L'eco della promozione in Serie C della Sambenedettese continua a risuonare con forza, e uno dei principali artefici di questa impresa, l'allenatore Ottavio Palladini, non nasconde la sua profonda emozione. Intervenuto ai microfoni di Vera Tv durante la trasmissione "Ritmo di Samb", il tecnico rossoblù ha ripercorso una stagione indimenticabile, definendola la più intensa e gratificante della sua carriera. «Questo campionato è stato, fin qui, il più emozionante della mia carriera. Ci siamo dovuti confrontare con squadre blasonate, come Teramo, Chieti, Ancona e L’Aquila, e non partivamo da favoriti», ha confessato Palladini, sottolineando il valore aggiunto di aver trionfato in un contesto così competitivo.

Il mister non ha mancato di elogiare il lavoro di squadra e la sinergia tra tutte le componenti del club, a partire dalla dirigenza: "«Tutti hanno fatto un grande lavoro, come per esempio il direttore sportivo Stefano De Angelis che è riuscito a costruire una squadra importante e competiva»". Un plauso significativo per l'architetto di una rosa che ha saputo superare ogni ostacolo.

Palladini ha poi focalizzato l'attenzione sul presidente Andrea Gianni Massi, indicandolo come la figura chiave di questa rinascita calcistica«Il presidente Massi ha creato qualcosa di importante, ma il vero colpo di genio è stato quello di completare in breve tempo il passaggio da San Benedetto Calcio a Sambenedettese Calcio: una mossa importante che ha permesso alla società di ricreare intorno a sé uno straordinario entusiasmo». Un cambio di denominazione che ha riacceso la passione di un'intera città: «La città di San Benedetto ti trasporta e la passione della sua gente è stata la nostra arma in più», ha aggiunto il tecnico, evidenziando il ruolo fondamentale del sostegno popolare.

Il cammino verso la promozione, tuttavia, non è stato privo di asperità, ma proprio nelle difficoltà la squadra ha saputo compattarsi e trovare la forza per reagire: «Senza dubbio, questa piazza mette anche tanta pressione – afferma Palladini -. Siamo stati bravi a superare le critiche iniziali e, soprattutto dopo la sfida di Notaresco, abbiamo capito che bisognava cambiare modulo di gioco: la scelta di inserire Lonardo alle spalle di Eusepi si è rivelata corretta». Una mossa tattica che ha rappresentato una svolta cruciale: «Un cambio che, oltre a giovare alla squadra, ha permesso a Lonardo di migliorarsi e mettersi in mostra, fino alla chiamata dell’Atalanta»".

Sezione: Serie D / Data: Mer 07 maggio 2025 alle 21:30
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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