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Sambenedettese, il pres. Massi: «Novanta minuti di non gioco, c'è poco da dire»

di Redazione Notiziario del Calcio

Dopo il deludente pareggio 1-1 contro il Notaresco, il presidente della Sambenedettese, Vittorio Massi, ha espresso la sua frustrazione per la prestazione della squadra. In un'intervista post-partita, Massi non ha risparmiato critiche, pur mantenendo la fiducia nel potenziale della squadra.

"Novanta minuti di non gioco, c'è poco da dire," ha esordito Massi, evidenziando la mancanza di incisività offensiva. "Abbiamo dovuto attendere il novantesimo per vedere il primo tiro in porta e per giunta dagli undici metri."

Nonostante la delusione, il presidente ha ribadito la sua fiducia nella rosa: "Sono deluso, ma al contempo sono convinto di aver costruito una squadra forte, che prima o poi verrà fuori." Ha poi menzionato Guadalupi e Lulli come possibili chiavi per trovare la giusta alchimia di squadra.

Massi non ha cercato scuse per la prestazione sottotono: "Il gol a freddo non ci ha agevolato, siamo stati costretti a rincorrere per tutta la partita, ma questo non può essere un alibi. Anzi, sono sincero: avremmo meritato di perdere."

Il presidente ha sottolineato la preoccupante mancanza di tiri in porta nelle prime tre partite, ma ha chiesto pazienza: "Diamo comunque tempo per trovare l'amalgama, sono certo che abbiamo buoni giocatori, che prima o poi verranno fuori."

Identificando il problema principale, Massi ha dichiarato: "Per ora non si entra in campo da Samb, non c'è la mentalità necessaria in certi giocatori. Al momento un po' tutti sono titubanti, dobbiamo scendere in campo sereni e sicuri, per puntare alla vittoria."

Tra le note positive, il presidente ha elogiato la determinazione di Pezzola e l'ingresso in campo di Fabbrini, pur lamentando il suo infortunio precoce.

Concludendo, Massi ha lanciato un appello alla squadra: "Alla fine, ci è andata bene, prendiamoci questo punto, ma d'ora in poi dobbiamo necessariamente tirare fuori la grinta da Samb."


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