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Sant'Agata, Giampà gonfia il petto: «Sappiamo giocare a calcio...»

di Redazione NotiziarioCalcio.com

Il Città di Sant'Agata ritrova il successo e lo fa contro quella che fino a due settimane fa era la corazzata Acireale, ora più somigliante al Titanic dopo gli avvenimenti ultimi che hanno coinvolto il club.

I tre punti sono però sempre tre punti ed a maggiore ragione se arrivano contro quella che sulla carta resta una grande squadra. Ed infatti nella sua analisi ciò viene sottolineato anche dal tecnico Mimmo Giampà: «Abbiamo obiettivi diversi, ma entrambi dovevamo vincere. Affrontavamo la squadra, con Acr ed Fc Messina, più forte del campionato. Davanti a noi, c'era una squadra che ha gente del calibro di Savanarola, Suare e Rizzo. Forse non l'abbiamo presa nel momento migliore. I ragazzi hanno saputo soffrire, usando sempre la testa e dimostrando che Marina di Ragusa è stata una parentesi. Lì avevamo fatto una grande prestazione, ma nel finale rischiammo anche di perderla. Questo gruppo ha fatto un lavoro particolare, provando le soluzioni da adottare nel corso del tempo. Siamo insieme dal 7 gennaio e ci vuole tempo per vedere i risultati, che finalmente stanno arrivando. Dobbiamo rispettare l'avversario, loro, tra 4-2-3-1 e 4-3-3, cambiano aspetto durante la partita, lo sapevamo e siamo stati bravi ad adeguarci in fase di pressing. Sappiamo giocare a calcio e fare male. Fino al sei giugno dovremo soffrire, il campionato dice questo e noi dobbiamo fare 19 punti in 14 partite, senza mollare mai. Sono certo, però, che la mia squadra rispetto alle altre ha margini di crescita più ampi. Considerate che il mio lavoro l'ho potuto fare dopo i primi quindici giorni dal mio arrivo. Entro fine aprile cresceremo ancora. Mi mancano sei mesi, che, al contrario, hanno avuto gli altri». 


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