Dallo sbarco a Lampedusa al sogno più grande: la Serie A. Momo Bojang vuole emulare Omar Colley

Prima Categoria Liguria
23.11.2020 14:45 di  Ermanno Marino   vedi letture
Fonte: Secolo XIX
Dallo sbarco a Lampedusa al sogno più grande: la Serie A. Momo Bojang vuole emulare Omar Colley

«Andava a cento all’ora sulla fascia lateral, Momo Bojang Momo Bojang». Questo è il coro che gli cantano i giovanissimi sostenitori dell’Apparizione. Lui è Muhammed Bojang, per tutti “Momo”, la vera sorpresa del calcio ligure.

Classe 1994, viene dal Gambia, nelle ultime quattro stagioni fra Segesta, Vecchio Castagna e Apparizione ha segnato in 48 gol in 71 partite. Andiamo a conoscerlo meglio: “Vengo da Brufut, una città del Gambia, e in Italia sono arrivato dalla Libia, attraversando prima il deserto per 5 mesi e poi partendo da Tripoli nel maggio 2016. Sono andato via dalla mia terra per i tanti problemi politici, sono sbarcato a Lampedusa e poi mi hanno dirottato a Genova. Ho abitato subito a Coronata, e ho iniziato a giocare con il mio amico Mubarak al Segesta, andando in macchina a Sestri Levante in compagnia del mio attuale capitano Nicolò Zanardi. Poi sono passato al Vecchio Castagna e oggi eccomi all’Apparizione».

Quando hai iniziato a giocare? «In Gambia ho cominciato a 7 anni nel New Town, la squadra del mio paese. In questo momento laggiù ci sono mia mamma, mio fratello, e mia sorella, li sento spesso al telefono. Mi piacerebbe giocare nella Nazionale del mio paese, il mio idolo è il giocatore della Samp, Omar Colley, che mi piacerebbe conoscere». Cosa pensi dell Italia? «Mi trovo molto bene, grazie al calcio ho trovato tanti amici, ma in questo momento sto male senza poter giocare nè allenarmi».

Un giudizio tecnico su di te? «Sono un attaccante molto veloce, che predilige giocare sulla fascia destra e ho un sogno, arrivare a giocare in Serie A, ringrazio il mio mister Michele Poggio che ha grandi qualità».

E sentiamo proprio l’opinione di Poggio: «Momo è un ragazzo eccezionale: è arrivato da un mondo completamente diverso dal nostro, con abitudini diverse, lingua diversa, dove cresci in fretta perché la vita te lo impone. All’Apparizione, dopo un periodo di integrazione, lui e Yankuba hanno preso confidenza con tutti e, secondo me, grazie ai ragazzi, in particolare ai fratelli Zanardi, hanno trovato l’ambiente ideale. Un grande lavoro è stato fatto anche dal presidente Mensi che non gli ha mai fatto man-care niente. Come giocatore, io l’avevo visto qualche partita quando militava nel Vecchi Castagna e mi dava l’impressione di poter essere più decisivo.Fortunatamente lo è stato da noi. Ha innate doti atletiche, di velocità e di resistenza oltre ad avere una discreta tecnica:qui ha ancora grandi margini di miglioramento, che ha dimostrato a livello tattico: spesso lo vedi fare la fase difensiva assieme a tutta la squadra, cosa che non era nel suo bagaglio. È un giocatore capace di fare dieci sprint decisivi nel giro di pochi minuti. Una volta che ho capitoil tipo di giocatore, ho cercatodi organizzare la squadra in base alle sue caratteristiche. I compagni lo sanno: se la palla arriva in un certo modo, Mom oin queste categorie è il nostro fuoriclasse!».

Il presidente dell’Apparizione, Riccardo Mensi, lo descrive così: «Fuori dal campo Momo è un ragazzo educato, sveglio, positivo, sempre disponibile. È ben integrato in un gruppo che stravede per lui ed è molto affezionato ai colori. In campo è corretto con gli avversari e generoso coi compagni. È un classico attaccante esterno, dotato di una velocità impressionante, soprattutto nello scatto da fermo nei primi metri è imprendibile. Parte per accentrarsi e puntare la porta o per servire il compagno. Si propone continuamente al portatore di palla, offrendogli sempre un’opportunità e sa coprire tutta la fascia, anche in fase difensiva, con recuperi preziosi. È paradossale dirlo di un attaccante molto prolifico come lui, ma dove può e deve migliorare è proprio nella fase realizzativa, soprattutto nel tiro, dove a volte commette errori banali quando il gol sembra fatto. Tanto è vero che una percentuale altissima delle sue reti riguarda azioni in cui salta anche il portiere».