La ricca storia calcistica che lega Gabriele Graziani al calcio mantovano si arricchisce di una nuova pagina. Ed è una pagina che stavolta non ha le tinte biancorosse del Mantova o biancazzurre della Castellana ma quelle rossoblù della Governolese.
Ciccio, a quasi un anno di distanza dall’ultima esperienza in panchina alla guida della Correggese di serie D, si rimette in gioco accettando la sfida di risollevare le sorti dei Pirati del Mincio. Un ritorno che avverrà in una categoria tutta nuova per lui come lo è l’Eccellenza, in una piazza che trasuda passione e tradizione. L’ufficialità dello sbarco di Graziani a Governolo è arrivata nella tarda nottata di lunedì quando, intorno all’una, si è concluso un lungo consiglio-fiume tra le varie componenti della società rossoblù.
La decisione del cambio alla guida tecnica era già nell’aria: la squadra, complici numerose vicissitudini, arrivava da una prima fase di stagione al di sotto delle attese. Otto punti in nove gare: un misero bottino che vede Mariani e compagni navigare in zona playout. Il sodalizio guidato da patron Marzio Guernieri ha quindi deciso di salutare mister Marco Bresciani. La scelta di Graziani è arrivata di conseguenza: una bandiera del calcio mantovano e non solo. Quello che serve sia per provare a risollevare le sorti dell’annata in corso, sia per dare il là ad un progetto duraturo. «Ho accettato la sfida propostami dalla Governolese con grande motivazione e grande voglia di fare qualcosa d’importante - dice uno scalpitante Graziani prima di condurre al centro sportivo Fossatello di Rodigo la sua prima seduta d’allenamento -. Ho la fortuna di poter ripartire in una società seria che ha in mente progetti molto ambiziosi e a lungo termine. Con la consapevolezza che ora però c’è da pensare al campo: c’è una classifica deficitaria a cui dare in fretta un altro volto. E so che questa squadra ha le capacità tecniche per rialzarsi ed andare ad occupare ben altre posizioni. Tutto questo senza alcuna critica al mio predecessore, che è un tecnico preparato e professionale che ha svolto un buonissimo lavoro qui in questi mesi».
Dalla fine del capitolo Correggese ad oggi Graziani di proposte ne ha ricevute parecchie. Ma la Governolese è speciale. «E’ una piazza che, da osservatore esterno, mi ha sempre stimolato - conferma Ciccio -. A Governolo si percepiscono un calore ed una passione che hanno pochi eguali a questi livelli. Inoltre c’è una società seria, che ha messo sul piatto un progetto con grandi prospettive. Un passo alla volta però: ora il pensiero è alla sfida di domenica col Casazza».
Anche nel presidente Marzio Guernieri si legge l’entusiasmo della nuova avventura. «Voglio però spendere prima due parole su mister Marco Bresciani - premette il patron rossoblù - decidere di separare le nostre strade è stata una scelta dolorosa, perché al di là dell’aspetto tecnico c’è sempre il lato umano da considerare in maniera adeguata. Bresciani si è rivelato una persona speciale, siamo stati contenti di quel che ci ha dato in questo anno e mezzo. Purtroppo però il calcio è questo, si vince e si perde: ne abbiamo parlato e ci siamo venuti incontro decidendo di fare questo passo. Per quanto riguarda l’arrivo di Ciccio siamo davvero contenti ed orgogliosi che abbia scelto di sposare il nostro progetto. Sappiamo bene l’affetto che tutta la Mantova, sportiva e non solo, gli tributa per le grandi gesta che ha compiuto da giocatore ed allenatore. Ora tocca a lui. E ad una squadra nelle cui potenzialità credo fortemente».
Autore: Anna Laura Giannini
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