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Torres, il presidente Sechi a NC: «Un anno di riflessione non avrebbe fatto male. Da Roma un solo aereo la Domenica sera»

di Redazione NotiziarioCalcio.com

Non ha iniziato nel migliori dei modo il proprio campionato la Torres: due sconfitte nelle due gare giocate con Carbonia ed Arzachena. Di questo ed altro abbiamo parlato con il presidente Salvatore Sechi, il quale ci ha cordialmente concesso un'intervista telefonica: «Le ambizioni nostre sono le stesse: si parte da quanto fatto lo scorso anno, siamo arrivati in 3° posizione, seppur il campionato sia stato fermato dal lockdown e le aspettative sono quelle di fare meglio. Finora abbiamo fatto due partite: una con la matricolo Carbonia, e mi aspettavo di più, anche se i nostri avversari non hanno rubato niente ed hanno meritato di vincere; con l'Arzachena in casa, invece, siamo stati puniti da alcuni episodi sfortunati che ci hanno condizionato, ma la squadra l'ho vista in crescita, deve assimilare il modulo di mister Gardini. Siamo passati dall'atteggiamento negativo di Carbonia a quello proposito della Domenica successiva».

Sul girone G: «Ho notato che si tratta di un gruppo ben attrezzato, e non parlo solo delle squadre sulla carta più forti, ma anche altre squadre, partite senza proclami, stanno facendo molto bene. Mi aspetto un campionato livellato, difficile fino alle ultime partite; vedo tanto equilibrio quest'anno. Le più attrezzate? Sicuramente le blasonate, ovvero Latina, Savoia e la stessa Nocerina. Ci sono società che hanno investito tante risorse come Latte Dolce e Muravera, che possono disputare un campionato positivo».

Le difficoltà del protocollo: «Sono stato uno degli artefici della proposta del blocco del campionato per quest'anno. Ritengo che un anno di riflessione non avrebbe fatto male a nessuno. In attesa di un elemento fondamentale, ovvero poter giocare senza il problema dei contagi; potevamo immaginare che ci fosse una ripresa di questi contagi, che possono falsare il campionato o, comunque, renderlo molto vicino. In particolare, noi sarde dobbiamo fare tanti viaggi: per arrivare in Campania, invece, le trasferte sono costosissime e molto pericolose. Noi abbiamo fatto un protocollo firmato da tutte le sarde: è stato chiesto alla LND di agevolarci nelle trasferta, con un girone tutto laziale o verso la Liguria, per contenere i viaggi; in questo anno particolare, con tanti incontri durante il viaggio, forse sarebbe stato più opportuno non farci attraversare tre regioni per giocare una partita di calcio. A questo, inoltre, si somma il fatto che la Sardegna ha delle comunicazione aeree e navali molto ristrette: le compagnie aeree hanno interrotto la comunicazione con la nostra isola. Nel week-end, ad esempio, c'è un unico aereo che rientra in Sardegna da Roma, e che serve non solo ai cittadini ma a tutte le squadre e gli sportivi sardi: questo ci crea non pochi problemi nel tornare. Tra l'altro, non abbiamo l'alternanza con il Latte Dolce: la domenica sera dovrebbero arrivare, quindi, le squadre della Dinamo, della Pallamano, della Pallavolo, le due squadre di serie D: non basta un aereo e questo è un problema gravissimo, messo più volte in evidenza».


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