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Nicola Del Grosso a NC: «A Grassina venuta meno l'unione di intenti. E sulla Sangiovannese...»

di Redazione NotiziarioCalcio.com

Lo scorso 12 Marzo il Grassina ha comunicato le dimissioni del direttore generale Nicola Del Grosso. La redazione di notiziariocalcio.com ha provato a contattarlo per capire quali sono state le difficoltà che hanno vissuto quest'anno i toscani:

«La scorsa estate sono tornato al Grassina forte della collaborazione che c'era stata quattro anni fa. Il presidente mi aveva chiamato già nella stagione precedente, perché volevano fare un progetto importante. Quando, poi, per motivi di salute ho lasciato la Sangiovannese, ho incontrato il presidente Zepponi e, visto che aveva raggiunto la D e mi proponeva un progetto importante, ho accettato di buon grado».

Continua: «Sono arrivato a Grassina consapevole che la squadra l'anno precedente era 3° in classifica al momento dell'interruzione. La società mi ha chiesto di cambiare il meno possibile, ed io mi sono adeguato, iniziando dal tecnico fino all'80% della squadra, visto che venivano da due stagioni esaltanti. Il dubbio era che il gruppo poteva avere la pancia piena, ma sono stato rassicurato; poi questa stagione è iniziata in maniera difesa e, come si sa, il primo anno in serie D spesso si fanno miracoli, ma nel secondo anno bisogna stabilizzarsi».

I problemi di quest'anno: «Principalmente il problema è stato la divergenza sulle scelte tecniche, oltre ai tanti infortuni e all'inserimento di calciatori nuovi. Naturalmente le responsabilità vanno divise tra me, società, tecnico e squadra. Quando sono cominciate le difficoltà ho visto che non c'era unione d'intenti e, quando mi sono accorto che non potevo incidere, sono andato via dimettendomi, naturalmente in pace con Zepponi. I rapporti con la società restano ottimi, ma non condividevo la linea tecnica, non poteva svolgere così il mio lavoro».

Sulla Sangiovannese: «Credo che stiano facendo un campionato di spessore per la rosa che ha a disposizione il mister. Iacobelli, che ho avuto 4 anni fa, sta facendo un lavoro notevole: all'inizio giocava on 7 under, non dimentichiamolo. La settimana scorsa ho assistito anche ad un allenamento, ho visto grande fame, oltre a qualità tecniche: c'è, però, soprattutto uno spirito di squadra esaltato dall'allenatore. Dubito che la Sangiovannese abbia una delle rose migliori, credo che il mister stia tirando il massimo da tutta la squadra: va fatto un plauso a tutte le parti in causa».


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