Atmosfera di rinnovamento e grandi ambizioni nello stadio Bruno Nespoli, dove Benno Raeber ha illustrato la roadmap dell'Olbia Calcio per la stagione che sta per iniziare. Una conferenza stampa ricca di contenuti e annunci che delineano una società completamente trasformata rispetto al passato, con progetti che abbracciano ogni settore dell'attività calcistica.
Il numero uno del club gallurese ha voluto fare chiarezza su molti aspetti che hanno caratterizzato il dibattito pubblico negli ultimi mesi, partendo dalla situazione economico-finanziaria che ha tenuto banco durante tutta la precedente annata sportiva.
La verità sui conti e gli errori di comunicazione
La questione più delicata riguarda naturalmente l'aspetto economico, su cui Raeber ha voluto fornire la propria versione dei fatti con estrema franchezza. «Molto di quello che è stato detto durante la stagione io l'ho letto e non ci posso credere, noi abbiamo sbagliato a comunicare a voi la nostra Olbia, anche a livello economico», ha ammesso il presidente, come riportato da Centrotrentuno.com, riconoscendo le lacune nella strategia comunicativa della società.
L'analisi prosegue con una riflessione più ampia sui problemi strutturali ereditati dal passato: «Non possiamo far sparire i problemi creati negli ultimi 10 anni dai precedenti gestori». Una dichiarazione che inquadra le difficoltà attuali in una prospettiva storica, evidenziando come le criticità non siano imputabili all'attuale gestione.
Tuttavia, l'ottimismo per il futuro emerge chiaramente dalle parole del dirigente: «Ma se mi chiedete se quest'anno le cose andranno meglio vi dico molto meglio». Una promessa che assume particolare significato considerando le tempistiche della conferenza stampa.
Tempistiche strategiche e pianificazione anticipata
Il timing scelto per questa presentazione non è casuale e rappresenta un segnale importante per tutto l'ambiente. Alla domanda sui possibili rischi di ripetere le problematiche dell'anno precedente riguardo all'iscrizione, Raeber ha risposto con sicurezza: «Si rischia lo stesso bailamme dell'anno scorso? Abbiamo fatto questa conferenza oggi e non ad agosto e significa che siamo pronti per partire».
Una strategia comunicativa che vuole trasmettere solidità e programmazione, anticipando i tempi rispetto alle scadenze burocratiche che caratterizzano l'estate calcistica. Sul delicato tema del bilancio 2023-24, il presidente ha preferito mantenere riservatezza: «Non voglio parlare di questo, ma lo stiamo definendo».
Continuità dirigenziale e nuove strategie
Per quanto riguarda l'assetto societario, Raeber ha chiarito la posizione dei precedenti dirigenti: «Nulla è cambiato. Sono soci di minoranza». Una dichiarazione che definisce i rapporti di forza all'interno della compagine sociale, mantenendo una linea di continuità con il passato pur in un contesto di rinnovamento.
L'organigramma tecnico presenta invece novità significative, con una riorganizzazione che abbraccia tutti i settori dell'attività sportiva. «Gonzalez resta il responsabile tecnico della prima squadra e coordinerà tutte le squadre delle giovanili e anche la femminile, che gestirò io per il momento ad interim», ha spiegato il presidente, delineando una struttura piramidale con responsabilità ben definite.
Scouting internazionale e visione globale
Particolarmente interessante appare la scelta di dotarsi di uno staff di osservatori internazionali: «Abbiamo un gruppo di persone straniere che faranno scouting (O'Connell, Lucidi, Hevor e Dennis Raeber)». Una strategia che evidenzia l'ambizione di allargare i propri orizzonti oltre i confini nazionali nella ricerca di talenti.
Il settore femminile avrà una gestione dedicata con Sandra Kaelin, segnalando l'attenzione particolare che la società intende riservare a questo comparto in crescita.
Il Nespoli come casa: investimenti e trasformazioni
Lo stadio Bruno Nespoli sarà il fulcro di un progetto di riqualificazione ambiziosa. «Dove giocheremo? Il comune ha confermato la nostra presenza al Nespoli per i prossimi uno o due anni», ha annunciato Raeber, garantendo la stabilità della sede di gioco per il periodo immediato.
Ma i piani vanno ben oltre la mera conferma della disponibilità dell'impianto: «Ci alleneremo con la prima squadra anche al Nespoli e poi stiamo cercando una struttura nuova dove allenarci e faremo nel nostro stadio la rifinitura». Una strategia che prevede una diversificazione delle strutture utilizzate, mantenendo il Nespoli come punto di riferimento principale.
L'ambizione è quella di creare un vero e proprio centro sportivo integrato: «Vogliamo che anche la femminile giochi in casa. Cambieremo l'hospitality per fare nuovi uffici e nuovi spazi nello stadio». Gli interventi previsti riguarderanno anche i servizi: «Faremo anche una mensa nella zona stadio sia per la prima squadra che per le giovanili».
La filosofia è chiara: «Vogliamo stare e lavorare al Nespoli per avere un contatto diretto tra noi e la nostra casa. Questo è il nostro piano per il futuro». Una visione che punta a rendere lo stadio non solo un luogo di gioco, ma un vero centro nevralgico dell'attività societaria.
Calcio femminile: obiettivi ambiziosi e tributo alla cultura
Il progetto più ambizioso riguarda certamente il settore femminile, per il quale sono stati fissati traguardi precisi e sfidanti. «Vogliamo raggiungere con la nostra squadra femminile vogliamo essere in Serie B entro il 2029-30», ha dichiarato Raeber, fissando un orizzonte temporale definito per un salto di categoria importante.
L'iscrizione è già stata formalizzata: «Abbiamo scritto la squadra femminile in Eccellenza. Con un club che sarà tutto al femminile». Un investimento che va oltre l'aspetto puramente sportivo, abbracciando anche elementi culturali e identitari del territorio: «Quest'anno ci sarà una maglia celebrativa per Grazia Deledda».
La questione Geovillage: pragmatismo e realismo
Sul delicato tema del Geovillage, struttura che ha rappresentato un punto di riferimento per gli allenamenti in passato, Raeber ha adottato un approccio pragmatico: «Non posso dire nulla perché non siamo i proprietari. Noi facciamo le nostre pianificazioni e non decidiamo noi dove allenarci».
Una posizione che evidenzia la volontà di concentrarsi su ciò che è effettivamente controllabile dalla società, senza dipendere da fattori esterni per lo sviluppo dei propri progetti.
La conferenza stampa ha quindi delineato un'Olbia Calcio in piena trasformazione, con progetti ambiziosi che spaziano dalla riqualificazione dello stadio allo sviluppo del calcio femminile, dalla creazione di una rete di scouting internazionale alla programmazione di lungo periodo. Un programma che, se realizzato, potrebbe davvero segnare una svolta nella storia del club gallurese.
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