Verso il Nola, Palermo in attesa di momenti... Felici
Solo una volta, prima della sconfitta con il Licata, Felici era andato in panchina: a Palmi contro la Palmose, quando Pergolizzi non lo aveva completamente utilizzato ed era finita 0-0 in casa dell’ultima classifica.
Domenica scorsa, invece, l’esterno offensivo di proprietà del Lecce non è rimasto a guardare: è entrato al posto di Silipo ad inizio secondo tempo, ma con la squadra già sotto di un gol e non c'è stato nulla da fare per raddrizzare il risultato. Volendo sintetizzare brutalmente coi numeri, dunque, si può dire che Pergolizzi soltanto due volte ha rinunciato a Felici, peraltro sempre in trasferta, e in entrambe le circostanze i rosanero sono rimasti a secco. Sarà un caso? Difficile dirlo, ma i numeri nascondono sempre un fondo di verità e lo sa bene anche Pergolizzi.
Ripescato. Dopo avergli preferito Silipo. pertanto, è molto probabile che domenica contro il Nola, al Barbera (fischio d’inizio alle 15), il tecnico rosanero rimetta Felici nell’undici titolare, assieme a Floriano e a un centravanti di ruolo, tra Ricciardo, Sforzini e Lucca. Non che Silipo a Licata abbia fatto male, ma la prestazione e il risultato hanno detto che il mancino romano classe 2001 (nato peraltro lo stesso giorno di Felici) forse è più efficace quando subentra, quando la sua velocità al cospetto di avversari più stanchi può risultare letale. La speranza di Pergolizzi però ò anche quella di ritrovare il miglior Felici, perchè ad onor del vero nell’ultimo scorcio di campionato, il biondo esterno offensivo non ha brillato come nella prima parte di stagione, quando il suo contributo è risultato imprescindibile. Non solo gol e assist, ma anche rigori procurati c tante giocate spacca-difesa che hanno garantito al Palermo occasioni c un indice altissimo di pericolosità, soprattutto in casa.
Rigori e non solo. Dopo aver tirato la carretta a lungo, ci sta un leggero calo. Ora però ò tempo di racimolare le forze e pigiare forte sull’acceleratore per mettere al sicuro la promozione in C in questo rush finale che sarà lungo 9 settimane. Felici finora ha reso al massimo da esterno destro nel 4- 3-3, posizione che gli ha permesso di valorizzare la sua migliore qualità, la velocità palla al piede, caratteristica che ha fruttato al Palermo anche numerosi calci di rigore: 5 sui 9 complessivi per la precisione, quelli conquistati grazie a guizzi in area del numero 75 rosanero. Nel corso del girone d’andata però, le sue iniziative si sono rivelate fondamentali anche in termini di gol e assist, soprattutto in casa, dove Felici ha segnato 2 dei suoi 3 gol stagionali (il primo contro Licata, il secondo decisivo contro la Acr Messina, mentre il terzo ò arrivato in trasferta col Giugliano) e firmato 3 assist per i compagni (uno contro il San Tommaso all’esordio e 2 con la Cittanovese). Nel girone di ritorno. invece. Felici ha conquistato solo un rigore (quello del momentaneo 1-1 a Cittanova, trasformato da Floriano): per il resto zero assist e zero gol nelle gare in cui ò stato in campo. A questo proposito va detto che Felici non mette a segno un gol da 89 giorni, dal primo dicembre, quando il Palermo vinse a Mugnano contro il Giugliano di misura: un digiuno piuttosto lungo per un attaccante, sebbene lui non sia un bomber d’area di rigore. Insomma. è arrivato il momento di rivedere i suoi guizzi... Felici.