Il futuro della Recanatese resta appeso a un filo, con la ricerca di una nuova proprietà che procede a rilento e il rischio concreto che i tempi si facciano sempre più stretti. In questo scenario di incertezza, emerge la disponibilità del sindaco Emanuele Pepa a scendere in campo qualora la situazione lo richiedesse.

La disponibilità del primo cittadino

«Per ora se ne sta occupando l'attuale società, qualora venissi chiamato realmente in causa in prima persona mi metterò all'opera per la Recanatese», ha dichiarato il sindaco, come riporta il Corriere Adriatico, mostrando la propria disponibilità a intervenire attivamente nelle dinamiche del club centenario. Tuttavia, Pepa ha anche espresso una preoccupazione legata ai tempi: «Mi auguro solo di non essere chiamato in causa quando poi il tempo stringerà, in quel caso tutto sarà più difficile».

Le parole del primo cittadino evidenziano una situazione delicata, dove ogni giorno che passa potrebbe complicare ulteriormente le possibilità di trovare una soluzione sostenibile per il futuro della società giallorossa.

Lo stato delle trattative

Attualmente, la Recanatese rimane sotto il controllo del vecchio Consiglio di Amministrazione, che attraverso alcune figure di riferimento sta tentando di individuare una nuova governance per il club. Le trattative, tuttavia, non sembrano aver prodotto risultati concreti negli ultimi periodi, con le ricerche che si starebbero orientando verso soluzioni esterne al territorio recanatese.

Particolarmente significativo appare il rallentamento dei dialoghi con la cordata cittadina guidata da Jacopo Zannini, ferma alle conversazioni del 19 maggio scorso. Questa situazione di stallo aumenta la preoccupazione per i tempi sempre più ristretti a disposizione per trovare una soluzione.

Il modello degli altri sindaci marchigiani

La disponibilità di Pepa si inserisce in una tradizione consolidata che vede i primi cittadini protagonisti nel salvataggio delle realtà sportive locali. L'esempio più recente è quello di Ancona, dove il sindaco Daniele Silvetti si è mosso personalmente l'anno scorso per salvare la società dalle difficoltà economiche. Anche in questi giorni, Silvetti sta tentando di mediare con l'attuale presidente Polci nella ricerca di una figura imprenditoriale disposta a sostenere il club dorico.

Situazione analoga si registra ad Ascoli, dove nonostante la presenza di Massimo Pulcinelli alla presidenza, il sindaco Marco Fioravanti sta fornendo un contributo determinante nella ricerca di nuovi imprenditori interessati all'acquisizione del club. Le immagini del primo cittadino ascolano con il megafono in piazza, intento a informare i tifosi sulle trattative in corso, rappresentano un esempio emblematico dell'impegno diretto degli amministratori locali.

L'esperienza calcistica del sindaco

Pepa non è completamente a digiuno di dinamiche calcistiche, avendo ricoperto il ruolo di presidente del Bagnolo Recanati nei primi anni duemila, quando la squadra militava al massimo in Prima Categoria. Questa esperienza, seppur in ambiti diversi, potrebbe rivelarsi utile nella comprensione delle problematiche che caratterizzano la gestione di una società calcistica.

Il ruolo di mediatore

Dalla posizione di primo cittadino, Pepa potrebbe trasformarsi da semplice osservatore interessato a mediatore cruciale per facilitare le trattative e accelerare i tempi di risoluzione della crisi societaria. Il suo eventuale coinvolgimento potrebbe rappresentare un elemento catalizzatore per sbloccare una situazione che al momento appare in fase di stallo.

Le prospettive future

Al momento, il Consiglio di Amministrazione dimissionario della Recanatese non sembra aver ancora coinvolto ufficialmente il sindaco nelle proprie strategie. Tuttavia, l'evolversi della situazione e il restringersi dei tempi a disposizione potrebbero rendere necessario il suo intervento attivo per garantire la continuità del club giallorosso.

La disponibilità espressa da Pepa rappresenta comunque un segnale importante per la comunità recanatese, che vede nell'impegno del primo cittadino una garanzia aggiuntiva per la salvaguardia di una realtà sportiva che rappresenta un patrimonio storico e identitario per l'intera città.

Sezione: Serie D / Data: Ven 06 giugno 2025 alle 09:45
Autore: Francesco Vigliotti
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