Durante la passata stagione agonistica, Ata Karadag era il capitano dell'Arcetana che ha conquistato una brillante salvezza nel difficile e prestigioso campionato regionale Elite: ora la traiettoria biancoverde del centrocampista classe 2004 proseguirà nell'alveo della Prima squadra, che disputerà il campionato di Promozione 2023/24. "A livello personale, questo salto di qualità non era affatto scontato - spiega il giocatore - D'altro canto, senza dubbio ci speravo. Durante la scorsa annata ho lavorato con costanza e impegno, animato da un duplice obiettivo: contribuire a conquistare la permanenza in Elite, ma anche crescere per diventare un candidato credibile al balzo in Prima squadra. L'unico modo per raggiungere obiettivi ambiziosi sta nel compiere grandi sforzi: una filosofia che non ha mai smesso di guidarmi, e che tuttora mi guida. L'esperienza in Promozione rappresenta un'opportunità preziosa e da non sprecare: per giunta sarò ancora all'interno di un ambiente serio e gratificante come quello di Arceto, e dunque la mia carica motivazionale è davvero elevatissima fin da ora. Oltretutto nell'organico di Promozione ritroverò cinque ragazzi di assoluto valore, che lo scorso anno giocavano insieme a me nell'Arcetana Juniores: un motivo in più per avvicinarsi con fiducia e slancio al nuovo percorso agonistico che inizierà nelle prossime settimane".
Karadag si sofferma quindi sugli obiettivi futuri: "Mi sembra che la composizione dell'organico parli chiaramente a nostro favore - commenta il centrocampista casalgrandese, originario della Turchia - La società si è mossa facendo le cose in grande, assemblando una squadra completa e con buone prospettive in ogni reparto. Ritengo che non sia proprio il caso di nascondersi: di certo è ancora presto per dire se vinceremo o no il campionato, ma gli orizzonti della nuova Arcetana nella prossima Promozione devono necessariamente risiedere nell'alta classifica. Se verremo inseriti nel girone B, come pare, ci confronteremo con realtà di consistente blasone - rimarca Karadag - Solo per fare qualche nome, basti pensare alla San Michelese: inoltre, non vanno affatto presi sottogamba gli storici derby con una Scandianese che promette senza dubbio battaglia. Ad ogni modo, nell'indicare i nomi delle grandi potenze che caratterizzeranno il probabile gruppo B c'è soltanto l'imbarazzo della scelta: gli ostacoli saranno numerosi e di primo piano, ma credo proprio che noi ci faremo trovare pronti per affrontare ogni tipo di asperità. Se poi la Figc regionale dovesse decidere di spostarci nel tabellone A parmense-piacentino, ci potrebbe essere qualche scomodità in più a livello di trasferte: d'altronde, in termini di rendimento non credo che le cose cambierebbero più di quel tanto. La nostra squadra ha infatti i mezzi per distinguersi in modo vincente, indipendentemente da come sarà composto il raggruppamento".
"Il nuovo mister Andrea Paganelli sa sicuramente impostare un lavoro efficace, teso a esprimere un calcio concreto e senza inutili fronzoli - aggiunge il centrocampista - Del resto, si tratta di impressioni che trovano puntuale conferma nel suo titolato percorso da allenatore. Inoltre il ds Sasà Greco ha iniziato a operare fin da sùbito con considerevole competenza e ferma convinzione, doti che autorizzano ulteriormente a ben sperare in merito alle prospettive che ci riguardano. Quanto a me, posso già contare su una buona condizione fisica: anche io provengo da un'annata impegnativa, che tuttavia non ha lasciato grandi strascichi sul piano della forma. Il raduno del 16 agosto sarà il punto di partenza ufficiale di un cammino che ha tutte le caratteristiche per rivelarsi gratificante: sia per la squadra, sia per ciascuna individualità. Intanto colgo l'occasione di ringraziare l'intera società, rivolgendo un cordiale arrivederci in via Caraffa a tutta la platea biancoverde".
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