evani, a Salerno c'è Pasquale Marino, ex Brescia. Nelle retrovie lo scontro sulla carta più complicato attende la Reggiana, impegnata in casa contro il Pisa. Emiliani e toscani, ironia della sorte, saranno, in perfetto ordine cronologico, i futuri avversari dei biancazzurri nel doppio incrocio festivo, e ravvicinato, a Mompiano: il mese di aprile si chiuderà infatti con gli appuntamenti di Pasquetta e del 25 aprile, entrambi fissati alle 15.

Superata la trasferta in Calabria, il Brescia è pronto a riaccogliere due ex bomber. Dopo Possanzini, prima capitano e poi tecnico, ecco arrivare nell'ordine Davide Dionigi e Filippo Inzaghi, passati entrambi in biancazzurro nelle sole vesti di allenatori. Il primo per sole 10 giornate durante il campionato 2020-21 (3 vittorie, 2 pareggi e 5 sconfitte con 11 punti raccolti), mentre Super Pippo si stava giocando la promozione diretta nel torneo successivo (2021/22, 54 punti dopo le prime 31 gare, con una media di 1.74 a partita).

Da dove ripartire?

Il Brescia deve trasformare l'amarezza per il concitato finale in rabbia ed energia positiva, senza farsi condizionare dallo sliding-door caratterizzato dal gol annullato a Juric e dalla successiva rete dei mantovani firmata Radaelli. Gli uomini di Maran dovranno fare leva anche su alcune certezze ritrovate e da ritrovare.

In primis su Gennaro Borrelli, che dopo aver attraversato mesi complicati sembra aver ripreso il proprio feeling con il gol. Contro il Mantova ha segnato sia all'andata che al ritorno la seconda rete consecutiva, ora è chiamato (da ex) a cercare il suo record stagionale a Cosenza. Un tris filato in biancazzurro non gli era capitato nemmeno durante la scorsa stagione, chiusa con 9 centri in 28 gare.

In difesa il rientro sicuro di Adorni dopo il turno di squalifica garantisce esperienza, movimenti collaudati e anche la possibilità di giocare con la difesa a 3 inserendo altrettanti marcatori puri dall'inizio, senza dover ricorrere a cambi di ruolo che andrebbero invece a togliere energia in altri reparti (come ad esempio il sacrificio di capitan Bisoli con il Mantova).

Finale al cardiopalmo

Cosenza e Reggiana per riprendere il cammino verso la salvezza, il successivo scontro con il Pisa - lanciato verso il ritorno in A a 34 anni dall'ultima partecipazione nella massima serie - per chiudere il mese di aprile e completare il primo mini-ciclo. Poi spazio a maggio, il mese della speranza e dei verdetti definitivi, che tra giovedì 1 e venerdì 9 metterà a calendario le ultime sfide del Brescia, con le trasferte di Cittadella e Modena come punti estremi. In mezzo l'appuntamento interno contro la Juve Stabia.

Niente calcoli, almeno per ora. La strada che porta il Brescia verso la salvezza passa dalle proprie forze, a partire dalle prossime due gare cruciali.

Sezione: Serie B / Data: Mar 08 aprile 2025 alle 22:45
Autore: Andrea Villa
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