Inizia in salita il cammino della Nazionale verso EURO 2024. A seicentoventi giorni di distanza dalla finale di Wembley e sei mesi dopo la sconfitta di Milano costata la retrocessione in Nations League, l’Inghilterra consuma la sua vendetta sportiva battendo 2-1 gli Azzurri e ritrovando una vittoria che in Italia le mancava da ben 61 anni. Una partita dai due volti, con il primo tempo dominato dai Tre Leoni e una ripresa a forti tinte azzurre, con il gol all’esordio di Retegui e la spinta dei 44.5000 del ‘Maradona’ che non bastano ad evitare il ko. Decidono le reti di Rice e Kane, che lanciano la squadra di Southgate in testa alla classifica del girone e l’attaccante del Tottenham nella storia, miglior marcatore della nazionale inglese grazie al sorpasso su Wayne Rooney.
La partita. La prima gara del 2023 è anche la prima senza Gianluca Vialli, ricordato nel prepartita al ‘Maradona’ e con una dedica speciale all’interno del colletto delle maglie degli Azzurri. Messo momentaneamente in soffitta il 3-5-2 con cui ha raggiunto le Finals di Nations League, la Nazionale torna ad indossare quel 4-3-3 che l’ha portata sul tetto d’Europa. Privo di Immobile e del vice Raspadori, Mancini lancia dal primo minuto nel tridente l’ultimo arrivato, Mateo Retegui, affiancato sugli esterni da Pellegrini e Berardi. Rodato il centrocampo, lo stesso della finale di Wembley, con Jorginho, Verratti e Barella, inedita la linea difensiva, dove Acerbi e Toloi compongono la coppia centrale, mentre Di Lorenzo e Spinazzola sono chiamati a far valere la loro spinta sulle fasce. Tra i big Southgate deve rinunciare a Mount e Rashford, ma dalla cintola in su l’Inghilterra resta un condensato di talento. In mezzo al campo il Ct inglese si affida a Rice, Philips e Bellingham, mentre nel tridente l’intramontabile Harry Kane, a caccia del 54° centro in nazionale, è supportato da Grealish, preferito a Foden, e Saka. L’attaccante dell’Arsenal, protagonista di una stagione sin qui esaltante, ha un contro aperto con l’Italia dopo l’errore decisivo dal dischetto nella finalissima dell’Europeo.
E al 8’ il primo squillo inglese è proprio di Saka, con Donnarumma che blocca senza problemi. Più complicata cinque minuti più tardi la parata sul destro potente di Bellingham, ma sull’angolo seguente il portierone azzurro deve arrendersi a Rice, che dopo un tiro di Kane respinto da Spinazzola trova il varco giusto e porta avanti i suoi. L’Italia prova a reagire alzando il pressing, senza però riuscire ad arginare la manovra della squadra di Southgate, che prende in mano le redini del gioco grazie anche allo strapotere fisico di Bellingham. Le accelerazioni di Grealish e Saka mettono in difficoltà la retroguardia azzurra e alla mezzora, su un pallone perso da Jorginho al limite dell’area, è Philips a sfiorare il 2-0 con un rasoterra a fil di palo. L’Italia fatica ad affacciarsi dalle parti di Pickford e a trovare Retegui, intrappolato nella morsa di Maguire e Stones. Al 44’ arriva il raddoppio, ancora su azione d’angolo. Di Lorenzo tocca il pallone con il braccio per anticipare Kane, il VAR richiama l’arbitro serbo Jovanovic che dopo aver controllato al monitor assegna il rigore. Dal dischetto Kane spiazza Donnarumma ed entra nella storia, sorpassando Rooney e diventando con 54 reti il miglior marcatore della nazionale inglese. Un minuto dopo il match point capita sui piedi di Grealish, che servito da Kane manda clamorosamente a lato da pochi passi.
La prima vera occasione per l’Italia arriva al 4’ della ripresa, con una conclusione di Pellegrini da posizione favorevole che si perde alta sopra la traversa. E all’11’ la partita si riapre: segna il protagonista più atteso, Retegui, che sfrutta al meglio l’assist al bacio di Pellegrini e supera Pickford. Gol all’esordio per il ventitreenne attaccante del Tigre, che dopo 45 minuti di sofferenza dimostra di avere un feeling particolare con la porta. Mancini sostituisce Barella e Berardi con Cristante e Berardi, gli Azzurri credono nella rimonta e schiacciano l’Inghilterra nella propria metà campo.
Entrano anche Tonali e Gnonto per Pellegrini e Jorginho, nell’Inghilterra Foden prende il posto di Grealish, che si è spento con il passare dei minuti. E’ un’Italia più offensiva e soprattutto più convinta. A dieci minuti dalla fine l’Inghilterra resta in dieci: fallo di Shaw su Retegui e secondo cartellino giallo sventolato con più di qualche titubanza da Jovanovic. Il ‘Maradona’ spinge l’Italia, Mancini si gioca anche la carta Scamacca per l’assedio finale, ma il muro inglese regge. Stavolta a far festa è Southgate, alla sua prima vittoria contro l’Italia. Domenica a Ta’Qali gli Azzurri dovranno andare a caccia dei primi punti con Malta, battuta 2-1 dalla Macedonia del Nord nell’altra gara del girone. Non ci saranno Leonardo Bonucci e Nicolò Barella, entrambi indisponibili e tornati presso i club di appartenenza.
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