Turris, la tempesta perfetta: Capriola risponde alle accuse e parla di intimidazioni
La situazione della Turris continua a far discutere. Dopo le notizie sulle inadempienze economiche e le conseguenti proteste dei tifosi, il presidente Ettore Capriola è intervenuto per difendersi dalle accuse e ha denunciato un'intimidazione ai suoi danni.
Le accuse e la reazione dei tifosi
La contestazione nei confronti di Capriola è nata dopo la diffusione della notizia delle inadempienze economiche. I tifosi corallini, delusi e preoccupati per il futuro della squadra, hanno espresso il loro dissenso attraverso striscioni e messaggi sui social media. Il più noto è stato sicuramente "Pagliaccio vattene", accompagnato da una caricatura del presidente.
La risposta di Capriola: intimidazioni e complotti
Capriola ha respinto le accuse e ha parlato di una vera e propria campagna denigratoria nei suoi confronti. Ha denunciato un atto intimidatorio ai suoi danni, sostenendo di essere stato vittima di minacce e di aver sporto querela. Il presidente ha parlato di un complotto ordito da alcuni personaggi che vorrebbero costringerlo a lasciare la società.
Assenza dal Liguori e vita privata
Capriola ha anche commentato la sua assenza dalla partita contro il Catania, sottolineando la sua libertà di decidere come trascorrere il suo tempo libero. Ha definito "facinorosi" coloro che hanno criticato la sua scelta di non essere presente allo stadio.
Un investimento importante e un futuro incerto
Il presidente ha ricordato l'importante investimento economico fatto per salvare la Turris dalla liquidazione e ha sottolineato come stia subendo ingiuste critiche. Ha ribadito la sua volontà di portare avanti il progetto e ha invitato i tifosi a dargli fiducia.