Castellarano, ecco Barozi: "Essere qui non è un declassamento"

Promozione Emilia Romagna
22.05.2018 23:30 di  Massimo Poerio   vedi letture
Castellarano, ecco Barozi: "Essere qui non è un declassamento"

“Gli osservatori più superficiali potranno pensare che io mi sia autodeclassato, ma in realtà non è affatto vero qui ho infiniti stimoli. Anche se nelle ultime due stagioni ho giocato in Eccellenza, il Castellarano rappresenta una tappa decisamente rilevante e significativa della mia carriera calcistica”. A parlare è ovviamente Daniele Barozzi, nel suo primo intervento ufficiale da attaccante della formazione azulgrana: l’ingaggio dell’esperto goleador classe ’87 costituisce l’autentica bomba di questo mercato primaverile.

“La prospettiva di giocare in Promozione non mi fa affatto sentire sminuito – prosegue Barozzi – Ciò che conta è poter far parte di un ambiente sano e motivato, caratterizzato inoltre da persone serie e competenti: il Castellarano ha tutti questi requisiti, e credo proprio che qui si potrà fare un ottimo lavoro sia a livello personale sia a livello di squadra. Ho avuto offerte dall’Eccellenza, inutile nasconderlo – aggiunge Daniele – Tuttavia il Castellarano mi ha offerto un’opportunità che non potevo rifiutare: fare parte di una squadra competitiva e ambiziosa, e nel contempo rimanere

vicino a casa”. E qui, con il navigato attaccante è irrinunciabile passare a parlare degli obiettivi stagionali: l’ingaggio di Barozzi lascia intuire che il Castellarano 2018/2019 sia destinato a lottare nei piani alti del campionato di Promozione… “Non sono io a dover annunciare o delineare esattamente i traguardi da raggiungere: a quello penserò ovviamente la società, a partire dal diesse Zannoni. Comunque sia, l’intenzione di base è quella di migliorare rispetto all’annata appena conclusa: credo proprio che i play off debbano essere la nostra meta minima, e io sono pronto a darmi da fare fin da ora per centrarla. Dal punto di vista fisico, sto bene: non ho particolari acciacchi – prosegue Daniele – e per giunta quest’estate avrò modo di tenermi in forma disputando il Torneo della Montagna con la consueta maglia del Baiso”.

In casa azulgrana, Daniele Barozzi ritroverà due figure di grande rilievo come Pierfrancesco Pivetti e Fabio Chiarabini: entrambi sono stati protagonisti del glorioso cammino del Carpineti, culminato con la salvezza conquistata sul campo al termine del

campionato di Eccellenza 2016/2017. “Ritengo che Pivetti sia la figura giusta per il Castellarano che sta nascendo – spiega il goleador appenninico – Tra tutti gli allenatori con cui ho lavorato, lui rientra di gran lunga tra i migliori: è un mister che sa dare alle proprie squadre un’impostazione vincente, e inoltre sa parlare alle sue squadre toccando sempre le corde giuste sotto l’aspetto motivazionale. Quanto a Chiarabini, credo proprio che la sua presenza ci gioverà parecchio: sia in fase di mercato, sia per quanto riguarda lo sviluppo di un sereno e fattivo rapporto tra squadra e società”.

Alla luce di tutto questo, viene spontaneo chiedersi quanti siano i gol che Barozzi ha promesso alla dirigenza azulgrana: “Di promesse in tal senso è sempre meglio non farne – rimarca Daniele – Provengo da un’annata dove sono riuscito a segnare 15 gol in campionato, e sarei davvero felice di migliorarmi: per il resto fermiamoci qua, perchè è ancora presto per abbondare in pronostici dal punto di vista numerico. Intanto, ci terrei a ringraziare tutta l’Asd Castellarano: essere qui è un vero onore, e basta entrare in sede per farsi venire i brividi dall’emozione. La nostra è infatti una piazza caratterizzata da una storia formidabile: sarebbe bellissimo ripercorrere le orme di giocatori come i miei amici Billo Orlandini, Mattia Ferretti, De Giuseppe e altri, che hanno portato Castellarano a un passo dalla serie C. Un grazie particolare – prosegue Barozzi – va anche all’attuale diesse Stefano Zannoni: al di là dell’amicizia che abbiamo e dell’ambiente di lavoro che condividiamo, lui ha sempre creduto in me senza riserve usando parole lusinghiere e gratificanti nei miei confronti. Permettetemi poi un pensiero di gratitudine verso la Folgore, che è la squadra da cui provengo: a Rubiera ho vissuto una stagione molto felice, sono stato circondato da persone veramente straordinarie che ringrazio una ad una”.