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Foggia, il club: «Coro calciatori non si ripeterà. Calciatori richiamati ma...»

di Maria Lopez

Il Foggia rompe il silenzio ed esprime, attraverso una nota ufficiale, la propria posizione in merito alla vicenda che, purtroppo, vede protagonisti i suoi calciatori (clicca qui).

In merito a quanto accaduto nelle ultime ventiquattro ore, si precisa quanto segue. La società stigmatizza e si dissocia da quanto accaduto in quei pochi secondi di video amatoriale, realizzato al termine di cento minuti di gioco intensi, mentre i calciatori festeggiavano con i propri tifosi il superamento del turno di Coppa Italia di Serie D, sebbene con poca lucidità e consapevolezza. Ed è certa che, quanto accaduto, resterà soltanto un episodio che non avrà seguito, a maggior ragione dopo aver strigliato a dovere i propri tesserati, richiamandoli ad un maggior senso di responsabilità.

Tuttavia, l’accostamento da parte dei telegiornali nazionali del nome Foggia alla “Quarta Mafia” è inaccettabile ed offensivo nei confronti di una società giovane e sana e soprattutto di un’intera città fatta di gente perbene, che non merita questa generalizzazione. E’ lontano da ogni contesto sportivo. E’ strumentalizzare un qualcosa che, con l’argomento in questione e col gioco del calcio, non ha nulla a che fare.

Il club rossonero evidenzia, infatti, il pieno spirito di collaborazione instaurato con la Questura di Foggia su due argomenti fondamentali: sicurezza e ordine pubblico. A dimostrazione di ciò, vi è stato lo spostamento dell’orario della gara di Coppa, Foggia-Turris, inizialmente prevista alle ore 20:00 e poi disputata alle 18:00, proprio venendo incontro alle richieste della stessa Questura.

Il Calcio Foggia 1920 invita dunque tutti ad una profonda riflessione su quanto accaduto e sui termini utilizzati, certi che da questo momento in poi si tornerà a parlare soltanto di calcio giocato, perché alle cronache nazionali ci si arriverà per raccontare le nostre imprese sportive.


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