Taranto, ore frenetiche per il futuro della società. La curva: "Chi viene deve garantire il ripescaggio"

29.06.2015 10:00 di  Anna Laura Giannini   vedi letture
Fonte: stefano sica - tmw
Taranto, ore frenetiche per il futuro della società. La curva: "Chi viene deve garantire il ripescaggio"

Sono ore frenetiche per il futuro del Taranto, il cui presidente, Domenico Campitiello, è dimissionario da metà giugno dopo un solo anno di gestione (oltre ad essere coinvolto peraltro nella cordata interessata all'acquisizione della Cavese). A tal proposito, l'avvocato Raffaele Di Ponzio, delegato di Campitiello per avviare eventuali negoziati per la cessione del club, ha diffuso un comunicato. "Allo stato sono in corso diverse trattative - si legge - e si sta lavorando per definire il passaggio delle quote che dovrà comunque sottostare alla facoltà di esercizio del diritto di prelazione dei soci di minoranza. La professionalità di chi scrive ha insegnato che le trattative più serie e più concrete possono avere un risultato positivo solo se svolte senza la luce dei riflettori puntati. In queste circostanze, purtroppo, bisogna far fronte sia alla fame di notizie dei tifosi sia alla speculazione di chi, attraverso gli organi di stampa, vuole il proprio momento di notorietà. Si sta lavorando per la cessione senza alcun ostacolo favorendo in ogni maniera la definizione positiva della vendita". Tante voci e nessuna certezza, quindi, mentre si attende un'imminente Assemblea dei soci. Giovanni Lombardi, patron della Casertana, ha smentito qualsiasi interesse, mentre nelle ultime ore è venuta fuori la candidatura dell'imprenditore Cosimo Castria affiancato da altri personaggi.

Ferma e decisa, in tal senso, la voce dei gruppi organizzati della Curva Nord rossoblù: "Eventuali cordate o presidenti dovranno garantire per la prossima stagione oltre all'iscrizione al campionato di appartenenza almeno la domanda di ripescaggio in Lega Pro, mai come quest'anno vicina essendoci i giusti presupposti per ritornare nel calcio che conta. Dopo tre lunghi anni in serie D non è assolutamente accettabile un ennesimo anno di transizione, Taranto merita altro".