Varese, sono giorni cruciali
Fonte: la prealpina
L'appuntamento lo hanno fissato Fabrizio Berni e Claudio Benecchi, rispettivamente il manager che sta lavorando per ottenere il concordato stragiudiziale e l'amministratore delegato di fresca nomina che dovrebbe guidare il nuovo corso dirigenziale: sabato 16 giugno verrà presentato il nuovo Varese, nel senso di organigramma, prospettive concrete e progetti.
Ad oggi, però, la "squadra" che sta operando per riavviare la macchina biancorossa non ha completato il primo fondamentale passaggio: non ci sono le firme sul concordato mentre le quote, oggi in mano a Benecchi, non sono ancora approdate alla destinazione finale, ossia la società (Varese Concept) che dovrebbe rilevare il club e dare concretezza agli annunci di rilancio. Berni e Benecchi hanno ribadito ottimismo sulla possibilità di un'imminente chiusura del cerchio, i prossimi giorni verificheranno la fondatezza della loro fiducia. Si parla di un accordo di massima trovato con i giocatori, ed è vero, però si è aperto il fronte delle garanzie per i pagamenti promessi. C'è chi, tra i calciatori, chiede modifiche rispetto alla bozza d'accordo proposta. E chi, avanzando soldi ancora dalla passata stagione, vuole terminare il discorso a brevissimo perché ha tempo solo fino al 30 giugno per un'eventuale vertenza circa la fetta di denaro (non incassata) relativa alla stagione 2016/2017.
Anche in merito ai dialoghi con lo staff tecnico, sempre per i rimborsi arretrati, esistono angoli da smussare. Già oggi Berni cercherà di trovare la quadra: del resto la piazza, al di là delle buone intenzioni ascoltate, attende con trepidazione i primi passi concreti che possano spazzare via definitivamente il rischio fallimento e inaugurare un nuovo percorso sostenibile. Di certo, i lavori paralleli a quelli societari sembrano dimostrare una certa sicurezza da parte di chi opera in questi giorni in piazzale De Gasperi: non è un mistero che sia in atto una collaborazione con il procuratore di origine palermitana Beppe Accardi, né che sia stata ipotizzata una strada tecnica che porta all'allenatore Emanuele Domenicali. In questi giorni, oltretutto, sia Berni sia Benecchi hanno confermato la volontà di tentare la strada del ripescaggio. Ora, il Varese può tranquillamente fare domanda per tornare in D, ma è giusto dire che i presupposti per un esito felice sembrano deboli. Pesa soprattutto la macchia del le vertenze non pagate ad alcuni giocatori dell'annata 2016/2017, che porteranno ad una penalizzazione nella prossima stagione. Domanda: sarà possibile ripescare una società rimasta inadempiente rispetto ad alcuni tesserati anche nei "tempi supplementari" (30 giorni) concessi per saldare quanto dovuto? E sia chiaro: il fatto (auspicabile) di pagare tutte le pendenze relative ai tesserati che hanno fatto vertenza entro il 30 giugno, o comunque prima dell'iscrizione, non sarà un'azione eccezionale per poter chiedere il ripescaggio, ma un atto obbligatorio per poter disputare la prossima annata agonistica. In altre parole: o si ripiana la situazione debitoria nei confronti di giocatori e tecnici che si sono rivolti alla Commissione Vertenze Economiche e al Collegio Arbitrale oppure neppure ci si può iscrivere. Insomma, meglio procedere un passo alla volta. Nei fatti, ad oggi, il Varese non è ancora al riparo dal rischio crac: l'auspicio è che i prossimi giorni portino certezze confortanti a riguardo. E che l'ottimismo di Berni e Benecchi trovi conferme effettive.