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Lecco, mister Foschi tuona: «Di tribunali e politica alla mia età ne ho pieni i coglioni»

di Redazione NotiziarioCalcio.com

Luciano Foschi, tecnico del Lecco, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida di Pordenone, tornando anche sull'episodio del rigore che ha caratterizzato la gara di andata:

"La mia squadra la partita d’andata l’ha pareggiata, il punteggio l’ha deciso un direttore di gara che non è stato all’altezza perché parliamo di un rigore che non esiste. Mi dispiace rimarcare questo e il fatto che i mass media si siano divertiti a divulgare il messaggio del presidente che entra in campo senza guardare al perché, dato che è stata fatta una schifezza. Poi il presidente ha avuto un atteggiamento sbagliato, ma rimarco che la partita l’ha decisa una persona. Mi fa arrabbiare il leggere le interviste dei miei colleghi e degli addetti ai lavori che fanno presente come queste partite sono talmente equilibrate che vengono decise dagli episodi: vero, ma devono essere le squadre a farlo, non gli arbitri su episodi dubbi. Non si possono dare rigori con leggerezza: il rigore è una cosa seria, soprattutto in queste partite. Alla squadra non posso dire niente, la partita l’ha pareggiata, purtroppo il punteggio ci vede soccombere non per colpa nostra. Detto questo, il Pordenone ha dimostrato di essere forte e ha avuto più occasioni di noi, ma non per questo ha meritato di vincere. Il nostro e il loro portiere hanno fatto il loro lavoro e la partita doveva finire 0-0".

Il tecnico chiede rispetto e glissa sulle problematiche societarie del Pordenone: "Certo, le cose vanno fatte con il rispetto di tutti. Il Lecco non ha nulla da rimproverarsi, ha sempre rispettato tutti e ha fatto il massimo. La nostra società, con le goliardie che fanno sorridere, non ci ha fatto mai mancare niente: il presidente a volte esterna dei pareri in maniera divertente, ma gli stipendi e le tasse sono stati pagati in maniera puntuale. Gli altri facciano ciò che vogliono, onestamente a me interessa poco oltre alla mia squadra e alla mia coscienza. Mi piacciono il gioco e il campo, ancora mi so emozionare, mi piace anche parlare di un rigore che c’è o meno: di tribunali e politica alla mia età ne ho pieni i coglioni".

Quella di domani potrebbe essere l'ultima panchina di Foschi: "Non ci sto pensando, domani i ragazzi verranno tutti, Eusepi compreso. Questo fa capire quello che siamo riusciti a costruire: non sono stato da solo, sono stato aiutato da tutte le componenti. Certi risultati non si fanno, altrimenti. Che possa essere l’ultima partita o meno ancora non lo so: ne parleremo a bocce ferme e vedremo il da farsi, se ci penso la cosa mi fa star male ma guardo alle semifinali ancora da giocare".


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