Tegola Brindisi: gli esami di Citro rivelano lesione al menisco e al crociato, ma si può evitare l'intervento
Una notizia che preoccupa, ma che poteva essere ben peggiore: Nicola Citro, attaccante del Brindisi, ha subito un infortunio al ginocchio destro durante la partita disputata domenica scorsa a Matera, ma potrebbe evitare l'intervento chirurgico. Gli accertamenti diagnostici hanno delineato un quadro clinico che, pur richiedendo attenzione, lascia spazio a un cauto ottimismo per quanto riguarda i tempi di recupero.
Gli esiti della risonanza magnetica
Nella giornata di ieri, il calciatore si è sottoposto a una risonanza magnetica per valutare l'entità del danno riportato durante l'ultimo incontro di campionato. L'esame strumentale ha evidenziato un doppio problema: una lieve lesione del menisco e una lesione parziale del legamento crociato anteriore del ginocchio destro.
Nonostante la diagnosi possa apparire preoccupante, specialmente per quanto riguarda il coinvolgimento del legamento crociato anteriore, le prime valutazioni dello staff medico suggeriscono che non sia necessario ricorrere a un intervento chirurgico, scenario che avrebbe comportato tempi di recupero decisamente più lunghi per l'attaccante.
Il percorso riabilitativo programmato
Il piano di recupero previsto per Citro inizierà con alcuni giorni di riposo assoluto, fondamentali per permettere al ginocchio di ridurre l'infiammazione iniziale. Successivamente, l'attaccante intraprenderà un percorso riabilitativo strutturato, incentrato principalmente sul potenziamento muscolare mirato, finalizzato a stabilizzare l'articolazione e permettere un graduale ritorno alla piena funzionalità.
Questo programma di recupero sarà costantemente monitorato dallo staff sanitario del Brindisi FC, coordinato dal dottor Giuseppe D'Andria, che supervisionerà ogni fase della riabilitazione per garantire un ritorno in campo nelle migliori condizioni possibili.
Ulteriori valutazioni specialistiche
La società ha comunicato che nei prossimi giorni il calciatore sarà sottoposto ad ulteriori accertamenti specialistici, che consentiranno di definire con maggiore precisione la strategia terapeutica e i tempi di recupero. Questi approfondimenti saranno cruciali per confermare la possibilità di evitare l'intervento chirurgico e per programmare in modo ottimale le successive fasi riabilitative.