La chiave è semplice: ripartire senza dimenticare. E non solo gli errori, i peccati, i malumori creati nella pazza estate del 2019. Il segreto, adesso, è ricordare il recente passato, ma prendere coscienza anche di un’altra realtà, quella riminese-americana. L’idea di provare a disegnare su un pezzo di carta il nuovo Rimini è un compito divertente e suggestivo, perché la somma di valori autorizza a pensare che si possa sviluppare un progetto ambizioso, anche grazie alle potenzialità che l’interessato di turno, l’immobiliarista milanese Massimo Nicastro metterebbe in campo. Nicastro infatti si divide tra Italia e America dagli anni ’90 lungo tutta la filiera dell’immobiliare: dalle costruzioni all’intermediazione, dai finanziamenti alla dismissione degli immobili. In Italia, è stato protagonista a Como, dove non ha nascosto le proprie perplessità dichiarando di essersi scottato e non poco. Da due anni collabora con Nicola Penta, divenuto il suo consulente di fiducia. Penta ha distribuito le proprie energie negli ultimi anni in quel di Mantova dove ha vinto la propria scommessa dietro la scrivania. Nessuna perdita a livello societario, semmai la sconfitta più dolorosa è arrivata sul campo, dove il Como ha ottenuto la promozione in C beffando proprio il Mantova. Collaboratore di Donna Allegra (vedova di Umberto Agnelli), consulente di Luciano Moggi nel processo Calciopoli, un’amicizia consolidata con Eros Ramazzotti e parte del direttivo organizzativo :”Partita del Cuoco” a sostegno della ricerca del cancro .Il manager di Cesena tuttavia in questi giorni, per il suo passato da ultras cesenate, è stato contestato dai tifosi riminesi: l’accoglienza si annuncia non certamente calorosa.
Intervenuto ai nostri microfoni Nicola Penta risponde a diversi nostri quesiti.
I tifosi del Rimini hanno accolto la sua notizia come un malessere dato i suoi trascorsi in curva a Cesena. Come intende affrontare la situazione?
“ Ho grande rispetto per la città di Rimini e per la tifoseria del Rimini. Non devo assolutamente nascondermi, sono un professionista e intendo fare il bene del Rimini. Ci tengo a precisare che sono semplicemente il consulente di fiducia di Massimo Nicastro. Il mio operato sarà quello di accompagnare Nicastro nella trattativa. Alla fine del closing, Nicastro sceglierà l’amministratore delegato. Io non avrò ruoli. In corso c’è una trattativa, quando ci sarà un preliminare firmato, avrò terminato il mio compito!”
Penta leggendo le sue referenze, lei non è uno che si accontenterebbe di essere semplicemente un uomo di fiducia di Nicastro. Può dirci se intende occuparsi anche della parte tecnica?
Penta sorride: “ Divido il mio tempo, tra Roma dove vive mia figlia e Cesena. Non intendo mettere dimora a Rimini in quanto non sono un tipo da ufficio. Per realizzare questo compito sfrutteremo anche gli ottimi rapporti intrapresi nel mio percorso lavorativo con club importanti tra i quali la Juventus, ma ci tengo a precisare che la parte tecnica la cureranno il nostro direttore sportivo e il nostro allenatore”.
Una sorta di apripista?
“Certamente! Ribadisco però che i compiti tecnici spetteranno al direttore sportivo e al nostro nuovo allenatore”.
In mattinata sulle nostra pagine abbiamo annunciato Cioffi. E’ lui il nuovo allenatore?
“No comment!”.
Appunto, parliamo della trattativa, qualcuno afferma che avete trovato l’accordo per il 25%- 30%?
“Assolutamente no! Non abbiamo ancora definito nulla a livello di percentuale; l’accordo prevede di cedere la maggioranza entro l’anno venturo, in questo momento ci sarà semplicemente un accompagnamento nella trattativa. Ritengo Grassi una persona seria. In questo momento sta agendo con maestria in quanto a Mantova, ho vissuto una situazione simile. La strada è quella giusta. In un anno abbiamo sistemato i conti societari con perdite pari allo zero, semmai l’unica sconfitta è arrivata sul campo. Il Mantova nonostante un campionato da protagonista ha lasciato la vittoria finale al Como, approdato in serie C”.
Massimo Nicastro lo vedremo spesso al Neri vista la sua operatività a Miami?
“ Massimo è un uomo dotato di un’intelligenza unica. Non potrà per gli impegni lavorativi essere presente a tutte le gare del Rimini, ma crede nel Rimini, nel territorio di Rimini e alle grandi opportunità che possono avvicinare la parte sportiva e non solo al club. E’ rimasto scottato dall’esperienza a Como. Lui ha cercato di agire (in maniera operativa) anche nel calcio come usa di consueto fare in America, ma il panorama nostrano è differente".
Con Penta entriamo nel vivo dell’intervista: “ In città la tifoseria è preoccupata perché sostiene che in caso di mancata vittoria del bando inerente alla Gaiofana, voi possiate lasciare la Romagna biancorossa. La tifoseria si rivolterebbe. Cosa pensate di fare in tal caso?
“ La nostra mission sarà quella di rimanere a prescindere dal centro Gaiofana. Siamo professionisti, persone serie. Non scappiamo di fronte alle difficoltà. Teniamo a Rimini e al Rimini".
Frasi di circostanza o verità?
“Verità! Il mio curriculum lavorativo nel settore calcio parla chiaro, abbiamo avuto casi complicati come Como e Mantova e siamo stati molto bravi a risolvere le situazioni. Io stesso ho operato sul mercato allestendo una buona formazione, ma purtroppo la vittoria non è arrivata”.
E a Rimini Penta che squadra devono aspettarsi i tifosi?
“Una squadra che non lotterà per la salvezza!”.
Quindi sarà una squadra che lotterà per vincere?
“ La vittoria nel calcio non è mai scontata. Il Rimini non deve permettersi di lottare per la salvezza. Dobbiamo realizzare un campionato che ci permetta di creare interesse, di valorizzare il nostro affare, il nostro dispendio di energie in questa città”.
E con tutti questi contratti di giocatori in esubero?
“ Noi prendiamo in mano solo ora la gestione tecnica. Molti dei giocatori presenti non rientrano nel nostro progetto. Dobbiamo muoverci di conseguenza cercando la soluzione migliore per tutti, ma anche in questo caso ho fiducia negli uomini che renderanno possibile il nuovo corso”.
Penta, lunedì 15 luglio è stata una giornata di continui ribaltamenti: allenatori, direttore sportivo, ingressi nuovi soci. Petrone, Antonioli, Cangini, cosa possiamo dire su queste situazioni?
“Petrone è un allenatore che appartiene alla gestione di Grassi. La situazione sarà affrontata dai diretti protagonisti. Antonioli è stato uno dei tanti contattati, mentre Cangini era stata una scelta iniziale di Grassi. Noi intendiamo lavorare con gli uomini con cui crediamo di sviluppare un progetto interessante che porti tutte le parti a raggiungere gli obiettivi”.
A fine intervista per avere un’idea più precisa di Nicola Penta, interpello, l’ex capitano del Santarcangelo Calcio, Filippo Baldinini protagonista con la maglia del Mantova nella gestione Penta.
Baldinini:"chi è Nicola Penta?".
“E’ una persona di parola! Posso dire solo bene di lui. Ha contatti importanti essendo molto vicino alla famiglia Agnelli. Io mi sono trovato molto bene sotto la sua gestione in quel di Mantova. Se non avessi sentito il bisogno di riavvicinarmi a casa, sarei rimasto a Mantova!”.
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