Palermo, Pergolizzi ha zittito i critici
Dalle critiche ai consensi. Per parlare di applausi è ancora presto, perché Rosario Pergolizzi non è riuscito ancora a sfondare totalmente il muro di diffidenza nei suoi confronti. Qualcosa, però, rispetto a un mese fa, quando la contestazione verso il tecnico ha raggiunto un apice inaccettabile con le offese sui canali social del Palermo, é cambiata. 1 risultati del girone di ritorno hanno fatto aprire gli occhi sull’evidenza a buona parte della piazza, perché le prime sette partite del nuovo anno hanno certificato che la mano dell'allenatore palermitano c’è e si fa sentire. E pazienza se il Palermo non gioca un calcio champagne, come rimproverano in tanti, il tiki-taka non ha mai abitato a queste latitudini negli anni della Serie A, figuriamoci tra i dilettati. A parte il pareggio esterno con il San Tommaso, i rosanero hanno conquistato 6 vittorie di cui 5 consecutive e sono state il frutto delle scelte, a volte coraggiose, di Pergolizzi. Se nel girone d’andata il tecnico palermitano ha raccolto i frutti immediati da una squadra molto competitiva che girava al massimo grazie alle proprie individualità, per lo più sconosciute agli avversari, in quello di ritorno è diventato padrone del mezzo, disponendo e adattando, cambiando a sua immagine e somiglianza la squadra, soprattutto nel momento di grande emergenza per infortuni è squalifiche, gestendo il materiale tecnico e umano, trovando sempre la formula vincente. Pergolizzi sull’esperienza del periodo negativo coinciso con la fine del girone d’andata ha costruito un bagaglio al quale ha attinto per non ripetere errori, soprattutto ha capito come dosare il bastone con la carota e quando gli under potevano dare di più dei giocatori più esperti, pungolando sia gli uni che gli altri.
Decisivo. Dalla gara con il Marsala in poi si è visto come un tecnico può determinare anche con i cambi (Langella e Silipo in gol entrando dalla panchina), lo stesso è avvenuto con il Biancavilla (Silipo e Lucca anche loro a segno subentrando). Nel mezzo, le letture corrette con Fc Messina e Cittanovese con l’inserimento di Ficarrotta che ha confezionato gli assist delle vittorie. Scelte che sono valse 12 punti, Pergolizzi, però, è sempre stato pronto a prendersi i fischi, lasciando i complimenti ai giocatori, come domenica dopo la vittoria con il Biancavilla. «Ho fatto i cambi che avrebbe fatto qualsiasi allenatore, in base a quello che vedo durante la settimana. Non mi prendo dei meriti, la vittoria è del Palermo e della città. Quando perdiamo mi dà fastidio, ma le vittorie sono tutte collettive».
Le scelte. Che i baby siano stati il valore aggiunto è sotto gli occhi di tutti e il tecnico non ha esitato a gettarli nella mischia: Perctti, Langella, Silipo, Lucca, sono statigli innesti su un impianto che contava già su Doda, Vaccaro, Kraja, Ambro c Felici. In totale 13 under utilizzati, comprendendo anche Fallarli in porta, dei quali 9 andati a segno. La padronanza del tecnico si è vista anche nel ridisegnare il modulo fornendo alla squadra anche un vestito ritagliato sulla difesa a tre, passando dal 3-5-2 al 3-4-3, sapendo alternarla con la linea a quattro, adattando anche giocatori fuori ruolo. Adesso si può dire, senza ombra di dubbio, che è il Palermo di Pergolizzi, magari non bello, ma è pratico ed essenziale, quello che serve per centrare la promozione in C.