Palermo, Mirri: «Ora zero sbagli. Serve aumentare il distacco col Savoia»
Fonte: corriere dello sport
C'è un presente impellente, con la promozione da conquistare al più presto, e un futuro che può diventare innovativo. Dario Mirri sta provando a coniugare le due anime, stando vicino alla squadra e dandogli anzi forti stimoli verbali («il vantaggio sul Savoia è ancora troppo esiguo, l'obiettivo deve essere aumentarlo non difenderlo»), ma nello stesso tempo guardando ad un domani neppure troppo lontano, fatto di realizzazione del centro sportivo «entro il 2020, possibilmente in città e non in provincia» e di uno stadio senza barriere su cui la società possa intervenire costruttivamente grazie al riconoscimento di un diritto di superficie concesso dal Comune proprietario del bene.
Il progetto è ri-emerso (faceva già parte dello schema del bando) ieri nel corso della presentazione a Palazzo delle Aquile della “telisportiva virtuale", uriidea che la SSD sta sviluppando con un gesto inusuale: il calcio, piuttosto che arroccarsi sulla sua posizione largamente dominante, prova a divenire trainante per l'intero movimento sportivo della città, allargando i propri confini e fornendo opportunità di crescita. «Mirri è un visionario» ha commentato sorridendo il sindaco Orlando, primo fautore dell'iniziativa.
Per adesso si tratta solo di una proposta e di un'apertura a tutte le maggiori società sportive palermitane per condividere un unico marchio (“siamo aquile") e unici colori sociali, ovviamente rosanero. Naturalmente, bisognerà capire le modalità esecutive del progetto considerando la specificità di altre discipline. Il vantaggio reciproco consiste nelle risorse derivanti da un merchandising comune (per ogni prodotto col marchio venduto, un terzo del ricavato andrà alle società affiliate e due terzi al Palermo) e in un notevole ampliamento della base di appassionati. Nascerebbe un “Palermo" per ogni attività, almeno negli sport di squadra. Il primo esempio è stato fornito dal football americano, le cui due formazioni cittadine, Cardinals e Sharks, si sono fuse nelle United Eagles aderendo al progetto: domenica esordiranno con questo nome in serie B.
Uno sviluppo reale non può però prescindere da impianti moderni e ben gestiti. Eterna palla al piede del meridione. Per questo Mirri è tornato ad affrontare le questioni stadio e centro sportivo: «Non esagero se dico che la realizzazione di una casa per il Palermo vale la promozione in Serie C; i tempi si possono accorciare, non dobbiamo costruire palazzine ma campi di calcio. Stiamo cercando un terreno con destinazione per impianti sportivi, io mi auguro di trovarla in città, se non sarà possibile ci adegueremo». E sul Barbera il sindaco Orlando ha confermato: «Nei prossimi giorni la Giunta approverà l'indirizzo per concedere il diritto di superficie a chi lo chiederà. Che è il modo con cui molti club gestiscono gli stadi». Mirri insiste sull'abbattimento delle barriere: «Installeremo una video sorveglianza ma scommetto sull'autocontrollo dei nostri tifosi».
Il presidente vorrebbe lasciare all'ad Sagramola ogni aspetto tecnico ma anche in poche parole offre il suo supporto alla squadra: «Ci aspettano le ultime 10 battaglie da 90' - afferma - non possiamo sbagliare nulla, non ri sarebbe tempo per rimediare ad errori. 17 punti sul Savoia vanno implementati, non conservati. Silipo e Lucca? Da tifoso sono entusiasta, è giusto sognare, ma sono giovanissimi, non carichiamoli di responsabilità».