Lelli: «L'Anconitana che ho in testa è ancora lontana...»

20.10.2020 06:30 di  Anna Laura Giannini   vedi letture
Fonte: corriere adriatico
Lelli: «L'Anconitana che ho in testa è ancora lontana...»

Un campionato di Eccellenza da vincere e lo spettro del Covid che incombe. Marco Lelli ci prova aparlare della sua Anconitana, reduce dall’amichevole pareggiata 3-3 con il Barbara (Promozione) di sabato.

Tra rinvii ed incertezza, è impresa ardua focalizzarsi sul pallone che rotola. Mister Lelli, si riesce a pensare solo al campo in questi giorni?
«Il pensiero di quello che potrebbe succedere per via del contesto sanitario e dei provvedimenti in arrivo è triste. Se si dovesse fermare nuovamente tutto poi ricominciare diventerebbe molto difficile. Sarebbe un grave danno per tutto il calcio».

Proviamo a parlare di calcio giocato, come commenta il test di sabato?
«Una buona amichevole per nonperdere il ritmo partita. Soprattutto con i titolari (3-1 il parziale congli organici al completo poi, com-plice l’ingresso dei tanti giovanibiancorossi, il Barbara ha trovato ilpari nel finale, ndr). Ancora c’è tanto da fare per migliorarci sotto il piano tecnico e caratteriale».

A livello di condizione come sta la squadra?
«Non mi posso lamentare. Abbiamo alcuni infortuni da decifrare per avere un quadro completo».

Si riferisce soprattutto ai terzini Bartoli e Bartolini.
«A loro in particolar modo. Bartoli aspettiamo l’esito dell’ecografi amentre Bartolini le cose sembrano migliori del previsto. Proveremo ad averlo a disposizione già per il match in trasferta con il Montefano del 1 novembre. Il suo è un problema muscolare che non va sottovalutato».

Invece sulla via del rientro c’è il mediano Seck?
«Confermo, in settimana si riaggre-gherà al gruppo».

L’Anconitana di Lelli si inizia ad intravedere nel rettangolo di gioco?
«Qualcosa sicuramente si comincia a vedere ma siamo lontani da quello che ho in testa. Bisogna fare ancora tanto, lavorare con impegno e crescere sotto molteplici punti di vista».

Il 4-2-3-1 è il sistema di gioco che meglio valorizza la rosa biancorossa?
«C’è bisogno di grande impegno daparte di tutti gli interpreti in en-trambe le fasi, sennò si soffre. Diciamo che con due giocatori di grande quantità in mezzo al campo, non propriamente costruttori di gioco, si rafforza la fase difensiva ma si lascia qualcosa in quella di costruzione. Serve sacrificio per mantenere l’equilibrio in campo».

Quali sono, se ci sono, le avversarie da temere per la vittoria finale?
«Ci sono formazioni da rispettare come il Porto d’Ascoli, l’Atletico Ascoli, la Vigor Senigallia e lo stesso Valdichienti Ponte che ha un giocatore importante come Borgese. Noi, dal canto nostro, sappiamo quello che dobbiamo fare».

Spera in buone notizie dal mercato in entrata?
«Se c’è da prendere qualcuno van-no presi elementi all’altezza in grado di fare la differenza. Mi riferiscoa giocatori in grado di elevare il tas-so tecnico della squadra altrimenti è giusto andare avanti con quelliche abbiamo».

Cosa serve all’Anconitana mister?
«Undici giocatori che sappiano distinguersi, sotto tutti i punti di vi-sta. In rosa abbiamo calciatori vali-dissimi a cui l’Eccellenza va strettacome categoria, e lo dico con gran-de cognizione di causa. Conto molto su di loro e su alcuni under chepossono essere il nostro valore aggiunto».

Diciamo che, se potesse scegliere,chiederebbe qualche over alla società...
«Numericamente i grandi non sono tantissimi. Al momento sono obbligato a pensare al materiale che ho in mano e non posso che aspettarmi conferme rispetto alle ultime uscite».